Dalla pagina fb di chiudere i CPR
GABBIE - LA VIOLENZA DI STATO, DALLA FRONTIERA AI CPR. GRAZIE!
Sicuramente tra le serate più intense ed emozionanti che abbiamo mai organizzato.
Ringraziamo davvero di cuore tutte e tutti coloro che hanno partecipato alla serata, arrivando anche dalla Liguria e dalla Basilicata.
Qui la registrazione di ieri sera.
Grazie:
🔸alla costanza di Thierno Balde e alla forza della straziata Djenabou Balde, che con grandissima dignità lottano per avere giustizia, se così si può dire, per il fratello e figlio Moussa, "ucciso dallo Stato, suicida nel CPR di Torino" (come ha detto Thierno) nel 2021 a 23 anni, in isolamento nell'ospedaletto di via Brunelleschi. Perché non accada più a nessuno;
🔸alla professionalità e alla passione dell'avv. Gianluca Vitale, che assiste la famiglia Balde in un processo nel quale, come sempre in questi casi, le vere responsabilità faticano ad essere riconosciute. Da sempre un faro nella lotta, giudiziaria e non, ai CPR, ha seguito Moussa da vivo e da morto, con la capacità di farne un caso emblematico che ha finalmente cominciato a far parlare di detenzione amministrativa;
🔸 alla tenacia di Maysoon Majidi, attivista curda iraniana, sbarcata a Crotone nel dicembre 2023, incarcerata con l'accusa di essere una scafista e assolta da ogni accusa solo la scorsa settimana, che ci ha incantato con il terribile racconto della sua storia e di quella del suo popolo, affermando con forza la libertà di movimento: criminale non è chi migra ma i dittatori che li costringono a farlo. E chi gli impedisce di farlo;
🔸 all'on Ilaria Salis, incarcerata nel 2023 a Budapest con l'accusa di aver aggredito tre militanti neonazisti e incarcerata in condizioni inumane, condotta alle udienze con costrizioni alle caviglie e ai polsi, che sta restituendo con innegabile impegno, nelle lotte sociali e civili la solidarietà ricevuta.
Una serata che ha mostrato le tante sfaccettature delle gabbie, letterali e non, e della violenza di Stato contro le persone straniere, da sempre banco di prova per la limitazione delle libertà di tutte e di tutti col falso pretesto "sicurezza-immigrazione".
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