mercoledì 29 marzo 2023

Osservazioni al Piano di Governo del Territorio di VAS Verdi ambiente e società 29.3.2023

A seguire il testo dell'email inviata al comune di Ossona
Buongiorno

Il sottoscritto Gilberto Rossi, già capogruppo consiliare per i Verdi Cambiamo Ossona dal 2014 al 2019, ho chiesto l'accesso agli atti, in particolare i file audio della legislatura 2014 2019, per estrapolare i punti inerenti, appunto, alla programmazione territoriale; ricordandovi, che non si tratta solo di cemento ma il pgt, contempla tre documenti, tra cui, anche gli aspetti sociali, e ambientali, che ho esaurientemente e precisamente esposto e portato nella massima assise ossonese.
Porto un semplice esempio, area denominata "ex magazzeno zucchi", dopo il passaggio da industriale a residenziale commerciale,  con abbattimento etc etc, per ben due volte si è votata la proroga dei termini di costruzione, oltre una proroga nazionale; di quelle volumetrie, uno stabile, quello che ora è impiegato dalla pizzeria, doveva essere il futuro polo ambulatoriale ossonese, mentre, è stato monetizzato (da qui, necessità dei documenti per recuperare gli importi precisi). Ad oggi, delle 5 palazzine, è stata edificata solo la prima. 

Stigmatizzando questa situazione in cui non siamo ancora in possesso dei file audio dei consigli comunali.
Ripresentiamo identiche le osservazioni del 2007, dove l'unico punto da modificare è il 6, visto che in seguito a non si sa quali motivi, nel 2009 viene demolita la struttura commerciale in piazza.
queste le osservazioni depositate il 15 maggio del 2007, che con questa email, riprotocollo come osservazioni al pgt.
queste le osservazioni, potete constatare l'attualità, ahinoi, di queste osservazioni. 
in tutto questo, aggiungiamo episodi di mobbing legati alla viabilità e attività commerciali, e le forme repressive intimidatorie messe in piedi dai palazzinari e da chi mangia le loro briciole, leggete case, in vendita o affitti calmierati.

Ossona è cambiata, non lo scopriamo oggi e nemmeno ieri. Le preoccupazioni per il futuro del paese e dei suoi abitanti sono già state esposte più volte, in varie occasioni; non solo dall'associazione ambientalista VAS, ma anche da numerosi cittadini, organizzatisi in vari e diversi comitati, per le varie tematiche ambientali in senso lato e urbanistiche in senso stretto. Dagli impianti di telefonia, alle strade. Gli esiti son noti. Per una problematica "quasi" risolta, le altre hanno avuto la peggio: il "quasi" è per l'antenna di via Piave, da lì spostata ma non annullata nella sua pericolosità per i cittadini e l'ambiente. "Occhio non vede cuore non duole" si diceva...e ora è un po' più in là. Diversa e avversa sorte ha avuto l'altro mpianto di telefonia mobile (videofonia) installato sulla torre dell'acquedotto in centro alla piazza; particolarmente grave perchè oltre a essere al centro del paese è a meno di 80 metri dall'unica scuola materna del paese, mentre le direttive comunitarie dell'Unione Europea, in base al "principio di precauzione", prevedono che nel raggio di 150 metri non siano presenti questi impianti che incidono negativamente soprattutto nell'evoluzione dei più piccini. La variante alla strada di viale Europa è in fase di realizzazione, e solo ora ci si accorge che sarà un formidabile attrattore di traffico e di speculazioni immobiliari sul territorio; è presto e semplicemente spiegato: se non si faceva quello sciagurato progetto, il traffico della nuova uscita autostradale, sarebbe stato dirottato totalmente verso Santo Stefano Ticino e Arluno salvando il nostro territorio e inibendolo (vietandolo) al passaggio di mezzi pesanti che per raggiungere le fabbriche e gli altri insediamenti produttivi sarebbero passati dalla nuova autostrada Boffalora-Malpensa, dall'uscita di "Inveruno-Cuggiono". E' chiaro. Quello scempio è stato fatto per consentire di svendere il territorio a qualche immobiliare di chissà dove e di farne terra bruciata (il cemento e l'asfalto sono un po' peggio, ma il senso e significato è quello). Ricordiamo che come VAS ticinia, abbiamo depositato la documentazione dello stato dell'aria nell'ultimo decennio, stando ai dati della centralina di rilevazione a cui fa riferimento il territorio di Ossona, e abbiamo protocollato anche una copia della diffida presentata, dai nostri legali, alla amministrazione comunale di Magenta in merito all'inadempimento di soluzioni per contrastare l'inquinamento; questo perchè Ossona ha aderito al tavolo intercomunale promosso da Magenta. Non vogliamo fumo negli occhi ma soluzioni concrete ed efficaci. Da 10 anni la situazione dell'aria sta continuando a peggiorare, le spese le paghiamo e subiamo tutti, il comune ovviamente non ha la bacchetta magica, ma deve assumersi le proprie responsabilità per tutelare la salute dei suoi cittadini. Riteniamo che un buon PGT sia il primo passo per tutelare e arginare lo scempio e violenza che ha subito il nostro territorio, l'ecosistema e i cittadini nell'ultimo decennio. Torniamo a noi e alle osservazioni/proposte formali alla stesura del piano di governo del territorio. Ultima premessa: "il compito degli amministratori pubblici è di tutelare e salvaguardare la salute e la vita dei cittadini". Pare una banalità ma a guardarsi intorno è una frase di estremo buon senso e di evidente necessità. Basta licenze e permessi di edificare ai lavori non ancora incominciati; Revisione della destinazione dei terreni. a) Il residenziale, dove ancora non edificato deve tornare agricolo di qualità, ovvero biologico e senza pesticidi, per evitare l'ulteriore avvelenamento e contaminazione del terreno. (presenti le allergie? qualcosa sarà...) o a parco o bosco. b) L'agricolo, dove utilizzato deve rimanere tale e dove dismesso venire convertito a bosco o parco per tentare di riequilibrare l'ecosistema e ridurre l'impatto disastroso del traffico e dell'inquinamento. c) I siti a destinazione industriale se già operanti devono rimanere tali, e venire monitorati e controllati realmente; soprattutto nei giorni di pioggia e di vento, dato che queste condizioni, storicamente favoriscono le frodi ambientali. Quelli a nuova destinazione e non ancora edificati devono venire convertiti a agricolo di qualità o a parco o a bosco. Queste osservazioni a chi è più realista del re potrebbero apparire problematiche o utopiche nell'attuazione, ma vogliamo solo ricordare che: "il compito degli amministratori pubblici è di tutelare e salvaguardare la salute e la vita dei cittadini", quindi per dire e mettere per esplicito, nero su bianco, che precedenti come la "fantomatica" causa Vimercati non devono intimidire gli amministratori. Vogliamo ancora ricordare che sono stati eletti dai cittadini (persone fisiche) non da immobiliari, logistiche, industrie etc,, (persone giuridiche). Il breve intermezzo era giustificato dal fatto di evidenziare ancora a chi ci si deve riferire e a chi devono rispondere gli amministratori. Stiamo vivendo un cambiamento climatico epocale dovuto alla follia e ingordigia e egoismo dell'uomo; ci stiamo suicidando. Ossona non vuole contribuire a questo suicidio, Ossona vuole pensare alla vita e al futuro. 2. Recupero degli stabili abbandonati in paese. Area ex Ospedaletto Bosi da destinare a centro polifunzionale, aggregativo-sociale con servizi per anziani (da day ospital a residenza per anziani; asilo nido; spazio ricreativo adolescenti e pre-adolescenti; spazio di assistenza per i diversamente abili) Restauro e riqualificazione delle vecchie corti e cortili come insediamenti residenziali di qualità. Recupero dei siti industriali all'interno del paese (area Macchi, Baroni e magazzino Zucchi) con destinazioni: a) Per il"tele lavoro", stabili di cui si faranno carico le aziende di dipendenti e collaboratori che dato il livello tecnologico delle proprie attività non necessitano della presenza fisica in azienda ma che per motivi di "professionalità e motivazione al lavoro" richiedono stabili nei luoghi di residenza; come previsto da norme dell'unione europea. b) Per attività artigianali e di elaborazione di manufatti agricoli di qualità, prodotti in loco. c) Rivedere il sistema dei bandi, privilegiando le attività presenti in Ossona e i cittadini di Ossona. I processi di responsabilità e partecipazione partono sempre dal basso e dalle persone. Potrà apparire una pretesa forte e complessa; ma è questo il ruolo del PGT: programmare il futuro, riuscire a vedere lontano. Conoscere il passato, capire e comprendere il presente per programmare il futuro. Da non scordarsi che ci sono fondi pubblici e di privati che possono essere richiesti e usati per la riqualifica del paese e per rilanciare la piccola distribuzione e le imprese artigianali e a elevata competenza. 3. Istituzione di un parco comunale comprensivo delle zone agricole e boschive, e adesione ai parchi limitrofi: Parco del Roccolo e all'istituendo Parco sovracomunale di Santo Stefano, Mesero e Marcallo con Casone e Barco. Parco inclusivo e responsabilizzante dei cittadini che lo abitano e ne sono proprietari dei terreni, sulla scorta della delibera sullo sfalcio dell'ambrosia. 4. Viabilità, mobilità ciclabile e trasporto pubblico. Richiamandoci al punto 1, anche per le strade, in quanto attrattori e creatrici di traffico, divieto di nuove strade dove non ancora cantierizzate e in fase di attuazione. Partendo dalla constatazione delle piccole dimensioni di Ossona (meno della distanza tra due fermate della metropolitana a Milano e quindi percorribile da un lato all'altro del paese in meno di 10 minuti), parlando di viabilità non si può non iniziare dai percorsi pedonali e ciclabili. Messa a norma secondo le direttive dell'unione europea delle piste ciclabili, rispettando il criterio di rotabilità (rotolamento delle ruote), ovvero non mattonelle con pericolosi sbalzi per i più piccoli, messa in sicurezza con paletti divisori dal resto della sede stradale dove necessari e illuminazione delle stesse con paletti di 80 cm illuminanti verso la sede del percorso. Allocazione delle piste ciclabili nei sensi unici sul lato previsto dalle norme europee, ovvero nel lato opposto rispetto al senso di marcia, e segnare anche il senso di direzione delle piste ciclabili. Promuovere la cultura della responsabilità e del rispetto e pacifica e sicura convivenza tra gli utenti delle strade. Il principio che porta a promuovere e a realizzare le piste ciclabili è quello della tutela dei ciclisti, non della loro emarginazione. In concreto: Via Baracca. La pista ciclabile è nel lato opposto rispetto a dove dovrebbe trovarsi, da notare la pericolosità all'intersezione con via IV giugno. Via Veneto e Via monte nero: La pista ciclabile è nel lato opposto rispetto a dove dovrebbe trovarsi. Particolarmente grave è l'assenza di piste ciclopedonali in Via Litta Modignani e via Dante, in prossimità degli istituti scolastici, idem per Via Bosi dove è presente la scuola Materna. Via Roma dove erroneamente si è creato inquinamento luminoso e non si è messo in sicurezza il tratto per arrivare al campo sportivo; invece dei lampioni, paletti di 80cm con funzione divisoria della sede stradale dalla pista ciclabile e che illuminano la stessa. Gli utenti delle strade, in macchina, dispongono già di un impianto di illuminazione propria. L'elenco sarebbe lungo, riteniamo che basti uniformarsi alle norme già presenti in materia per migliorare drasticamente la situazione. Siamo disponibili per ulteriori chiarimenti, rimarcando che in un paese di, per fortuna, modeste dimensioni come il nostro i cittadini vadano sempre interpellati e ascoltati prima di modificare le strade. Dopo che le piste ciclabili saranno finalmente a norma si potrà ragionare in merito ai sensi unici, dato che solo dopo si potrà fare un censimento sull'utilità e funzionalità di sensi unici e parcheggi. Parcheggi funzionali per le biciclette, ovvero rastrelliere alte che consentano di legare il telaio della bicicletta per evitarne furti. (ad esempio le spirali di 1 metro fuori dall'accademia delle Belle Arti di Milano, Brera; di pregio artistico, funzionali e di costo ridotto). Riqualificazione delle fermate degli autobus, con panchine e posteggi per biciclette. Pendolari. Censire quanti si recano in macchina nelle stazioni ferroviare del passante e verificare la volontà/ disponibilità dei cittadini per istituire un servizio di navetta per le stazioni del passante ferroviario (Magenta, S.Stefano/Corbetta, Arluno/Vittuone). 5. Parchi comunali. Rimuovere recinzioni e limitazioni all'accesso (parco di Piazza Aldo Moro e in fronte a Via Carducci) manutenzione e panchine, sia per adulti che bambini. Partendo dalla constatazione che se il parco è frequentato da utenti di diverse età, adolescenti, anziani, genitori, etc.. non si verificano danni; essendo la compresenza un valido ed efficace deterrente, ancor più delle videocamere, agli atti di vandalismo. Nota di merito alla Pro Loco per il pregevole lavoro nel parco di Villa Bosi che, ci auguriamo, sarà presto usufruibile dalla cittadinanza. 6. Strutture aggregative. Recupero del Graneè in Piazza Litta, direzione Via XI Febbraio, come polo culturale del paese, biblioteca e spazio culturale pubblico, e per i giovani, includendo luoghi dove suonare, tenere laboratori culturali, artistici e ricreativi; istituzione di un museo delle "arti agricole" (sulla scorta dell'esempio del museo agricolo di Albairate), adoperandosi per recepire i fondi dal ministero e dalle Belle Arti, ricordando che per un muro, quello del Comune, si sono trovati inutili e dannosi fondi. Adoperiamoci per il bene e la bellezza del paese, non per i muri. 7. Inquinamento luminoso. Adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica alla legge regionale del 2001 in materia di inquinamento luminoso, ricordando che l'unico "antidoto" nei confronti del cancro e di varie patologie, viene dato dal nostro organismo stesso, che durante il sonno, al buio, al silenzio e senza campi elettromagnetici innaturali, genera la Melatonina. Non è capriccio da romantici volere il buio per le stelle; è un esigenza psico-fisica di salute. 8. Inquinamento acustico ed elettromagnetico. Rimozione dell'antenna in Piazza Litta (vedi introduzione) e adozione del regolamento di zonizzazione acustica. Non è molto ma è già qualcosa per tentare di risollevare il paese dalla follia cementista che l'ha ammalato e avvelenato nell'ultimo decennio. Come associazione e liberi cittadini abbiamo anche studiato e sviluppato piani per rilanciare le attività commerciali, culturali e ricreative, di servizi e assistenza del paese. Ma riteniamo che queste proposte debbano essere elaborate e costruite insieme alla cittadinanza tutta, in un contesto partecipato più ampio; dunque, il PGT è stato un primo passo per ri-avvicinare la gente al proprio paese e al vivere e decidere in prima persona del proprio paese. E' difficile alzarsi, meno difficile è poi fare il primo passo e ancor meno complicato è iniziare a camminare per poi imparare a correre. Per fare questo serve la collaborazione e cooperazione dell'amministrazione comunale e del numero maggiore di cittadini. Il futuro è nelle nostre mani. Grazie dell'attenzione e fiduciosi nella bontà delle scelte che saranno prese Cordiali e salutari saluti Verdi Ambiente e Società circolo Ticinia, e cittadini di Ossona

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