Vogliono fare mercimonio di tutto, comprese le aree di rispetto cimiteriale.
Inchiesta urbanistica: Catella a Tancredi, deroghiamo a vincolo Cimitero Monumentale
Inchiesta urbanistica: Catella a Tancredi, deroghiamo a vincolo Cimitero Monumentale Milano, 25 ago. (LaPresse) - Manfredi Catella avrebbe cercato di aggirare il vincolo di "assoluta inedificabilità" del Cimitero Monumentale di Milano convincendo l'ex assessore Giancarlo Tancredi e il direttore generale del Comune di Milano a concedere una "deroga". Lo scrive la Procura negli atti depositati al Tribunale del riesame che venerdì ha liberato dagli arresti domiciliari il ceo e fondatore di Coima e fra 43 giorni depositerà le motivazioni della decisione. I pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano fanno riferimento a una delle circostanze emerse dalle chat acquisite sul cellulare dell'immobiliarista. Si tratta della vendita dei lotti 'Cenisio 2/Messina 50' e 'Largo De Benedetti/Messina 53' di proprietà pubblica, rispettivamente con basi d'asta da 38 e 28 milioni di euro, nei pressi del più grande e storico cimitero di Milano. Il primo lotto ha un "vincolo di inedificabilità" che vieta le costruzioni in fascia di "prossimità" fino a 200 metri di distanza dai cimiteri. Una norma (nazionale) nata sia per ragioni igienico-sanitarie, quanto per la sacralità dei luoghi e per permettere il futuro ampliamento delle zone adibite a sepolcri. Proprio per questa ragione il primo bando è andato deserto il 29 settembre 2022. Il 10 marzo 2023 Catella scrive a Tancredi: "Per Cenisio vediamo come trovare la soluzione che consenta di accelerare la riqualificazione di quel quadrante". Il giorno successivo chatta sia con Malangone che Tancredi, in vista di un possibile nuovo bando di gara, in due conversazioni private differenti a cui inoltra lo stesso messaggio: "A valle di Cenisio ho riepilogato azioni per ns (nostro, ndr) team che ti allego sotto per contribuire ad una soluzione". Il ceo di Coima chiede una "deroga" al vincolo cimiteriale perché in "assenza" della stessa la "inedificabilità del lotto specifico" sarebbe "pressoché totale". Ricorda ad assessore e dirigente che non era questo "l'oggetto del bando rispetto alla SL (superficie lorda, ndr) edificabile" e che il prezzo di decine di milioni di euro (la "valutazione") "assumo non derivi da una perizia che tenesse in conto la non edificabilità". Per il 57enne c'è "interesse pubblico alla deroga" perché per Palazzo Marino esiste il "rischio di non vendere". Nel lungo messaggio elenca le azioni e le "condizioni di edificabilità". Fra cui il "tema della deroga come condizione risolutiva necessaria" e da far "esplicitare" al Comune nel contratto "preliminare" di vendita con un "iter" compatibile con il "cronoprogramma industriale e comunque entro il rogito". Tancredi risponde: "Molto utile. Faremo presto un confronto interno per valutare come procedere". In quelle settimane il tema è sentito dall'amministrazione comunale. Nella chat Tancredi-Malangone con la dirigente della Rigenerazione urbana, Simona Collarini, quest'ultima scrive il 2 marzo: "Cenisio ho capito che nell'ultimo incontro si è pensato utile verificare i passaggi per delibera di cc (consiglio comunale, ndr) per autorizzazione fascia rispetto cimiteriale". "Abbiamo provato a contattare Ats - scrive con riferimento all'Agenzia per la Tutela della Salute - ma non riusciamo ad avere un referente utile". Il 31 marzo Tancredi scrive a Catella. "Ciao Manfredi, possiamo vederci il 5 su Cenisio e Villaggio (olimpico, ndr)? Con te personalmente. Chiamami se puoi, anche più tardi". La Procura sottolinea che il vincolo cimiteriale "non è derogabile" e comunque non con un "bando" emanato attraverso determina dirigenziale. Aggiunge anche come l'interesse su quell'area di Cenisio sia datato nel tempo. Ad aprile 2022 Tancredi a Malangone: "Ma noi con le nostre aree Cenisio come siamo messi? Perché ho in adiacenza due progetti di Boeri e Scandurra" dice con riferimento a Stefano Boeri e all'architetto Alessandro Scandurra, indagato per la corruzione con Catella. "Maran non ci voleva fare reventing?" risponde Malangone citando Reinventing cities, il bando internazionale per la rigenerazione urbana che, sulla carta, predilige progetti sociali e sostenibili sotto il profilo ambientale. "Reinventing mi pare un pò sprecato...quelle valgono", risponde l'ex assessore che il 24 maggio 2022 rincara: "Devo parlare a te e a Beppe di due cose potentissime". La seconda "è uno studio su Cenisio che ho chiesto a Boeri e Scandurra, anche per sviluppo nostra area. Loro progettano due delle torri per proprietà private". E infine aggiunge i progetti in cantiere: "1 San Siro, 2 Cadorna, 3 Bovisa Piano, 4 Snai, 5 Cenisio. Un bombardamento". CRO LOM flo/sid 251714 AGO 25
Inchiesta urbanistica: pm riparte da Cassazione, 'abusivi 12 progetti di Catella' Milano, 25 ago. (LaPresse) -
Dodici progetti immobiliari di Coima e Manfredi Catella a Milano sarebbero illegali, approvati senza "piano attuativo" e realizzati o da realizzare in violazione delle leggi nazionali su distanze, altezze, volumetrie degli edifici e standard o servizi pubblici da garantire per le nuove costruzioni nei quartieri. La Procura di Milano non si ferma dopo lo stop agli arresti sancito dal Tribunale del riesame nell'inchiesta sull'urbanistica, 3 completamenti annullati in attesa delle motivazioni fra un mese e 3 sostituiti da una interdittiva per corruzione, fra cui cui l'ex assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi. L'elenco completo dei cantieri ritenuti illegittimi, sotto diversi profili urbanistici e non, emerge dalle memorie depositate dai pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano che ora stanno valutando se presentare ricorso per Cassazione: di certo si rivolgeranno ai giudici della Suprema Corte che gli hanno già dato ragione sugli abusi edilizi in fase cautelare nel caso in cui gli arresti siano stati annullati per assenza dei "gravi indizi", mentre sono in corso valutazioni se le scarcerazioni fossero dipese solo dalle esigenze cautelari. Per i pm i progetti illegali di Coima sono quelli delle "aree Porta Nuova Gioia" fra cui P39 ex Pirellino, che vede indagati per induzione indebita anche il sindacato Giuseppe Sala e il dg del Comune Christian Malangone, P30 e P32 per due "torri gemelle di 13 piani", l'ex Palazzo Telecom di via Pirelli 35 trasformato con aumenti di "altezza" e "cubatura" ed edificato all'interno di un "cortile". Ci sono poi i cosiddetti 'Portali' di Gioa 20 est e Gioia 20 ovest, rispettivamente di 98 e 64 metri di altezza, il grattacielo 'Scheggia di vetro' di Gioia 22, il progetto non ancora realizzato di una torre di 17 piani sull'ex area di proprietà comunale di Largo De Benedetti. L'elenco contiene anche i progetti di sviluppo per le aree messe a bando dal Comune in via Cenisio 2/via Messina 50 e Largo De Benedetti 1/via Messina 53, oggetto anche dell'accusa di corruzione di cui Catella risponde per aver commissionato incarichi all'ex componente della commissione paesaggio, Alessandro Scandurra.
Inchiesta urbanistica: pm riparte da Cassazione, 'abusivi 12 progetti di Catella'-2- Milano, 25 ago. (LaPresse) -
Infine la Procura inserisce fra i progetti illegittimi anche lo Scalo Romana per il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026, in futuro da convertire in studentato, comprato da Coima in cordata con Covivio e Prada Holding per 180 milioni di euro offerti a FS Sistemi Urbani (fu l'unica offerta). Al privato sarebbe stata riconosciuta una "massiccia volumetria" con lo strumento dell'Accordo di Programma del 2017, non compensata da un "giusto contrappeso" e con una "pianificazione priva di interesse pubblico". Sullo Scalo inoltre i neoproprietari avrebbero utilizzato un "bando privato" con "giuria privata" per "selezionare il miglior progetto di urbanizzazione", Ciò sarebbe avvenuto con una "espropriazione della funzione pianificatoria pubblica attribuita inderogabilmente al Consiglio comunale" e violando la legge regionale lombarda sul consumo di suolo. Infine i 60mila metri quadrati dell'area Valtellina confinante con un altro degli scali ferroviari dismessi, quello di Farini, sarebbe oggetto di "massiccia edificazione" senza un "piano attuativo". Proprio dalle leggi sul piano attuativo i pm ripartono, dato che la Cassazione ha completamente dato loro ragione nei fascicoli degli ultimi 3 anni. In particolare il 23 luglio, nella sentenza relativa al sequestro delle Residenze Lac di via Cancano, gli ermellini hanno scritto che a Milano si sono verificati "guasti urbanistici" a causa dello "sfruttamento intensivo del territorio". Per la Cassazione la pianificazione urbanistica pubblica serve a garantire la "normativa antisismica", la "prevalenza statale nella gestione del territorio", le "infrastrutture" e la "migliore crescita" sia in termini "economici" che "sociali" prevedendo "centri funzionali di aggregazione, studio, crescita, cura, e formazione della persona". Diritti collettivi che non sono in "contrapposizione" con quelli "personali" come quello "della abitazione (per giunta nella struttura abusiva)", hanno concluso. Così come ha stabilito, citando la Corte Costituzionale, che i limiti inderogabili di altezza, distanza e densità edilizia "hanno efficacia vincolante anche verso il legislatore regionale" perché esistono a "tutela del 'primario interesse generale all’ordinato sviluppo urbano'".
Inchiesta urbanistica, al vaglio progetto vicino Monumentale Tancredi in chat nel 2022, 'due torri di Boeri e Scandurra' (ANSA) - MILANO, 25 AGO -
Alessandro Scandurra, ex componente della Commissione paesaggio del Comune di Milano, avrebbe, da un lato, lavorato su richiesta dell'allora assessore Giancarlo Tancredi "per studiare lo sviluppo" immobiliare delle "aree Cenisio", vicine al Cimitero Monumentale e per questo sottoposte a "vincolo di inedificabilità", e dall'altro si sarebbe fatto "pagare dal privato", ossia Coima "interessata" a quelle aree. E ciò nell'ambito di "quell'unico complessivo accordo di corruzione, in base al quale Scandurra metteva a disposizione di Catella", fondatore della sgr, "la sua funzione di componente della Commissione". Dagli atti depositati dai pm al Riesame, che nei giorni scorsi ha rimesso in libertà tutti e sei gli arrestati nella maxi indagine sull'urbanistica, tra cui gli stessi Catella, Scandurra e Tancredi (quest'ultimo con interdittiva) risulta, infatti, che la Procura diretta da Marcello Viola, coi pm Petruzzella, Filippini, Clerici e l'aggiunta Siciliano, sta indagando anche su quel progetto di sviluppo immobiliare, non andato a buon fine, vicino allo storico Monumentale a partire da una serie di chat acquisite dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf. "Ma noi con le nostre aree Cenisio come siamo messi? - scriveva l'allora assessore Tancredi il 15 aprile 2022 al dg del Comune Christian Malangone, anche lui tra gli oltre 70 indagati - Perché ho in adiacenza due progetti di Boeri e Scandurra. Potremmo pensare a un progetto d'area complessivo che fa da cornice al nostro intervento/valorizzazione". E ancora il 24 maggio di tre anni fa sempre Tancredi a Malangone: "uno studio su Cenisio che ho chiesto a Boeri e Scandurra, anche per sviluppo nostra area. Loro progettano due delle torri per proprietà private". I pm, sulla base di un'informativa del 7 agosto della Gdf, evidenziano "come la prima richiesta di pagamento inviata da Scandurra a Coima sia del 24/2/2022, quindi ben 5 mesi prima della pubblicazione del bando del Comune (luglio 2022) e riguarda lo studio di fattibilità relativo al lotto 1 (area di via Messina 50-Cenisio), ciò evidentemente è coerente con l'interesse da parte di Coima su quelle aree, anche in un momento precedente al Bando Comunale".
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