(Di Igor Greganti e Francesca Brunati) Arriva davanti ad una sezione del Tribunale di Milano anche il quarto processo scaturito dai primi filoni della maxi indagine milanese sull'urbanistica.
Inchiesta che, poi, ha fatto un salto di qualità tra lo scorso marzo, con l'arresto dell'ex dirigente comunale Giovanni Oggioni anche per corruzione, e il 16 luglio, con sei richieste di misure cautelari, tra cui quelle per l'ormai ex assessore Giancarlo Tancredi, per lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella e per l'ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni.
La gup Alessandra Di Fazio, accogliendo la richiesta dell'aggiunta Tiziana Siciliano e dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, ha disposto il rinvio a giudizio per i sei imputati per il caso delle Park Towers di via Crescenzago, zona parco Lambro: tre edifici alti rispettivamente 81, 59 e 10 metri per un totale di 113 appartamenti.
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Vanno a processo, con accuse, a vario titolo, di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso, l'immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone, il progettista Sergio Francesco Maria Asti, tre ex dirigenti e funzionari dello Sportello Unico Edilizia del Comune, Carla Barone, Francesco Rosata e Maurizio De Luca, e Roberto Vederio, rappresentante legale della Devero Costruzioni.
Il processo, come fissato nel decreto, inizierà il 12 novembre davanti alla decima penale. E tra gli imputati figura, dunque, Bezziccheri, l'immobiliarista per il quale, una settimana fa, nella maxi indagine la Procura ha chiesto il carcere. Oggi si è difeso davanti al gip Mattia Fiorentini e sempre a suo carico e di altri 25 indagati la Procura nei mesi scorsi ha chiuso pure la prima inchiesta aperta nel 2022, quella sul palazzo "Hidden garden".
Per i pm, quella sulle Park Towers sarebbe stata, come in altri casi, una "operazione speculativa a favore dell'investitore privato", realizzata attraverso un'autocertificazione veloce per una ristrutturazione e non nuova costruzione, ossia la Scia, e non con un piano attuativo, come sarebbe stato necessario, con annessi servizi per i cittadini della zona, come verde e parcheggi. Contestate pure violazioni di leggi urbanistiche e paesaggistiche e, come in altre tranche, oneri di urbanizzazione pagati dai costruttori ma al ribasso.
Temi di indagine presenti in tutti i vari fascicoli aperti dalla Procura da almeno tre anni, prima che gli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf portassero anche, mano a mano, ad individuare un presunto sistema "deviato" che si sarebbe basato su "varianti" ai piani regolatori, camuffate, secondo i pm, con l'interesse pubblico con richiami "all'edilizia residenziale sociale", per aumentare volumetrie e altezze a vantaggio delle imprese. Al centro la Commissione paesaggio per i via libera ai progetti in cambio, per l'accusa, del pagamento di tangenti sotto forma di consulenze.
La gup ha stabilito che anche sulle Park Towers è necessario un processo. Nelle indagini la gip Daniela Cardamone, nel gennaio 2024, pur rigettando la richiesta di sequestro del complesso immobiliare, aveva ritenuto di condividere l'impianto accusatorio dei pm. E nel procedimento, dopo l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio, la Procura aveva deciso di modificare un'imputazione in falso. Mentre la Corte dei Conti della Lombardia ha contestato un presunto danno erariale da 300mila euro.
Bezziccheri aveva parlato in udienza preliminare, difeso dall'avvocato Andrea Soliani, spiegando che lui ha sempre "agito rispettando le norme, in assoluta trasparenza e buona fede".
Intanto, sono già avviati i processi sulla Torre Milano di via Stresa, dove è stato citato come teste dalle difese anche il sindaco Sala, e quello sul progetto immobiliare di via Fauchè. E per il 26 settembre è fissata l'udienza pre-dibattimentale, dopo citazione diretta a giudizio, sul Bosconavigli, complesso residenziale che dovrebbe sorgere nello storico quartiere San Cristoforo e firmato da Stefano Boeri, tra gli imputati per abuso edilizio e lottizzazione abusiva.
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