lunedì 2 maggio 2022

13-14 Maggio. La due giorni di Milano per il rilancio della politica.

 


Alle Stelline il Congresso Federativo di Verdi, Civici, Europeisti

In quattro mesi, se non il mondo, è certamente e radicalmente stravolta la situazione dell'Europa.

Ancora a fine febbraio il titolo del film in cui ciascun Paese si accaniva a fare da attore protagonista era: "La Transizione Energetica-Ecologica", un film prodotto dalla consapevolezza generale della precarietà del pianeta.

Appena sessanta giorni dopo si riattivano con Decreti Emergenziali da "Economia di Guerra" tutte le centrali a carbone disponibili!! Con misure gravi che neppure passano dalla discussione parlamentare.

Una situazione drammatica. Che in ogni parte d'Europa si cerca di descrivere sottolineandone la dimensione inedita.

In Francia Edgar Morin la indica come in assoluto la prima Guerra Cibernetica della storia dell'umanità.

E il nostro Francesco Monico corregge la dimensione 'mondiale' che finora descriveva il massimo del pericolo e della criticità dei conflitti, richiamando la nostra attenzione sul fatto che stiamo in realtà vivendo la prima Guerra Globale del pianeta.

Con la conseguenza (che dovrebbe essere logica) che a una simile situazione - pena l'auto distruzione del pianeta - non c'è altra soluzione che la pace: unica soluzione possibile!!

E la politica che fine ha fatto?

La situazione reale è così maledettamente complicata da far apparire in tutta la sua ingenuità la vecchia massima d'inizio secolo scorso: o la rivoluzione bloccherà la guerra, o la guerra provocherà la rivoluzione.

Oggi la crisi della politica ha anticipato il conflitto tra Stati, in ciascuno dei quali ogni formazione politica è una evidente crisi di rappresentanza sociale.

Una crisi che andrà sempre più aggravandosi via via che la linea di comando militare sostituirà quella delle democrazie parlamentari.

La crisi dei partiti non nasce con la guerra, ma la guerra la aggraverà.

Il Civismo aveva da tempo avviato un percorso di ricerca tra le culture politiche più nobili per proporre un rinnovamento del sistema. E oggi, facendo seguito ad esperimenti in parte riusciti, più spesso irti invece di difficoltà, il mondo civico tenta un ulteriore passo avanti: il 13 e 14 MAGGIO ha indetto un Congresso FEDERATIVO che punta a mettere insieme la Cultura verde-ecologista con quella del Civismo liberale, democratica ed europeista.

Due culture che si confrontano sulla base di due documenti: una "Piattaforma" politica metodologica per i Civici ed una "Carta" degli intenti per un’Alleanza verde e civica (AVEC).

Il confronto è aperto a tutti gli iscritti delle associazioni ecologiste e del Civismo, che nei mesi scorsi nei Congressi locali (da Roma a Torino, da Lecco a Savona, a Voghera, ecc.) hanno preparato documenti di tesi e proposte che trovate QUI.

Al dibattito congressuale in Fondazione Stelline parteciperanno poi anche molti esponenti di formazioni esterne, ma comunque interessate al rinnovamento del sistema politico.

Qui di seguito il programma della due giorni che si svolgerà a Milano, in gran parte in presenza presso la Fondazione Stelline, in corso Magenta 61.

Oltre agli interventi in programma sono tanti gli ospiti che hanno assicurato la loro presenza: da Andrea Liberti (Azione) a GianMaria Radice (Italia Viva), da Silvia Roggiani (Partito Democratico) a Simone Sollazzo (Gruppo Misto ex 5S), a Paolo Limonta (Milano Progressista). Inoltre due presenze particolarmente importanti: Gabriele Rabaiotti (Lista Sala), Enrico Fedrighini (Lista Sala) ed altri esponenti politici in via di conferma.

Insomma: una due giorni tutta da seguire per ritrovare il gusto della partecipazione politica in un momento così drammatico per le sorti del mondo e delle nostre società ancora fondate sulla democrazia.

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