da associazione parco sud
I carabinieri Forestali di Milano e di Lodi e la Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura-Direzioine distrettuale antimafia, stanno eseguendo un sequestro preventivo per oltre 8 milioni di euro, presunto profitto di un traffico illecito di rifiuti, e anche per reati di truffa aggravata ai danni di ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture e gestione di rifiuti non autorizzata, nei confronti di due società e sette persone. Ed è in corso, come comunica il procuratore di Milano Marcello Viola, «il sequestro del cantiere del nuovo tratto della tangenziale di Novara al fine di verificarne la condizione ambientale e strutturale».
Cantiere sotto esame
Stando agli accertamenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, infatti, una parte «consistente» dei rifiuti al centro del traffico, quasi 500mila tonnellate, sarebbe stata destinata «ad una società consortile, costituita per eseguire i lavori affidati da un ente pubblico ad un'associazione temporanea di imprese, per la realizzazione della strada di interconnessione tra la S.S. 32 Ticinese e la tangenziale di Novara, oggi ancora in fase di realizzazione».
«Rifiuti anche nel Parco Sud»
Al centro delle indagini, in particolare, una serie di «violazioni alla normativa ambientale, che sarebbero state realizzate da una società operante nel settore dello smaltimento e riciclaggio dei rifiuti». Sono state quantificate «circa 250 mila tonnellate di rifiuti speciali, stoccate all'interno del sito sequestrato in violazione della legislazione ambientale vigente». I rifiuti fuoriuscivano, spiega la Procura, «dal sito senza aver subito un trattamento adeguato e conforme alla legge». E l'accumulo di rifiuti sarebbe stato realizzato anche «all'interno del Parco Agricolo Sud di Milano, area sottoposta a tutela paesaggistico ambientale».
Le società indagate sono la Novara Scarl, con sede in Provincia di Torino e la Immobiliare Cave Sabbia di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, con alcuni dei loro dipendenti e per la seconda anche il titolare, gli indagati nell'inchiesta coordinata dal pm della Dda milanese Silvia Bonardi.
da Il Corriere della Sera dell'8 marzo 2023
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