riceviamo e volentieri pubblichiamo
Comunicato dei Socialisti di Liberi e Uguali della Lombardia
I socialisti che hanno partecipato alle liste di Liberi e Uguali alle elezioni politiche e regionali della Lombardia, si sono riuniti a Milano, il giorno 10 marzo 2018, per una prima valutazione collettiva dei risultati del voto e sulle prospettive per le quali intendono impegnarsi.
La vera grande sconfitta delle elezioni del 4 marzo é la sinistra, in tutte le sue diverse componenti. Una sconfitta che molti di noi avevano TEMUTO, ma che è andata ben oltre le peggiori previsioni.
I governi sostenuti dal Pd, poi guidati dal Pd, hanno creato una frattura con il "popolo della sinistra" a causa degli innumerevoli errori commessi e a causa dell’incapacità di difendere i valori della giustizia sociale e comprendere le aspettative dei cittadini.
La vera grande sconfitta delle elezioni del 4 marzo é la sinistra, in tutte le sue diverse componenti. Una sconfitta che molti di noi avevano TEMUTO, ma che è andata ben oltre le peggiori previsioni.
I governi sostenuti dal Pd, poi guidati dal Pd, hanno creato una frattura con il "popolo della sinistra" a causa degli innumerevoli errori commessi e a causa dell’incapacità di difendere i valori della giustizia sociale e comprendere le aspettative dei cittadini.
I governi degli ultimi anni non hanno saputo valutare la gravità della situazione del Mezzogiorno (povertà e disoccupazione), non hanno saputo considerare opportunamente le insofferenze del Nord (tasse) e le paure diffuse della società italiana (sicurezza).
Sotto le macerie, e in particolare quelle del Pd, guidato da un gruppo dirigente che ne ha stravolto la fisionomia di partito della sinistra, non si salva neppure Liberi e Uguali, che non è riuscito in questa campagna elettorale a rappresentare la speranza per la rinascita di una forza della sinistra di governo, degna di questo nome, in alternativa alla destra e in alternativa alle politiche del Pd sulle questioni centrali del lavoro, dell’Europa, della democrazia e in particolare dell'attuazione della COSTITUZIONE IN SINTONIA COL VOTO REFERENDARIO DEL 4 DICEMBRE 2016.
Liberi e Uguali non ha raccolto i consensi che politicamente avrebbe potuto a causa di molti errori, tra cui la tardiva sua discesa in campo, la gestione conservatrice delle candidature e l'identificazione con le maggiori FIGURE ISTITUZIONALI, proprio in un momento in cui l’elettorato si apprestava a votare contro la politica e contro il ceto politico che più ha avuto responsabilità nel governo del paese.
Ma se la sinistra tocca con il voto del 4 marzo uno dei punti più gravi della sua crisi, essa deve rinascere ed ognuno deve dare generosamente il proprio contributo, non disperdendo le energie e le risorse ancora in campo.
Sotto le macerie, e in particolare quelle del Pd, guidato da un gruppo dirigente che ne ha stravolto la fisionomia di partito della sinistra, non si salva neppure Liberi e Uguali, che non è riuscito in questa campagna elettorale a rappresentare la speranza per la rinascita di una forza della sinistra di governo, degna di questo nome, in alternativa alla destra e in alternativa alle politiche del Pd sulle questioni centrali del lavoro, dell’Europa, della democrazia e in particolare dell'attuazione della COSTITUZIONE IN SINTONIA COL VOTO REFERENDARIO DEL 4 DICEMBRE 2016.
Liberi e Uguali non ha raccolto i consensi che politicamente avrebbe potuto a causa di molti errori, tra cui la tardiva sua discesa in campo, la gestione conservatrice delle candidature e l'identificazione con le maggiori FIGURE ISTITUZIONALI, proprio in un momento in cui l’elettorato si apprestava a votare contro la politica e contro il ceto politico che più ha avuto responsabilità nel governo del paese.
Ma se la sinistra tocca con il voto del 4 marzo uno dei punti più gravi della sua crisi, essa deve rinascere ed ognuno deve dare generosamente il proprio contributo, non disperdendo le energie e le risorse ancora in campo.
Per questa ragione i socialisti che hanno partecipato in Lombardia all'impresa di Liberi e Uguali considerano ancora giusto e dignitoso il senso complessivo del progetto. Trovano troppo deboli, se non addirittura confuse, le reazioni del gruppo dirigente nazionale. Guardano positivamente a quelle situazioni che in Lombardia hanno provveduto ad autoconvocarsi per superare la dimensione del "cartello" e avviare la fase costituente di un vero e proprio soggetto politico della sinistra adeguato alla crisi del presente.
Propongono di tenere al più presto un’ASSEMBLEA REGIONALE di Liberi e Uguali aperta a tutti coloro che sono interessati a confrontarsi con noi, per dare dalla Lombardia il proprio contributo per rilanciare e ridefinire il progetto originario alla luce della situazione attuale. Ben sapendo che in gioco non ci sono le sorti individuali di ciascuno di noi o di ciascuna piccola sotto componente, ma la rinascita della sinistra.
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