domenica 17 settembre 2023

Cfn VERDI 16.9.2023. Avanti con alleanza Verdi Sinistra per le europee

 Con 85 voti a favore, 2 contrari e 13 astenuti, il consiglio federale dei Verdi, ricordiamo senza la parte delle federazioni regionali commissariate, ha approvato il seguente documento.

Per democrazia e trasparenza ne diamo pubblicazione. 

PROPOSTA DI MOZIONE POLITICA PER IL CONSIGLIO FEDERALE NAZIONALE DEL 16 SETTEMBRE 2023

Le prossime elezioni saranno un punto di svolta per il futuro dell’Europa e delle politiche sul clima e sociali.

Le destre europee, insieme a Giorgia Meloni, hanno un progetto chiaro.

Fermare la transizione ecologica per difendere un modello economico e fossile che è la causa della drammatica crisi climatica e che ha generato, e genera, povertà sociale e che alimenta conflitti e guerre.

Gli extraprofitti energetici, che il governo italiano non vuole tassare, sono una dimostrazione di quanto il modello fossile sia dannoso anche per l’economia delle famiglie italiane. Ad agosto 2022 il gas costava 330 euro/Mwh mentre oggi è a 37 euro/Mwh. Nonostante il crollo del prezzo del gas a livello pre-crisi, in Italia i costi delle bollette energetiche per famiglie e imprese continuano a salire, portando ogni mese molte persone a entrare nella soglia di povertà. Il governo Meloni ha deciso di fare dell’Italia un hub del gas europeo realizzando nuovi gasdotti e rigassificatori. Sulla costruzione di nuovi rigassificatori riteniamo profondamente sbagliata la scelta del Partito democratico di sostenere e chiedere la costruzione di quelli di Piombino e Ravenna. Le politiche del governo Meloni stanno indebolendo le energie rinnovabili ed il piano delle aree idonee voluto dal ministro per l’Ambiente ferma le autorizzazioni, compromettendo il raggiungimento degli obiettivi climatici e di decarbonizzazione.

Se i risultati delle prossime elezioni europee mettessero le destre nella condizione di costruire una maggioranza, sarebbe in pericolo il Green deal, il piano “Fit for 55”, la legge sulla natura e la direttiva Habitat, per citare solo alcuni provvedimenti che sono fondamentali per realizzare la transizione ecologica e garantire la tutela della biodiversità.

Le destre propongono un’Europa delle nazioni, come nei peggiori incubi della prima metà del ‘900, una giungla in cui non c’è cooperazione ma competizione esasperata e tolleranza nei confronti di chi viola diritti umani e civili nella stessa Unione europea.

Vogliono mettere in discussione tutte le garanzie e le tutele sociali che l’Europa aveva messo in campo, in un modello unico al mondo, con le Costituzioni nate dopo la seconda guerra mondiale e le esperienze devastanti delle dittature fasciste, naziste e franchiste e con il 1989 dopo la fuoriuscita dai regimi totalitari del socialismo reale.

A partire dalla positiva esperienza di Alleanza Verdi e Sinistra, proponiamo di lavorare per uno spazio aperto e inclusivo, che sappia anche andare oltre, con l’obiettivo di costruire una proposta convincente, credibile e attraente per le prossime elezioni europee del 9 giugno 2024.


Proponiamo di costruire una piattaforma politico-elettorale fondata sulla partecipazione democratica, aperta a chiunque abbia voglia di impegnarsi, che sappia mettere a valore le differenze e unire, nella pluralità, chi vuole contrapporre all’Europa delle nazioni e del patriarcato una proposta radicale su clima, welfare, modello economico, femminismo e diritti universali della persona. Le destre vogliono dividere: paese da paese, residenti e migranti, nord e sud, ecologia da economia. Noi vogliamo unire: l’Europa, i popoli, le generazioni. Unire per difendere il pianeta e chi subisce le conseguenze di un modello di sviluppo ingiusto, energivoro, disuguale.

Ai movimenti ecologisti, alle associazioni ambientaliste, alle migliori esperienze civiche ed anche alle singole personalità interessate proponiamo, quindi, la costruzione di un nuovo patto, un’Alleanza eco-sociale per il clima, la democrazia e la giustizia sociale, rilanciando il progetto politico di un’Europa federale, con una comune politica estera e di difesa e con una forte autonomia strategica in grado di costruire politiche di pace e di convivenza. Nel ribadire la condanna dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina chiediamo che si attivino i canali diplomatici europei ed internazionali  per raggiungere un cessate il fuoco.

Una delle più importanti novità degli ultimi anni è stata l’irruzione sulla scena sociale e politica di movimenti animati dalle giovani generazioni, che hanno chiesto l’inscindibilità di tre grandi questioni: l’ambiente, la democrazia e la giustizia sociale.

Proponiamo di lavorare per la fine di ottobre, insieme ad i nostri alleati e a chi vorrà condividere con noi questa sfida, ad un appuntamento pubblico per costruire insieme un programma eco-sociale e liste elettorali per le europee rappresentative anche dei movimenti giovanili, dell’associazionismo, delle imprese green e di personalità autorevoli.

Di fronte a questa sfida noi Verdi italiani, con Europa Verde e gli alleati, dobbiamo essere protagonisti perché le prossime elezioni europee saranno un appuntamento storico, che decideranno il rafforzamento delle politiche sul clima e sociali oppure un loro blocco da parte delle destre europee. 

Noi Verdi italiani dobbiamo assumere una decisione con il massimo senso di responsabilità e consapevoli della rilevanza e delle conseguenze, anche nel rapporto con i Verdi europei, che la scelta sul come presentarsi alle elezioni europee determinerà.

Abbiamo il dovere di non disperdere i nostri voti, considerato lo sbarramento al 4%, e di lavorare a riportare i Verdi nel Parlamento europeo così come accaduto il 25 settembre del 2022 alle elezioni politiche grazie all’Alleanza Verdi e Sinistra. Da 14 anni eravamo assenti dal Parlamento italiano, da 14 anni lo siamo da quello europeo. Dobbiamo riportare parlamentari italiani nel Gruppo Verde al Parlamento europeo. 

Siamo impegnati nel costruire, con Europa Verde, i Verdi del domani e non un partito unico o a rifondare la sinistra. Per questo riteniamo fondamentale e strategico rafforzare le politiche di riorganizzazione territoriale dei Verdi, che non possono prescindere dall’iniziativa politica locale e di valorizzare l’iniziativa politica dei GEV. Per le prossime elezioni regionali e amministrative le realtà locali decideranno, sulla base della loro autonomia, come presentarsi per riuscire ad essere presenti con eletti verdi/ecologisti nel maggior numero possibile di regioni e città.


Il Consiglio federale nazionale, riunito il 16 settembre 2023, approva la decisione delle Direzione nazionale di dare vita per le prossime elezioni europee all’Alleanza eco-sociale per il clima e la democrazia così come descritto in premessa. Impegna le Federazioni regionali a fornire proposte di candidature le più rappresentative e significative dei territori insieme ad un’adeguata rappresentanza giovanile. Decide di continuare e rafforzare il confronto e la collaborazione con i Verdi dell’Alto Adige / Sudtirol  in vista delle prossime elezioni europee.





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