lunedì 16 maggio 2022

OBICI E MISSILI ITALIANI IN UCRAINA...MA IN SEGRETO

 Dal web. S. M. 

Il nuovo decreto del governo Draghi del 13 maggio, su cui il Governo ha imposto il segreto di stato, ha disposto un nuovo invio massiccio di armi pesanti e dispositivi mobili di attacco verso l'Ucraina attraverso il passo del #Brennero e la Germania. Mentre tutti i giornali e tv discutono di un festival musicale, e parlano di 'sforzi per la pace' l'Italia diventa una delle nazioni più direttamente coinvolte nel conflitto. Il drone USA che ha centrato e affondato l'ammiraglia della marina della Federazione Russa Moskva, è partito dalla base siciliana di #Sigonella uno dei 117 tra basi, depositi militari, centri di radiotelecomunicazioni presente in Italia. A #Ghedi, nella bassa bresciana, il livello di emergenza nella base aerea statunitense che ospita decine di testate nucleari non è mai stato così alto dal dopoguerra ad oggi. Oltre alle armi comprensive di un numero imprecisato di addestratori dell'esercito italiano, il nuovo decreto ha disposto il dislocamento di una brigata corazzata in Lituania, la presenza di due navi nel Mar Nero, una divisione logistica in Romania oltre a in imprecisato numero di tecnici militari in in centro militare di smistamento al confine polacco-ucraino. Un altra base per ora temporanea è in costruzione in Romania. Nel frattempo una esercitazione militare congiunta di routine, prevista la prossima settimana in #Sardegna meridionale, si è trasformata nella più estesa simulazione di scenario di guerra mai svolta nel Mediterraneo con il coinvolgimento del naviglio di 24 stati membri della Nato, la chiusura alla balneazione di 70 km di costa.



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