giovedì 22 novembre 2018

EcoNews CarbonTax e Assemblea dei Verdi della Provincia di Milano

Assemblea dei Verdi della Provincia di Milano 10 11 2018


Il mio intervento in assemblea
provando a riassumere il nostro impegno, e a dare dei segnali di unità e condivisione dei valori ecologisti.

Ho anche scritto una mozione particolare per tutelare la libertà di stampa e i giornalisti; con 12 firme ed è stata accolta dalla presidenza dell'Assemblea, composta da Silvia Casarolli

https://gilbertorossid.blogspot.com/2018/11/assemblea-dei-verdi-della-provincia-di.html


Una petizione Europea per la Carbon Tax

Milano, presso l'Ostello Bello di Via Medici, e già il luogo, frequentato da tantissime persone di tutte le nazionalità e di tutti i continenti, è esplicativo e simbolico.
La campagna è stata lanciata sulla piattaforma Tilt dei Verdi Europei, sulla cui pagina è già possibile inviare la propria adesione in sostegno alla petizione. I promotori della petizione e della campagna si impegnano in maniera trasversale a portare questa battaglia in tutta Europa tramite la creazione di Comitati, affinché la questione sia al centro del dibattito elettorale per le europee del 2019 e in Italia aggreghi intorno a sé forze ecologiste e federaliste.
Ecco il testo dell’iniziativa: “Un campanello d’allarme senza precedenti risuona nelle nostre coscienze: occorre limitare al più presto il surriscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. Altrimenti il rischio di un surriscaldamento aggiuntivo, anche solo di mezzo grado, potrà aggravare ulteriormente i rischi di siccità, inondazioni, calore estremo e la povertà per centinaia di milioni di persone in Europa e sul pianeta. Come sa, alcune regioni europee sono ormai costrette ad affrontare eventi meteorologici sempre più estremi, che si verificano con crescente frequenza e intensità. I drammi avvenuti in paesi come l’Italia, Portogallo e la Grecia sono solo l’esempio di quanto sia urgente affrontare la questione per evitare un ulteriore impatto negativo sulla vita reale dei cittadini europei. Un campanello di allarme senza precedenti che gli stati europei non possono più permettersi di ignorare.
continua su


Nessun commento:

Posta un commento