mercoledì 11 aprile 2018

TANGENTI SANITA’ A MILANO: PATTA (PRC) – BASTA CORRUZIONE, OPACITA’ ED AFFARI CON I SOLDI PUBBLICI.

riceviamo e pubblichiamo
Dichiarazione di Antonello Patta, Segretario Regionale Rifondazione Comunista Lombardia, in merito agli arresti dell’imprenditore e dei quattro medici primari milanesi per le tangenti sulla sanità.

«L’ennesimo scandalo nella sanità lombarda rivela ancora una volta un tessuto di relazioni criminose tra affaristi privati, faccendieri, politici ed operatori della sanità – ha dichiarato Antonello Patta segretario regionale del Prc/SE Lombardia – Un groviglio di affari e corruzione reso possibile, in condizioni “normali” da una strutturale commissione tra pubblico e privato nel quale il secondo è avvantaggiato da leggi e norme prodotte dal centrodestra lombardo che accelerano il cammino verso il totale smantellamento della sanità pubblica.
Ne è un chiaro esempio la delibera sull’affidamento dei malati cronici che consegna ai gestori privati i due terzi delle risorse della sanità lombarda.
In questo caso – tangenti ai primari del Galeazzi e del Pini – si aggiungono – continua Patta – le opacità rese possibili dalla mancanza di norme certe che impediscano traffici illeciti, con la mediazione del dirigente di turno nominato dal centro destra, ed enormi conflitti di interesse tra operatori sanitari senza scrupoli e affaristi privati.
Come in altri casi chi ne esce duramente colpita è la salute delle cittadine e dei cittadini incredibilmente sottoposti ad interventi chirurgici che ne mettono a repentaglio definitivamente la salute. Ma questo in tutta evidenza è da anni l’ultima delle preoccupazioni di chi governa la nostra Regione.
In conclusione Patta dichiara  Per parte nostra siamo impegnati a intensificare, coinvolgendo cittadini ed operatori, le iniziative per impedire lo smantellamento e la definitiva privatizzazione della sanità pubblica. In questo senso saremo promotori di una campagna regionale contro l’affidamento ai gestori privati dei pazienti in condizione di cronicità e in difesa della medicina di base messa oggi gravemente in discussione dalla mancanza di medici e dalla progressiva chiusura dei presidi territoriali».
Milano, 11/04/2018

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