venerdì 14 febbraio 2025

L'ospedale in fiera era inutile. Gli hacker e Pazzali

Dal fb di Andrea 

Su questo tema, ricordiamo le pressioni all'esecutivo regionale dei Verdi, per non fare uscire nemmeno un comunicato stampa sulla vicenda, anzi la presa di posizione pro fiera di Patrizio Vigna all'epoca improvvisato portavoce dei Verdi legnanesi, ora è chiaro il perché. Anche l'inchiesta de le Iene che venne occultata. 

Noi l'abbiamo pubblicata ugualmente.

Eccolo qua. Grazie ad infermieri di legnano 





 Per oltre un anno ho "duellato" con il presidente della Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, prima con le inchieste di Business Insider poi dalle colonne del Fatto. 

Eravamo infatti i pochi a sostenere che l'ospedale in Fiera è stato un vero disastro (e lo è stato, fidatevi). 

Quando dicevamo queste, eravamo puntualmente attaccati da altri giornali e istituzioni politiche. Ora, con l'inchiesta sugli spioni di via Pattari, si spiegano molte cose. I contatti, le protezioni, i favori, le amicizie. Nei palazzi e nei giornali.

E viene anche fuori che tra gli spiati dalla società di Pazzali (che in cambio di favori otteneva appoggi politici, dicono i magistrati), c'eravamo anche noi di Business Insider. 

Quello spionaggio non ha avuto la eco dovuta - come sta avendo, giustamente, l'affare Paragon -, ma è stato altrettanto grave. Anche perché quei dati rubati dai cellulari dei giornalisti servivano a Pazzali (sempre secondo le carte) a fare e ricevere favori dalla politica e dai servizi segreti. 

Ora vedremo cosa uscirà dai nuovi interrogatori dei suoi hackers. 

Un dato però mi sembra assai indicativo: Pazzali, nonostante sia indagato da mesi, nonostante la richiesta di arresto della procura, nonostante la gravità delle accuse, è ancora il presidente di Fondazione Fiera Milano. Autosospeso, certo, ma è ancora lì. E nessuno sembra farci caso, chissà perché...?

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