Tuttavia il problema non è la politicheria nostrana, specchio di quella Italiana fatta di giravolte gattopardesche, il punto è che il profumo degli affari sulla pelle dei migranti è diventato patrimonio comune ed il business è garantito dalla legge.
Ovviamente può capitare che anche i proprietari di una cascina o imprenditori che votano e sostengono razzisti e xenofobi (non è detto che sia questo il caso di Magenta) possono fiutare il buon affare e dunque attivarsi per "accogliere". In effetti più immigrati riesco a inserire in una struttura e più guadagno! A chi importa se l'immigrato non è più una persona ma è declassato a merce? A chi importa se in città l'integrazione non riesce? Questi non sono problemi che riguardano i nuovi imprenditori del settore.
Ma l'accoglienza è un altra cosa, l'accoglienza è prima di tutto il rispetto disinteressato delle persone, e non una convenienza, sia in termini di affari sia in termini di voti.
Noi siamo per l'accoglienza e per la convivenza pacifica dei popoli nel rispetto di tutte e tutti, siamo completamente contrari alla mercificazione degli esseri umani e riteniamo che la legge che permette ai privati di poter fare affari sulla vita delle persone, (dalla sanità all'istruzione) sia assolutamente ingiusta e vada contrastata.
Una proposta interessante e alternativa potrebbe essere quella in cui i migranti vengano accolti singolarmente nelle case di quelle famiglie che si rendono disponibili a ricevere ed ospitare.
Ciò favorirebbe una accoglienza importante e culturalmente avanzata con la partecipazione attiva dei cittadini e delle famiglie che facilitano naturalmente l'integrazione.
Rifondazione Comunista: Sara Mastronicola
Cantiere Alternativo Giovani: Martina Manzitti
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