giovedì 4 giugno 2020

PARCO DEL ROCCOLO REGIONALE 1273 SI’ ALLA PETIZIONE

4 GIU 2020 — Il Parco del Roccolo esiste ormai da tre decenni.

È nato per difendere il nostro territorio da pericoli ambientali gravissimi e ripetuti: un mega inceneritore, un mega allevamento di galline ovaiole e ora una mega discarica di rifiuti speciali.
E purtroppo tutto mega, se si pensa che la discarica che stiamo combattendo dovrebbe ricevere ben 600.000 metri cubi di rifiuti speciali di 152 tipologie.

A questa petizione, si unisce un'altra petizione per tutelare veramente i parchi regionali, a rischio anche loro.

LOMBARDIA CUORE DEI PARCHI, ASSOCIAZIONI: E' IL MOMENTO DI RILANCIARLI
L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI NELLA GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI 2020 

I Parchi regionali e le altre aree protette sono una grande risorsa della Lombardia, rappresentano non solo il luogo prioritario della conservazione della biodiversità e del paesaggio ma anche il luogo di identità culturale: tutelano e difendono la biodiversità, proponendo un turismo sostenibile, creando una occasione di proposta culturale ed educativa, operando per favorire un’agricoltura compatibile con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le aree protette sono un argine naturale contro i rischi idrogeologici e il consumo di suolo, sono polmone che può garantire la qualità dell’aria delle città, sono l’opportunità di fruizione e godibilità indispensabile per la vita umana.
Oggi è il tempo della consapevolezza di quanto la rete verde regionale sia la condizione indispensabile per il nostro sviluppo. Ma il sistema delle Aree protette richiede azioni precise e determinate, passione, competenza e investimenti. Pensare ai Parchi significa essere innovativi e altamente inclini al bene comune.
Desideriamo partire da queste considerazioni per confermare il valore inestimabile del sistema regionale delle Aree protette, anche a seguito della pandemia che ha colpito gli umani in tutto il pianeta e che ha mostrato quale sia il limite del nostro modello di sviluppo. Accanto alla indispensabile rivisitazione profonda del modello di sistema sanitario regionale, i Parchi dovranno essere il cuore del nostro investimento per il futuro.
INVESTIMENTI
Il valore del territorio della regione è conservato e tutelato in larga misura dal sistema delle Aree protette: abbondanza delle risorse idriche; intensa copertura forestale, varietà del paesaggio; tessitura verde attorno alle grandi città, protezione dei suoli agricoli, rete della biodiversità; capacità di resilienza del sistema naturale e contrasto agli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Purtroppo in questi ultimi anni Regione Lombardia, priva di una visione strategica di valorizzazione, ha depotenziato la sua azione di sostegno e appoggio al sistema delle aree protette.
  • I fondi regionali dedicati alle Aree Protette devono aumentare e la Rete Ecologica Regionale deve costituire strumento cogente di pianificazione gestito e adeguatamente finanziato. Oltre a garantire la ricchezza dei territori e alimentare la cura delle risorse naturali, oltre a mantenere azioni di presidio territoriale, gli investimenti per la rete ecologica attivano anche un forte sviluppo economico.
TERRITORIO
Grazie a una pianificazione territoriale complessiva i Parchi regionali sono stati e sono ancora la sola pianificazione di area vasta parzialmente efficace. Oltre alla costante minaccia di nuove infrastrutture stradali il territorio tutto, e quello delle aree protette in particolare, subisce altre pressioni pericolose e preoccupanti che possono essere affrontate e contrastate solo a livello regionale: eccessivo consumo di suolo, frammentazione e rottura degli equilibri di connessione ecologica; scarsa gestione delle risorse idriche; diminuzione della biodiversità e basso contrasto alla diffusione delle specie alloctone; riduzione della qualità delle foreste; ridotta capacità di investimento nel sistema agricolo come occasione per un recupero dei paesaggi lombardi e per la tutela della qualità dei suoli.
  • L’assessorato regionale che ha unificato Agricoltura e Parchi e separato le competenze sulla Biodiversità si è rilevato un fallimento: ha provocato un depotenziamento del sistema delle aree protette e non ha minimamente favorito la riconversione dell’agricoltura alla sostenibilità.
  • Abbiamo bisogno di più Parchi completando la rete ecologica con l’istituzione dei Parchi regionali alpini e del Parco interregionale del PO, rafforzare la rete e le tutele dei PLIS. Chiediamo, come sta facendo l’osservatorio delle associazioni, attenzione per la tutela e valorizzazione del Parco dello Stelvio e il mantenimento della sua vocazione nazionale.
SVILUPPO ECONOMICO
Lo sviluppo economico sarà il fattore determinante del valore delle Aree protette all’interno degli investimenti indispensabili per la ripresa. Sono, infatti, le risorse locali ambientali e sociali che renderanno i progetti capaci di produrre lavoro generando una economia circolare che riduce gli sprechi e rigenera reciprocità con l’ambiente, inteso nella sua forma più inclusiva di natura e paesaggio. La fruizione delle Aree Protette può consentire un turismo sostenibile, consapevole e rispettoso dell’ambiente.
  • Il contrasto agli effetti negativi provocati dai cambiamenti climatici darà alle Regioni che investiranno per mitigazione e adattamento una possibilità in più, un elemento di competitività nel sistema economico.
  • È importante che le Aree protette siano protagoniste del Green New Deal europeo perché contribuiranno significativamente a ridurre a zero l’impatto climatico per il 2050.
GOVERNO E GESTIONE
L’ultima legge regionale sule Aree protette (L.R.28/2016) è stata un fallimento: il percorso di razionalizzazione tentato attraverso una discutibile creazione di ambiti territoriali di collaborazione tra i Parchi dapprima non è stato sostenuto economicamente e successivamente è stato trasformato in un’azione volontaria degli Enti.
  • La Regione non ha attuato il PRAP (Piano Regionale delle Aree Protette) abdicando completamente alla sua funzione di pianificazione e di gestione del sistema dei Parchi, anche a causa del progressivo indebolimento della sua struttura tecnica interna.
  • I parchi non sono omogenei nella loro capacità di gestione, accanto a eccellenti strutture tecniche e a dinamici organi di governo che sono in grado di sviluppare egregiamente il territorio di competenza, si rilevano anche casi di organi di governo incapaci di andare oltre l’ordinaria amministrazione o di strutture tecniche in forte difficoltà.
PARTECIPAZIONE E IDENTITÀ LOCALE
La natura dei Parchi è la partecipazione, lo sviluppo di reti e il mantenimento di relazioni. In questo modo le aree protette hanno saputo affrontare in maniera positiva la complessità dell’azione locale e la pianificazione di habitat naturali e sociali.
  • I Parchi devono continuare a far vivere le loro Comunità nelle politiche di gestione e nel confronto costante con i bisogni del territorio e con la politica di sviluppo di area vasta, queste sono le sfide positive del sistema Lombardia e dell’azione concreta delle Aree protette.
  • I Parchi rappresentano un luogo privilegiato di questa sfida perché hanno praticato nella loro esperienza e fatto vivere nelle loro azioni ambientali e culturali i processi di condivisione.
QUESTE SONO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA RETE ECOLOGICA E I PARCHI REGIONALI, VI CHIEDIAMO DI FIRMARE IL NOSTRO APPELLO PER SOSTENERE E RILANCIARE I PARCHI, PERCHE' SONO IL CUORE DELLA LOMBARDIA.

La battaglia per il parco, iniziata da Legambiente nell’ultimo decennio del secolo scorso, è stata fatta propria da altre associazioni, comitati e da semplici e combattivi cittadini: alla raccolta firma hanno aderito ben 1273 persone sensibili e determinate.

Abbiamo presentato questa petizione il 24 maggio, Giornata Europea dei Parchi, perché abbiamo capito che i PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) non sono più in grado di difendere i territori dal pericolo di insediamenti nocivi per l’ambiente e la salute.
Perciò chiediamo che il PLIS del Roccolo diventi PARCO A TUTELA REGIONALE.
Il percorso continuerà con la consegna della petizione e del Manifesto raffigurato alla Regione Lombardia e al Sindaco di Canegrate, che rappresenta tutti i 6 Comuni del PLIS, in quanto capofila.

Confidiamo nella sensibilità e lungimiranza dei nostri Amministratori, Comunali e Regionali, e ci attendiamo da loro una adesione convinta alla nostra richiesta.
La nostra salute e l’integrità dell’ambiente in cui viviamo e in cui vivranno le future generazioni è nelle loro mani.

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