giovedì 14 agosto 2025

Verdi Europa Verde. Bologna. Lettera aperta di Paolo Galletti a Angelo Bonelli

 Lettera aperta ad Angelo Bonelli

Di Paolo Galletti (fondatore dei Verdi italiani)

Ti scrivo come semplice iscritto ai Verdi di Bologna.

La città che mi ha eletto consigliere regionale dei Verdi  e poi deputato dei Progressisti e poi dell'Ulivo, componente Verde.

Nel 2016 ho contribuito a far rinascere i Verdi in città dopo che l'invasione noglobal con sostegno del nazionale, li aveva portati allo 0,8 per cento.

Nella tua intervista giochi su alcuni equivoci.

1Qui non è in discussione AVS alle politiche.

In quelle passate sei stato eletto nel collegio di Imola col sostegno dei Verdi di Bologna.

E alle regionali i Verdi di Bologna hanno espresso candidati con molte preferenze.

Qui si parla di elezioni comunali ed è normale che alleanze alle politiche non siano meccanicamente riproducibili alle comunali.

In città come Milano e Roma i 5 stelle non sono in maggioranza.

È così fragile AVS che se a Bologna non si fa per le comunali salta tutto?

Ma a Bologna esiste l'equivoco Coalizione Civica che avalla tutte le scelte antiambientaliste e le copre con una comoda ideologia para estremista.


2 Siamo per storia e statuto una forza federalista.

Quindi cosa ci azzecca una decisione congressuale per le politiche con una elezione comunale?

Oppure la deriva centralista e personalista ha inquinato anche i Verdi?

Abbiamo già vissuto con Pecoraro Scanio una deriva di questo tipo che ci ha portato quasi all'estinzione.


3 il massimalismo forse è di chi cementifica e consuma territorio con palazzoni,zone di logistica semplificata ,addirittura con una apertura di credito alle balle nucleari con i soldi buttati per il Brasimone.

Massimalisti i verdi di Bologna che alle primarie hanno appoggiato Isabella Conti,allora renziana,ma contro le colate di cemento?

Massimalisti o verdi di Bologna che per due anni hanno cercato una collaborazione con un Sindaco che negava ogni spazio fino a cacciarli dalla maggioranza?

Va a finire che anch'io che ho sostenuto i governi Dini,Prodi,D'Alema e Amato sarò tacciato di massimalismo.


4 Spero di aver equivocato quando alludi anche a Bologna a verdi capaci di governare.

Si pensa ad una massiccia sostituzione etnica  tesserando verdi domestici che si adeguano ad ogni scelta anti ecologista?

Qui non è in gioco alcun estremismo ma i valori fondanti dei Verdi ,delle loro battaglie,della loro storia che non di possono svendere in nome di un precario elettoralismo.

E il malessere non è limitato a Bologna :.da Piacenza a Rimini si attendono reazioni alle zone logistiche semplificate,vere colate di cemento e asfalto, allo spostamento delle zone di protezione dai fiumi, alla scelta nucleare..

Sono i temi dei verdi da sempre: altro che estremismo sinistroide.

Nessun calcolo elettorale può svendere queste battaglie.

Da co fondatore dei verdi nei primi anni 80 con Langer e Scalia ti metto in guardia:

ci sono limiti da non superare.

Altrimenti si crea una involuzione e al nome che sopravvive non corrisponde più il contenuto.

Paolo Galletti 



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