venerdì 4 aprile 2025

Il decreto legge che include il ddl sicurezza. Italia 4.4.2025

 _È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge che assorbe il ddl Sicurezza. dei 38 articoli in discussione solo 6 sono stati "limati" perché a rischio incostituzionalità, ma l'impianto rimane sostanzialmente invariato. In particolare_ :

*Servizi segreti* – Salta – ed è la novità più importante – l’obbligo per le università e le pubbliche amministrazioni di fornire informazioni riservate all’intelligence, previsto dall’articolo 31 del ddl: la collaborazione rimarrà facoltativa e dovrà avvenire nel rispetto delle norme sulla privacy. Approvate le parti inerenti all'infiltrazione e al "terrorismo di stato legalizzato"

*Detenute madri* – Resta l’abolizione dell’obbligo di rinvio della pena per le condannate incinte o madri di bimbi più piccoli di un anno: anche loro, quindi, d’ora in poi potranno finire in carcere. La modifica apportata è minima e non riguarda l’esecuzione della pena bensì la custodia cautelare: nel ddl viene inserito l’obbligo di eseguirla presso un istituto a custodia attenuata.

*Sim ai migranti* – Salta il divieto di acquistare sim telefoniche per i migranti irregolari: non servirà presentare il permesso di soggiorno – come previsto nel ddl – ma basterà un documento d’identità, permettendo a chi sbarca sulle nostre coste di telefonare in patria. peccato che l'aver un documento d'intentità non è esattamene una cosa automatica.

*Rivolte in carcere* – Viene leggermente ristretta la definizione del nuovo reato di rivolta in carcere (o nei centri di permanenza per il rimpatrio): si applicherà solo agli atti “di resistenza all’esecuzione degli ordini impartiti per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza“, e non più di ogni tipo di ordine, compresi ad esempio quelli attinenti alla pulizia e all’igiene. Restano punite però esplicitamente anche “le condotte di resistenza passiva” che “impediscono il compimento degli atti necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza”. Le pene sono severissime: fino a sei anni per i semplici partecipanti, fino a dieci per i “capi”, fino a venti se dalla rivolta derivano (come conseguenza non voluta) le lesioni o la morte.

*Proteste contro le opere pubbliche* – Mini-ridimensionamento nella formulazione: non si parla più di atti commessi “al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica”, ma di “infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici“. L'aggravante resta.

*Resistenza* – Salta la norma del ddl che prevedeva il divieto per il giudice di considerare le attenuanti del reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, quando commesso nei confronti di un appartenente alle forze dell’ordine. Viene introdotto anche un rimborso fino a 10.000 euro per le spese legali degli agenti indagati per fatti di servizio.

Questi e gli altri provvedimenti, ai sensi delle logiche dei Decreti Legge,  hanno applicazione immediata e dovranno essere convalidate o ritirate entro 

giovedì 3 aprile 2025

Monguzzi (VERDI) Dall'incontro pm-avvocatura esce esattamente e precisamente quello che chiediamo noi da mesi.

 "Il Comune ha torto.

Dall'incontro pm-avvocatura esce esattamente e precisamente quello che chiediamo noi da mesi.

Il Salva Milano quindi è sbagliato e inutile.

Ora il Comune si scusi"

Le cose uscite sono che vanno risarciti non solo gli oneri ma anche i servizi, e l'ammissione di responsabilità:

No al Salva Milano;

Manifestazione da parte del Comune di consapevolezza dei danni causati con l'aggiramento delle normative;

Alcune aree a disposizione nei cantieri e nei progetti immobiliari potranno essere riconvertite a servizi per la cittadinanza;

Il versamento degli oneri di urbanizzazione dove i costruttori hanno ottenuto sconti non dovuti;

Comunque è il giudice nei processi che decide e non l'accordo che voleva il comune come fossimo in una salumeria.

Ora Sindaco e giunta, che hanno imposto il Salva Milano al consiglio comunale e al parlamento, urlando e insultando a raffica tutti quelli come noi che erano contrari, si scusino e lavorino per risolvere i problemi.

Carlo Monguzzi



Abitare a Quarto Oggiaro. Soluzioni abitative e proposte dal basso. Sinistra Italiana 2.4.2025

 Abitare a Quarto Oggiaro. 

Soluzioni abitative e proposte dal basso

Video quimilano 

Saluti dei verdilombardia di Gilberto Rossi  



Nicola Bertinelli presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano commenta i dazi imposti da Trump

Dal fb del direttore di gustoh24

 Nicola Bertinelli presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano commenta i dazi imposti da Trump

 


“Apprendiamo ora dai media che gli USA hanno introdotto tariffe aggiuntive pari al 20%. Si tratta di una tariffa fissa su tutte le importazioni che colpisce anche il nostro prodotto. I dazi sul nostro prodotto passano quindi dal 15% al 35%. Di certo la notizia non ci rende felici, ma il Parmigiano Reggiano è un prodotto premium e l’aumento del prezzo non porta automaticamente ad una riduzione dei consumi. Lavoreremo per cercare con la via negoziale di fare capire per quale motivo non ha senso applicare dazi a un prodotto come il nostro che non è in reale concorrenza con i parmesan americani.  Ci rimboccheremo le maniche per sostenere la domanda in quello che è il nostro primo mercato estero e che rappresenta oggi il 22,5% della quota export totale. Il Parmigiano Reggiano copre circa il 7% del mercato dei formaggi duri a stelle e strisce e viene venduto a un prezzo più che doppio rispetto a quello dei parmesan locali. Noi non siamo affatto in concorrenza coi formaggi locali: si tratta di prodotti diversi che hanno posizionamento, standard di produzione, qualità e costi differenti: è pertanto assurdo colpire un prodotto di nicchia come il Parmigiano Reggiano per proteggere l’economia americana. Nel 2019, quando Trump introdusse tariffe aggiuntive pari al 25%, il Parmigiano Reggiano fu il prodotto più colpito con un incremento del prezzo a scaffale dai 40 ai 45 dollari al chilo. Fortunatamente i dazi sono poi stati sospesi il 6 marzo del 2021 e non ci hanno creato problemi in termini di vendite. Gli americani hanno continuato a sceglierci anche quando il prezzo è aumentato. Negli Stati Uniti chi compra il Parmigiano Reggiano fa una scelta consapevole: ha infatti un 93% di mercato di alternative che costano 2-3 volte meno. Imporre dazi su un prodotto come il nostro aumenta solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali. È una scelta che danneggia tutti. Oggi, il vero nemico dei produttori di latte non sono le loro controparti estere, ma i prodotti che vengono chiamati ‘latte’ o ‘formaggio’ pur non avendo alcuno legame con terra e animali, come i cibi a fermentazione cellulare”

mercoledì 2 aprile 2025

Milano dice no ai condoni. Manifestazione dei comitati 31.3.2025

 Oltre 30 comitati cittadini si sono dati appuntamento a palazzo Marino in occasione del consiglio comunale,  per manifestare il dissenso sia verso il cosiddetto salvaMilano,  "abbandonato" dalla giunta Sala dopo l'arresto di Oggioni e il "fosco quadro" emerso dalle inchieste della magistratura,  e contro il progetto di legge sulla rigenerazione urbana,  che rischia di aprire la strada a colate di cemento e a una deregolamentazione urbanistica.

Video quimilano,  un grazie a next TV 

Ricordiamo l'esibizione canora dell'onorevole Angelo Bonelli in parlamento 



 

Articolo di Andrea Sparaciari su lanotizia 








La pace non è mai armata. Gallarate 1.4.2025

 Gallarate martedì primo aprile 2025, continuano le iniziative in attesa della Bicipace. Una interessante e partecipata iniziativa sul tema guerra, cultura, comunicazione ed economia,  con importanti contributi dal mondo del lavoro, della chiesa e dell'ambiestalismo.

Video quimilano