Dal fb della consigliera Tosoni
I CPR (centri di permanenza e rimpatrio) devono chiudere!
Oggi siamo stati in via Corelli dove attualmente sono detenute 40 persone (ma in prospettiva sarà portata a 100).
Siamo riusciti ad entrare. Dopo il commissariamento della struttura, la stessa è stata affidata a una cooperativa la cui direttrice ci ha accompagnato spiegando la situazione attuale che, grazie alle denunce e alla pressione politica sia dei consiglieri regionali di opposizione che di quelli comunali, è migliorata (ad esempio sono stati definiti protocolli di intesa prefettura e Ats per gestire l’uso di psicofarmaci) .
Rimane il fatto che come PD e tutto il centrosinistra chiediamo che i cpr siano chiusi perché l’Italia detiene in un carcere per irregolarità amministrativa persone che non hanno ricevuto alcuna sentenza di condanna per reati.
Ma l’altra questione è che le persone che dopo tre mesi vedono convalidato dalla polizia il decreto di espulsione il più delle volte rimangono sul territorio, ovviamente nello stato di clandestini. Nei cpr , che il realtà sono veri e propri parcheggi, i detenuti non hanno nemmeno la possibilità di studiare o imparare un mestiere per affrancarsi dalla loro situazione.
È un circolo folle da cui queste persone non hanno scampo (e quindi sono maggiormente a rischio di sfruttamento e delinquenza).
Mancano anche strutture intermedie, di natura sociale, capaci di sostenerle proprio quando escono dal cpr.
Insomma una vergogna.
Se poi pensiamo ai milioni di euro buttati dalla Meloni in Albania e alle pratiche di remigration (deportazione) che adesso Trump sta cavalcando… il quadro è terribile.
E i Comuni ne pagano anche il prezzo.
Grazie per questa manifestazione indetta dai Giovani Democratici, insieme ai consiglieri regionali Majorino, Romano, Rosati. Eravamo in tanti anche come consiglieri comunali con Giungi, De Marchi, Bottelli e Monguzzi, il municipio 3 con Zanasi e anche il 9 con Mazzali e Pirovano.
Ho ribadito anche occorre essere in tanti e uniti nella risposta che Milano deve dare per dire NO AL REMIGRATION SUMMIT che i sovranisti razzisti intendono organizzare a maggio.
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