riceviamo, e complimentandoci con Maida, volentieri pubblichiamo.
"la presente nota con una breve testimonianza della nostra studentessa Maida M. della classe 5^ A del Liceo d'Arconate e d'Europa.
L'allieva si è classificata al primo posto in Lombardia nella fase preliminare delle Olimpiadi di Filosofia, competizione inserita nel Programma annuale Valorizzazione Eccellenze del Ministero dell’Istruzione, per promuovere e sostenere le potenzialità formative della disciplina.
La studentessa, che ha scoperto l’amore per il sapere durante il suo percorso liceale, grazie all’approfondimento personale e alla guida dei nostri docenti, ha partecipato, accompagnata dal prof. Paolo Raffaldi, alla fase finale del concorso che si è tenuta a Roma il giorno 22 aprile 2022."
Mi chiamo Maida,
frequento l’ultimo anno al Liceo d’Arconate e d’Europa e il 22 aprile ho avuto
l’opportunità, nonché il profondo piacere, di partecipare alle premiazioni
delle Olimpiadi di Filosofia, che si sono svolte a Roma. Il percorso che mi ha
condotta a vivere questa splendida esperienza è stato tanto entusiasmante
quanto sorprendente: dopo aver vinto la selezione di istituto presso la mia
scuola, mi sono classificata al primo posto nella selezione regionale. In
questo modo, ho preso parte alla gara nazionale e ho avuto la possibilità di
trascorrere una giornata indimenticabile tra filosofia, nuove conoscenze e
visite culturali.
In generale, le
Olimpiadi di Filosofia offrono agli studenti un’ottima occasione di
confrontarsi con tematiche fondamentali, di cui però non sempre si coglie il
valore che hanno nella quotidianità. Davanti all’opinione di chi crede che la
filosofia sia una disciplina totalmente astratta e incompatibile con la realtà,
questa competizione dimostra che essa parla di tutto e si rivolge a tutto.
Almeno un pensatore si è espresso su ogni ambito e tutte le riflessioni sono
preziose e sempre attuali; la traccia che ho scelto durante la selezione
regionale - dall’opera L’umanità in tempi
bui di Hannah Arendt - spiega ad esempio che la filosofia non permette di
rimanere indifferenti nei confronti del male continuamente veicolato nei
contesti storici attraverso guerre e soprusi.
Per quanto
riguarda in particolare l’esperienza di Roma, posso affermare con certezza e
con gioia di aver provato forti emozioni. Innanzitutto, per me è stato un sogno
finalmente uscito dal cassetto e diventato realtà: nel mio piccolo, fin dal
primo approccio con la filosofia ho desiderato avere successo in questa gara,
mettendo alla prova non soltanto le mie conoscenze, ma soprattutto me stessa.
Inoltre, ho provato la contentezza e l’orgoglio di rappresentare il mio liceo:
volevo che la mia presenza alle premiazioni fosse un modo per ringraziare i
miei professori, perché grazie a loro ho profondamente alimentato la mia
passione e la curiosità di imparare - che sono il motore della riflessione
filosofica. L’esperienza delle Olimpiadi mi ha permesso anche di confrontarmi
con persone nuove, simili ma allo stesso tempo diverse da me: a Roma ho
conosciuto studentesse che come me amano la filosofia, ho potuto ascoltare i
loro discorsi ed esprimere la mia opinione. Anche questo scambio ricco non è
scontato: a causa della pandemia i giovani sono stati costretti a rinunciare
alla bellezza di stare insieme e l’evento del 22 aprile è stato molto
significativo come passo verso la normalità. Infine, l’esperienza a Roma mi ha
insegnato che la filosofia è molto di più rispetto a vincere o perdere: non
sono stata premiata tra i primi tre classificati, ma nonostante ciò mi sono
sentita sinceramente lieta ed appagata. È giusto, in questi casi, dare il
massimo delle proprie capacità e poi sorridere tranquillamente se il lavoro di
qualcun altro è stato migliore. Nonostante un buon risultato sia una legittima
soddisfazione, mi sono resa maggiormente conto che il pensiero è potente e che,
quando si impara ad usarlo opportunamente, va al di là dei riconoscimenti
esterni: la filosofia premia ogni giorno coloro che si dedicano a lei.
Per concludere,
vorrei ribadire che le Olimpiadi di Filosofia e la premiazione a Roma sono
state esperienze meravigliose e già adesso sono ricordi indelebili; vorrei
anche invitare gli alunni della mia scuola (e non solo) a partecipare numerosi
nei prossimi anni, perché ogni riflessione merita di essere espressa e il
confronto con tematiche filosofiche ci rende più maturi, più consapevoli, più
umani.
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