🌳BOSCO DI GALLARATE
👉Magni e Rosati: «No alle intimidazioni contro i giovani del presidio da parte dell’amministrazione comunale e della polizia. La protesta pacifica deve poter continuare. Domani saremo al presidio per portare la nostra solidarietà alla battaglia ambientalista e contro quanto accaduto oggi».
➡️Fogli di via e una persona arrestata. É questo l’esito della giornata di oggi al presidio contro il taglio del bosco a Gallarate.
🗣️«È inaccettabile ciò che è accaduto oggi al presidio di Gallarate contro il taglio del bosco. Il dissenso non può essere messo sotto silenzio a colpi di fogli di via e l’arresto di una persona. Siamo solidali con la battaglia ambientalista per salvare il bosco di Gallarate. Domani saremo al presidio per manifestare la nostra solidarietà ai manifestanti e per protestare contro le decisioni dell’amministrazione comunale».
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
presentata dall'On. DEVIS DORI il 06/08/2024 18:20
Al Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica - Per sapere - premesso che:
a Gallarate (VA) è presente un’area boschiva urbana di competenza dell’ente Parco del Ticino,
confinante a nord con l’autostrada Gallarate - Sesto Calende e ad ovest con la ferrovia Gallarate –
Varese;
Gallarate è fortemente urbanizzata, facendo del boschetto l’unica area verde nel raggio di
chilometri, rendendolo sito scelto per la nidificazione da numerose specie d’uccelli, tra cui il Picchio
rosso maggiore, la Cinciallegra, la Capinera, la Cincia bigia e la Cornacchia grigia, nonchè dal Silvago
orientale, un mammifero simile ad una piccola lepre, come dimostrato in una relazione redatta dall’
ornitologo Walter Guenzani, vicepresidente del Gio - Gruppo Insubrico di Ornitologia. La nidificazione
di queste specie e la cura dei piccoli avvengono durante il periodo estivo, da maggio a settembre;
nella zona sono presenti anche ghiri e ricci, specie protette dalla legge n. 157 dell’11/02/1992 e
dalla Convenzione di Berna, che tutelano non solo gli esemplari ma anche gli habitat da essi
popolati;
in data 2/07/2024, con determinazione n.441, l’amministrazione comunale ha disposto l’
abbattimento dell’intero bosco urbano per la costruzione di un nuovo polo scolastico, destinato a
sostituire 4 plessi attualmente funzionanti che saranno dismessi dopo l’apertura della scuola unica,
nell’ambito del più ampio progetto urbano denominato “Grow29”. La tempistica del disboscamento
andava dal 4/07 al 4/08 ed al momento della pubblicazione non vi era alcuna autorizzazione da
parte dell’Ente gestore del parco;
la perdita dell’area verde e, conseguentemente, di ossigeno, specie arboree di rilevanza
naturalistica, fauna, e più in generale di biodiversità, ha allarmato la cittadinanza, portando alla
mobilitazione del comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate”, del gruppo locale di Legambiente, del
Centro recupero ricci “La ninna” e il rifugio “Vita da cani”;
da quanto appreso dall'interrogante le sopracitate realtà si sono attivate in diversi modi per
preservare l'area, dapprima con un esposto alla Procura della Repubblica, datato 8/07/2024, e
successivamente con quattro diffide, datate rispettivamente 22/07, 04/08 e due 05/08;
ciononostante il 5 agosto l’amministrazione comunale ha iniziato a cantierizzare l’area, mentre
numereosi cittadini sono restati pacificamente nell’area boschiva dalle ore 6 fino alla sera del 5
agosto, sotto rigoroso controllo da parte delle forze di polizia;
la Direttiva europea 2009/147, il decreto legge 157/1992 e il decreto ministeriale CAM del 10 marzo
2020 tutelano l’avifauna e la fauna selvatica durante il periodo di nidificazione e riproduzione,
vietando azioni di danneggiamento dell’habitat che porterebbero gravi danni o morte degli
esemplari e alla distruzione di uova, nidi e tane;
secondo l’Ispra “i nidi degli uccelli sono collocati all’interno della vegetazione in maniera tale da
risultare di regola del tutto invisibili e spesso non rilevabili neanche dai tecnici più esperti del settore
ornitologico”, rendendo pertanto impossibile l’abbattimento anche di una sola parte di bosco senza il
rischio di distruggerli uccidendo i piccoli;
il taglio del bosco provocherà in ogni caso un’enorme perdita di biodiversità in una zona
enormemente cementificata, nonché una strage di tutti gli animali presenti, come da parere
espresso da Lipu nazionale, Gio e Lav, poiché l’area è racchiusa tra due grosse arterie di
comunicazione, autostrada e ferrovia, che renderebbero pressoché impossibile una fuga incolume;
nonostante le leggi e le mobilitazioni cittadine, l’amministrazione comunale il 6 agosto ha iniziato il
disboscamento dall’area verde, due giorni oltre il termine previsto dalla determina portando la
cittadinanza ad intervenire con una nuova diffida;
se il Ministro interrogato intenda promuovere con urgenza una verifica da parte del nucleo operativo
ecologico dei Carabinieri (NOE) al fine di verificare se le attività di disboscamento possono essere
causa di un danno ambientale, anche con riferimento alla biodiversità tutelata dalla Costituzione.
On. DEVIS DORI
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