lunedì 19 luglio 2021

Cuggiono. DIFENDIAMO IL NOSTRO OSPEDALE, rilanciamo la sanità territoriale, rilanciamo le strutture di prossimità.

 Lunedì 19 luglio, presidio in difesa dell'ospedale. 

Video https://m.youtube.com/watch?v=wUTBBjw9YYU&t=311s

Il comunicato delle associazioni di Cuggiono. 

A tutti diciamo: tra il dire e il fare ci sono le scelte concrete su cui dobbiamo misurarci. 

C’è di mezzo la nostra salute non i calcoli elettorali di questo o di quel partito. 

Ci sono i servizi che devono essere assicurati al territorio, come la prevenzione, come un 

vero rilancio delle strutture di prossimità, come un vero ruolo delle comunità locali e dei loro rappresentanti nelle scelte sanitarie. 

Certo, lo dicono in tanti. Ma ora misuriamoci sui fatti, sul rilancio del nostro ospedale o come sia necessaria una presenza adeguata dei medici di famiglia. 

Le parole non bastano più. 

Da alcuni anni assistiamo ad un progressivo e costante depotenziamento dell'Ospedale di Cuggiono, con conseguente riduzione delle prestazioni che in passato venivano erogate ai 

cittadini della nostra zona.

Le motivazioni di queste scelte non ci sono mai state veramente chiarite, mentre siamo stati costretti ad evidenziare più volte i disagi notevoli che subivano i pazienti e i loro familiari costretti 

a rivolgersi a strutture distanti dalla propria residenza.

Come se il covid non avesse insegnato nulla, in questi ultimi tempi si percepiscono invece intenzioni di ulteriori riduzioni delle prestazioni erogate e assurdamente da parte di alcuni si 

accenna addirittura la sua chiusura.

A tutti è utile ricordare la storia dell'Ospedale di Cuggiono:

Ricordiamo che questo fu il primo ospedale realizzato nell’ovest milanese, era il 1837.

Nacque ben prima di quelli in altre cittadine come Legnano, Magenta o Abbiategrasso. 

Se lo diciamo non è per campanilismo, questo però spiega tante cose, se non altro il nostro attaccamento per questa struttura nata grazie e per, i cittadini del territorio.

Altri tempi certo, e allora per restare più vicini ad oggi, ricordiamo che negli anni ottanta fu costruita, con l'interessamento dell'allora Ministro della Sanità Maria Pia Garavaglia, la parte nuova di questo ospedale.

Esistevano allora i seguenti Reparti:

1) Medicina

2) Chirurgia generale

3) Ortopedia

4) Ostetricia, Ginecologia con Neonatalità

5) Otorino

6) Anestesia

7) Laboratorio analisi

8) Radiologia

9) Poliambulatorio specialistico

10) Pronto Soccorso aperto 24 ore

11) Pediatria

12) Malattie infettive

13) Dialisi

L’Ospedale di Cuggiono, attraverso l’apprezzato ruolo dei medici e del personale infermieristico qualificato che operava nei vari reparti, era in grado di soddisfare gran parte delle esigenze 

sanitarie dei nostri cittadini. 

Soprattutto esisteva una costante ed utile collaborazione, facilitata dalla possibilità di agevoli contatti con i medici di medicina generale che seguivano i pazienti dopo le dimissioni.

Riteniamo utile anche ricordare la storia di questi ultimi anni dell'Ospedale di Legnano. 

Lo diciamo proprio perché crediamo in sinergie territoriali che per essere veramente tali non possono essere a senso unico. 

La realizzazione del nuovo Ospedale di Legnano portò ad una riduzione consistente dei posti letto rispetto a quelli che aveva il vecchio Ospedale. Tale riduzione pare fosse basata sulla 

valutazione delle esigenze sanitarie del territorio che abitualmente si rivolgeva a questo Ospedale e sulla riduzione delle giornate di degenza per i pazienti affetti dalle patologie che lo 

consentivano.

Con quello che ci dice la storia recente ci è difficilissimo però capire quali siano i veri motivi che hanno portato alle scelte fin qui fatte.

E' molto facile capire invece, le conseguenze che tali decisioni abbiano provocato e provocheranno a maggior ragione nel prossimo futuro:

1) Maggiori difficoltà per i cittadini e per i loro familiari, dovute alla distanza per raggiungere l'Ospedale di Legnano dove saranno ricoverati o visitati

2) Difficoltà dell'Ospedale di Legnano a soddisfare le esigenze della popolazione di un territorio più vasto. Attese lunghissime al Pronto Soccorso, liste d'attesa per ricoveri ordinari e per visite specialistiche che aumentano progressivamente

3) Difficoltà a mantenere i rapporti fra Ospedale e i medici di Medicina Generale che debbono seguire i pazienti dopo le dimissioni.

La riduzione o il trasferimento di servizi e attività, contraddice altresì le previsioni del PNRR che vorrebbero valorizzare gli ospedali di comunità.

Diciamocelo chiaramente, ogni struttura del territorio va potenziata, quindi anche la nostra. Che questa necessità sia reale è confermata dall’aumento delle strutture private che sempre più 

operano in quasi tutti i nostri comuni. E allora visto che le risorse non mancano perché si investe così poco in maniera efficace sul rilancio della sanità pubblica? Trasferire servizi altrove causerà 

ulteriori disagi, un aumento di domanda e quindi di code e tempi di attesa, proprio in contraddizione con i proclamati intenti di ridurli.

Chiediamo perciò di conoscere quali siano le linee di politica sanitaria che potrebbero giustificare scelte tanto irragionevoli. 

Per questi motivi dobbiamo mobilitarci tutti per contrastare tali decisioni, in difesa di tutti i pazienti che subiranno solo danni dalla riduzione delle attività svolte dal nostro ospedale.

Cittadini, personale ospedaliero e comunità locali non possono che essere uniti su questi obiettivi. 

Il ruolo dell’ospedale di Cuggiono va rilanciato! Ma sul serio, nei fatti, non solo a parole! 

Le associazioni di Cuggiono e del territorio







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