mercoledì 23 settembre 2020

Della mala informazione dei nazipadans

 In quel sito che fomenta odio e paure, ci sono più di un centinaio di articoli dove vengo diffamato e insultato. Questa la denuncia del 2013, che 

Non è archiviata. (perché c'è stata opposizione all'archiviazione) 

C'è stata l'opposizione all'archiviazione e vista la reiterazione del reato, la sospensione causacovid della prescrizione per 2 mesi; non è nemmeno prescritto, quindi, mettiamo i puntini sulle i. 

Rinnovando la fiducia nella magistratura.

Si segnala che dopo la denuncia, negli anni successivi, il sottoscritto è stato eletto Consigliere Comunale, nel Consiglio Federale Nazionale della Federazione dei Verdi e nel c.d.a. di società cooperative; sono stato anche candidato alla camera dei deputati e al consiglio regionale della Lombardia.

La mia web reputation è stata continuamente infangata; in oltre un centinaio di pseudoarticoli.

Buona lettura 

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO


ATTO DI DENUNZIA-QUERELA 

CON ISTANZA DI SEQUESTRO PREVENTIVO


Il sottoscritto ROSSI GILBERTO, nato a Milano il xxxxxxxx, residente in Ossona (MI), in via xxxxxx, propone formale


DENUNZIA-QUERELA


nei confronti di PRETI ILARIA MARIA, nata a Milano il 28/05/1963, residente in Ossona (MI), vicolo Parrocchiale n. 2, nei confronti di LANZANI GIUSEPPE, residente in Ossona (MI), e di chiunque altro venga ritenuto responsabile, anche in via concorsuale, per il reato di cui all’art. 595 c.p. e per qualunque altro reato venga ravvisato nei fatti qui di seguito esposti.

  

Premesso


In data 18/03/2013, sul sito Internet http://cronacaossona.com (blog multi-autore denominato “Portale degli Ossonesi”), veniva pubblicato un articolo intitolato “I tormenti dei pendolari sui treni della Linea S6 MI-NO su Facebook: i gravi ritardi e anche Gibo” (all. 1).

Tale articolo, visualizzabile da chiunque, portava la firma di Maila, pseudonimo utilizzato dall’autrice Ilaria Maria Preti (all. 2) e veniva commentato da diversi lettori e co-autori del blog.

Oggetto dell’articolo suddetto era la pubblicazione, sul gruppo Facebook “Comitato pendolari Linea S6 MI-NO”, di una fotografia raffigurante un uomo che dormiva sui sedili di un treno della predetta linea ferroviaria, occupando tre posti.

Secondo l’autrice, dopo questa pubblicazione, il sottoscritto – identificato come “Gibo”, soprannome con cui sono noto – avrebbe lanciato accuse di “intolleranza e di razzismo nei confronti degli altri iscritti del gruppo” e avrebbe “cominciato a minacciare utilizzando tutti i suoi profili Facebook e persino quelli dell’associazione Vas Lombardia”.

Tali affermazioni sono del tutto prive di fondamento.

La signora Preti proseguiva asserendo che: “Gibo non si è accontentato: ha raggiunto casa mia ad un orario abbastanza indecente, si è attaccato al citofono e ha tentato di estorcermi, con fare minaccioso, l’indirizzo di uno dei pendolari che lo avevano mandato a  quel paese (senza treno) e che abita ad Ossona, per andare a cercarlo a casa sua. Dopo aver incassato un’ennesima spedizione nel regno degli addormentati (Gibo, ma va a dormire!) , Gibo l’ossonese ha nuovamente riversato su Facebook il prodotto della sua incontinenza verbale”.

Tale articolo è stato pubblicato dalla signora Preti con l’unico intento di diffamare il sottoscritto, offendendone la reputazione: sin dal terzo paragrafo del suddetto articolo si evince l’obiettivo diffamatorio della pubblicazione, laddove l’autrice afferma che il sottoscritto “ha deciso di organizzare una rivoluzione insultando e facendo caos praticamente in ogni luogo in cui discuta di questioni serie”.

L’offesa alla reputazione del sottoscritto, integrante gli estremi del reato di cui all’art. 595 c.p., è stata recata con un mezzo di pubblicità in grado di raggiungere chiunque, in quanto l’articolo era ed è tuttora consultabile da tutti in Internet sul blog http://cronacaossona.com.

Inoltre, l’articolo è stato “condiviso” da alcuni lettori del blog su diversi social network quali Facebook e Twitter, ampliando ulteriormente gli effetti diffamatori.


Ma vi è di più: anche i commenti al predetto articolo, pubblicati a firma della stessa autrice Ilaria Maria Preti e del signor Giuseppe Lanzani in data 18 e 19 marzo 2013, hanno un contenuto altamente diffamatorio nei confronti del sottoscritto (v. all. 1).

In due commenti datati 18/03/2013 h. 21.43 e 18/03/2013 h. 21.58, la signora Preti si riferisce al Lanzani definendolo “vittima delle intemperanze folli di Gibo”, che viene etichettato come sofferente di “sindrome premestruale ma non ne riconosce i sintomi”.

In altri commenti, sempre della signora Preti, si legge che:

“Gibo è venuto a scocciare me alle 10 di sera, con modi da minaccia nemmeno molto velata” (19/03/2013, h. 09.56);

“Gibo ha dato fuori di matto”; “[Gibo è] una persona che utilizza un gruppo di pendolari con degli scopi piuttosto diversi da quelli del comitato stesso”; “Anche se sappiamo tutti che i Vas Lombardia in effetti sono una persona sola, cioè Gibo, questa sigla è legata ad una lista politica (etici e altro), che di fatto invece di essere di aiuto, ascoltare e tentare di risolvere i problemi dei cittadini (che è il compito di chi si pone al servizio occupandosi di politica) di fatto li zittisce e cerca di imporre la propria storpiata visione del mondo” (19/03/2013, h. 11.17);

“ad Ossona tutti conoscono Gibo per il rompiballe inutile che è” (19/03/2013, h. 11.20).

In un altro commento, il signor Giuseppe Lanzani afferma che: “il gruppo Facebook è amministrato unicamente da Gibo. Il comitato è dei pendolari e Gibo si è appropriato con la violenza che lo contraddistingue del gruppo utilizzato dal comitato. Lui decide chi entra e chi esce” (19/03/2013, h. 10.30). Inoltre, di analogo contenuto diffamatorio sono anche altri commenti pubblicati dallo stesso Lanzani.

Tutte le affermazioni contenute nell’articolo e nei susseguenti commenti, relativi al sottoscritto, sono del tutto false e denigratorie.


Da ultimo, si sottolinea che la signora Preti ha reiterato la propria condotta illecita, aggravando le conseguenze della diffamazione nei confronti del sottoscritto: l’autrice dell’articolo ha infatti pubblicato lo stesso anche su due pagine del social network Facebook.

In data 18 e 19 marzo 2013, la signora Preti ha pubblicato l’articolo sul proprio profilo Facebook (https://www.facebook.com/ilariamaria.preti?fref=ts) (all. 3) e in data 18 marzo 2013 la stessa ha condiviso il link del proprio articolo anche sulla pagina dedicata al “Personaggio pubblico” Ilaria Maria Preti (https://www.facebook.com/pages/Ilaria-Maria-Preti/162524917127757?fref=ts), peraltro inserendo riferimenti a svariate pagine relative ai pendolari (all. 4).

Tutte le circostanze sopra descritte fanno ritenere la sussistenza del reato di cui all’art. 595, commi II e III c.p.


Tutto ciò premesso, il sottoscritto ROSSI GILBERTO, nato a Milano il 13/06/1977,  residente in Ossona (MI), in via Baracca n. 12, propone formale


DENUNZIA-QUERELA


nei confronti di PRETI ILARIA MARIA, nata a Milano il 28/05/1963, residente in Ossona (MI), vicolo Parrocchiale n. 2, nei confronti di LANZANI GIUSEPPE, residente in Ossona (MI), e di chiunque altro venga ritenuto responsabile, anche in via concorsuale, per il reato di cui all’art. 595 c.p. e per qualunque altro reato venga ravvisato nei fatti sopra esposti, affinché vengano condannati a giusta pena.


Considerato inoltre che la pagina Internet contenente l’articolo di cui sopra è attualmente ancora consultabile da chiunque e che la visualizzazione dello stesso è in costante aumento (ha attualmente ampiamente superato le mille visualizzazioni), con evidente grave pericolo di aggravamento delle conseguenze del reato, lo scrivente


FA ISTANZA


affinché ai sensi e per gli effetti tutti di legge, la S.V. Ill.ma voglia provvedere ad ordinare il sequestro ex art. 321 c.p.p. ed il conseguente oscuramento del sito Internet:


http://cronacaossona.com 


Il sottoscritto dichiara di voler essere informato circa l’eventuale richiesta di archiviazione, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 408, nn. 2 e 3, c.p.p. 

Il sottoscritto si oppone all’emissione di eventuale decreto penale di condanna ex art. 459 c.p.p.

Infine si propone formale opposizione alla richiesta di archiviazione nella denegata ipotesi che dovesse essere proposta ex art. 34 comma 2 D. Lgs. 274/2000.

Si manifesta fin da ora la più ampia disponibilità a fornire ogni chiarimento ritenuto opportuno.

    Ossona (MI), li                    Gilberto Rossi


Allegati in copia:

Articolo pubblicato in data 18/03/2013 su http://cronacaossona.com;

Riferimenti dell’autrice dell’articolo;

Estratto profilo Facebook di Ilaria Maria Preti;

Estratto pagina Facebook del “personaggio pubblico” Ilaria Maria Preti.

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