sabato 26 settembre 2020

Medici non bombe. Medici cubani proposti per il nobel per la pace

 CUBA DAVANTI AL MONDO: 

MEDICI E NON BOMBE


Presentata la candidatura al Premio Nobel per la Pace.

Il Consiglio Mondiale per la Pace ha formalmente registrato la candidatura del contingente medico cubano Henry Reeve al Premio Nobel per la Pace

In una lettera al Comitato Norvegese per il Nobel, il Consiglio Mondiale per la Pace ha formalmente registrato la candidatura del Contingente Internazionale di Medici Henry Reeve di Cuba per i Disastri e le Epidemie Gravi per il Premio Nobel per la Pace.

Dopo aver sottolineato le grandi sfide che la pandemia COVID-19 ha significato per l'umanità, e il ruolo essenziale che la solidarietà internazionale svolge nel sollevare le persone che soffrono maggiormente di tali emergenze, la lettera richiama l'attenzione sul lavoro dei professionisti delle Grandi Antille: "consideriamo come l'esempio più sincero di tale solidarietà internazionale il lavoro che il contingente medico cubano Henry Reeve sta svolgendo da molto prima dell'annuncio dello scoppio del coronavirus".


Enumerando le decine di Paesi che  in diverse regioni del mondo, che hanno assistito esalta che questo lavoro altruistico non è qualcosa di congiunturale, ma lo descrive come parte di "una duratura tradizione cubana di cura umanistica per gli altri popoli che si realizza anche di fronte a sfide economiche estreme per l'isola, che subisce sanzioni durissime che, in forte contrasto con la disposizione dei cubani, durano anch'esse più di sei decenni e impongono gravi privazioni alla popolazione".  


Inviato "a nome di decine di comitati nazionali per la pace in circa cento Paesi", il messaggio sottolinea come, prima di moltiplicarsi nelle nazioni che hanno chiesto loro di affrontare la COVID-19, gli specialisti cubani avevano già collaborato "per superare gli effetti di 16 inondazioni, otto uragani, otto terremoti e quattro epidemie"


Nel notare che il Contingente Henry Reeve ha "salvato innumerevoli vite e mostrato l'empatia e la gentilezza umana per cui sono ancora ricordati ovunque siano stati", ritiene che, in linea con l'obiettivo promosso dal consiglio firmatario, il loro lavoro "è fondamentale per costruire la pace in mezzo a conflitti violenti e strutturali", e affinché "le persone possano far fronte ai loro bisogni più elementari in condizioni di disastro e di estrema povertà".

In contrasto con l'intensa campagna di discredito finanziata dagli Stati Uniti contro la collaborazione dell'isola, la formalizzazione della candidatura suggella un'unanime dichiarazione internazionale che esalta il nobile atteggiamento della medicina cubana, i cui professionisti, come ha detto recentemente il presidente cubano Miguel Díaz-Canel all'ONU, che ricevano o meno il premio Nobel, "hanno vinto il riconoscimento dei popoli benedetti per il loro lavoro sanitario".

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Fonte: http://www.granma.cu/cuba-covid-19/2020-09-26/cuba-ante-el-mundo-medicos-y-no-bombas-26-09-2020-00-09-13

Traduzione: Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

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