venerdì 10 gennaio 2020

Abbiategrasso. GIUNTA NAI, CALI IL SIPARIO

riceviamo e volentieri pubblichiamo, 
da Domenico Finiguerra, capogruppo consiliare di Cambiamo Abbiategrasso
Abbiategrasso é ormai terreno di vassallaggio politico, di rese dei conti tra fazioni guidate da capicorrente, di trattative infinite tra le 5 liste di maggioranza.
Ma leggiamo che per Nai va tutto bene… Sono coesi e vanno avanti tranquilli. Stanno sistemando il tutto. Questione di poche settimane...
Ricapitolando la situazione è questa.

Le dimissioni si susseguono da due anni e mezzo una dopo l’altra senza alcuna motivazione e spiegazione pubblica da parte né del sindaco, né degli assessori e presidenti di aziende comunali che abbandonano la nave, né delle forze politiche, senza alcun rispetto per i cittadini, men che meno per il consiglio comunale.
La città, che attende risposte ai suoi problemi cronici, deve invece assistere attonita a questo spettacolo.
Con un sindaco che preferisce restare fedele all'assessore regionale Gallera (guai ad alzare la voce per il nostro ospedale!) anziché alla comunità che rappresenta, che invece di battersi per tentare di recuperare i servizi perduti e le occasioni mancate dai suoi predecessori negli ultimi vent'anni, si spende con tenacia solo per realizzare nuovi scatoloni di cemento.
Con un partito, Forza Italia, commissariato e guidato dal magentino Bonasegale (anch'esso espressione della cordata di Gallera e che dirige, nominato da Nai, anche Amaga Spa) e che vede gli iscritti e i coordinatori abbiatensi messi in freezer dalle lotte di potere all’interno del partito.
Con un altro partito, la Lega, anch’essa commissariata da due giovani magentini, fedelissimi di quel Matteo Salvini che si è venuto a fare i selfie in campagna elettorale davanti all'ospedale, che giocano alla solita politica fatta di rimpasti e verifiche, sulla pelle di una città che si è trasformata nei fatti in un feudo magentino, senza una propria autonomia e una propria dignità.
Con l’esperto formigoniano doc Albetti che, mentre i leghisti giocano ad entrare e uscire dallo scacchiere come pedoni, rimane sempre ben inchiodato e saldo sulla sua poltrona di alterSindaco.
Con gli ex leghisti e transfughi Lovati e Tagliabue che garantiscono gli equilibri, ben comodi ma vigili nel ruolo di guardiani della maggioranza.
Ed infine, con tanti consiglieri civici, misti o di partito, che fanno da semplici comparse o si accontentano di qualche spazio di protagonismo, senza però mai batter ciglio e garantendo col loro silenzio la prosecuzione di questo tragicomico spettacolo.
E mentre la maggioranza dà questo spettacolo, la città arranca e si vede sprofondare sempre più, condannata ad essere una frazione di Magenta, una triste periferia senza alcuna visione o progetto degno della sua storia.
Ma per Nai va tutto bene… Sono coesi e vanno avanti tranquilli. Stanno sistemando il tutto. Questione di poche settimane.
Speriamo cali presto il sipario.

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