lunedì 21 ottobre 2013

Parco del Roccolo. Galline, vogliamo risposte. comunicato del comitato radici nel cielo 20 ottobre 2013

siamo lieti di ospitare la
LETTERA APERTA COMITATO RADICI NEL CIELO
PROGETTO ALLEVAMENTO GALLINE OVAIOLE NEL PARCO DEL ROCCOLO

Riteniamo necessario innanzitutto un chiarimento sul fatto che la Regione NON ABBIA detto NO all’insediamento, anzi… la procedura di VIA è ad un passo dalla fine, e non in senso favorevole per futuro del Parco.

Dopo un iniziale diniego (in data 19/12/2012), l’azienda Bruzzese ha presentato nuova documentazione (in data 09/01/2013) e la Regione sembra ora orientata verso un parere favorevole alla costruzione.

La Valutazione di Impatto Ambientale, a cui il progetto dell’allevamento è ora sottoposto, è una procedura di tipo tecnico: perciò, per quanto bene accette, non sono sufficienti generiche affermazioni di contrarietà espresse a tutti i livelli da esponenti politici di ogni colore. 
Per questo motivo ci rivolgiamo agli assessori regionali, in quanto rappresentanti dei cittadini ma anche vertici degli uffici regionali.

Chiediamo a Claudia Maria Terzi, Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, di verificare subito non solo la correttezza formale delle procedure e degli atti connessi alla definizione del giudizio di compatibilità ambientale, ma anche e soprattutto di fare in modo che le valutazioni espresse dai cittadini in prima persona e attraverso i loro rappresentanti politici abbiano un peso effettivo nella decisione. 
Crediamo e chiediamo che 5000 firme, delibere di contrarietà di tutti i comuni appartenenti al parco del Roccolo, oltre che del Consiglio della Provincia di Milano e del Consiglio Regionale siano considerati elementi fondamentali e non trascurabili in una valutazione che dovrebbe tener conto in primo luogo delle ricadute del progetto sulla popolazione e sul paesaggio. 

Chiediamo a Mario Mantovani, Vice Presidente della Giunta Regionale e Assessore alla Salute, di farsi garante della salute dei cittadini dei comuni coinvolti chiedendo la verifica dei pareri e delle deroghe prodotte dagli uffici regionali e della documentazione presentata dall’azienda agricola proponente in materia di salute pubblica. La VIA ha avuto inizio nel 2010: tutta la documentazione prodotta soddisfa, a tutt’oggi, le esigenze di sicurezza espresse dai cittadini? 

Chiediamo a Viviana Beccalossi, Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, di non sottrarsi alle sue responsabilità di rappresentante dei cittadini a difesa del territorio: di valutare attentamente se un insediamento di queste dimensioni, di tipo chiaramente industriale e che sottrae terreni agricoli e spazi verdi alla fruizione pubblica sia compatibile con gli indirizzi di pianificazione territoriale che la Regione Lombardia si è data.

Il Comitato Radici nel Cielo ed i cittadini di Busto Garolfo, Canegrate, Parabiago, Nerviano, Casorezzo, Arluno e San Giorgio su Legnano attendono azioni concrete e non più differibili a difesa dell’ambiente, della salute e del territorio.

Radici nel Cileo - Comitato di difesa ambientale Parco del Roccolo




e la precedente comunicazione del 16 ottobre

Ritengo necessario informare che la vicenda dell' insediamento di 328.000 galline ovaiole nel Parco del Roccolo non è conclusa.

Dopo che in data 19/12/2012 la Regione aveva data parere non favorevole alla VIA, l'azienda Bruzzese ha presentato delle controdeduzioni, a nostro parere non significative, e non si capisce come mai ora i tecnici in Regione abbiano modificato la decisione presa precedentemente rilasciando un parere positivo condizionato-

in exstremis siamo riusciti a sospendere momentaneamente la VIA , anche grazie all'assessore Terzi responsabile della procedura che si sta interessando per valutare meglio tutto l'iter che sembra avere dei vizi di forma.

Noi del comitato "radici nel cielo" ci stiamo nuovamente mobilitando perchè non riusciamo a capacitarci e non possiamo credere all'insensatezza delle istituzioni che con i loro provvedimenti continuano a sottrarre altro terreno agricolo a quel poco rimasto.

Chi ha avuto la possibilità di verificare di persona il luogo dove verrebbe insediato l'allevamento, può capire quali siano le ricadute che potrebbe generare ed è vergognoso come questo possa essere avvallato nonostante le istanze e le osservazioni più volte inviate dai cittadini sulla salvaguardia del paesaggio e, ahimè mai tenute in considerazione.

Povero quel paese che non è amato e tutelato da chi invece dovrebbe potreggerlo

Siamo sconsolati e arrabbiattissimissimi ma non arresi.

comitato "Radici nel cielo"

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