domenica 12 ottobre 2025

Milano. Diritto all'abitare PRESIDIO – GIOVEDÌ 16 OTTOBRE, ORE 17

  PRESIDIO – GIOVEDÌ 16 OTTOBRE, ORE 17

Davanti al Consiglio Comunale – Piazza della Scala, Milano

 SFRATTI E ALLOGGI PROVVISORI: IL DISINTERESSE DEL COMUNE CONDANNA CENTINAIA DI FAMIGLIE A RESTARE SULLA STRADA

I Servizi Abitativi Transitori (SAT), che dovrebbero essere lo strumento principale per affrontare l’emergenza abitativa, sono gestiti dal Comune di Milano in modo inefficiente e ingiusto.

📉 Dal 2021 al 2024 sono stati assegnati solo 524 alloggi sui 910 previsti.

⏳ Centinaia di famiglie attendono da mesi una casa, spesso già dopo lo sfratto.

🚫 Il Comune respinge la maggior parte delle nuove domande con criteri pretestuosi, lasciando vuoti migliaia di alloggi pubblici.

È inaccettabile che, con oltre 6.000 case comunali vuote, il Comune non garantisca una risposta neppure alle situazioni più drammatiche!

✊ Chiediamo:

– l’assegnazione immediata delle case SAT a chi è in attesa

– l’utilizzo di tutti gli alloggi vuoti

– la fine della sottrazione di case popolari per fini speculativi


📣 PARTECIPA AL PRESIDIO!

Giovedì 16 ottobre 2025, ore 17

📍 Davanti al Consiglio Comunale – Piazza della Scala

Marcia in rosa. Ossona 12.10.2025

 Ossona, città metropolitana di Milano 

Domenica 12 ottobre 2025


Video quiMilano 






















martedì 7 ottobre 2025

Verdi Milano in assemblea 12.10.2025 h.15.30

 Riceviamo e pubblichiamo 


Il voto sulla vendita di San Siro, con l'appoggio esterno di Forza Italia e l'utilizzo della "tagliola" sui nostri emendamenti rappresenta una frattura che ci costringe a una riflessione sul nostro posizionamento. 

Per questo crediamo sia necessario aprire un confronto con i nostri iscritti, simpatizzanti e le realtà a noi vicine 

Ci vediamo domenica 12 ottobre, nella nostra sede di Piazza Bazzi angolo via Lanino (M4 California) alle 15.30 per discuterne insieme. 

Saluti Verdi,


L'Esecutivo di Europa Verde Milano


Post scriptum. Si sono dimenticati tre punti fondamentali da discutere. 

1. Democrazia interna e nomine politiche nelle CDA del comune e ruoli da funzionari per assessore e consiglieri 

2. salvaMilano, urbanistica e un finto consigliere verde che ringrazia Tancredi come un maestro. 

3. Bilancio e conti dei verdi. 

domenica 5 ottobre 2025

ROMA, 4 OTTOBRE 2025 – UN MILIONE IN PIAZZA PER LA PALESTINA LIBERA E LA SUA RESISTENZA

 *COMUNICATO DELLE REALTÀ PALESTINESI IN ITALIA*

*ROMA, 4 OTTOBRE 2025 – UN MILIONE IN PIAZZA PER LA PALESTINA LIBERA E LA SUA RESISTENZA*

Ieri, 4 ottobre 2025, l’Italia ha fatto la storia: un milione di persone hanno attraversato la capitale in una manifestazione nazionale per la Palestina.

Una mobilitazione senza precedenti negli ultimi decenni, promossa da tutte le realtà palestinesi in Italia, che segna un passaggio fondamentale nella lotta contro il genocidio in corso e in sostegno della Resistenza palestinese.

Questa storica giornata è il risultato concreto di due anni di lotte e mobilitazioni costanti con impegno concreto di sindacati, associazioni, partiti e reti di solidarietà con la Palestina in ogni settore e su ogni territorio e che ha raggiunto il suo apice in queste settimane. Dal 22 settembre vediamo milioni di persone mobilitarsi, scioperare e bloccare tutto in supporto e solidarietà concreta con la Resistenza palestinese.

L’unità della lotta sindacale dei lavoratori ha portato allo sciopero storico del 3 ottobre, che ha paralizzato l’intera nazione: dalle piazze ai porti, dalle stazioni dei treni agli interporti e le autostrade, l’Italia intera si è fermata per la Palestina

La giornata del 4 ottobre è un successo frutto dell’immensa fermezza, dignità e determinazione del popolo palestinese e della sua resistenza, che non si è mai piegata di fronte all’occupazione militare, all’assedio, alla pulizia etnica e al genocidio.

La piazza ha parlato con una voce sola, la voce del popolo palestinese e della solidarietà che in Italia è diventata forza di massa.

La voce del popolo ieri ha mandato un segnale chiaro: il governo italiano, complice del genocidio, non rappresenta la volontà del suo popolo.

Il corteo di ieri ha preteso a gran voce le dimissioni di un governo che continua a sostenere vergognosamente le ambizioni coloniali di Israele e il cosiddetto “piano Trump” che vorrebbe imporre una resa incondizionata della Resistenza palestinese, ma quest’ultima ha rifiutato la “soluzione del disarmo”.

Questo governo deve quindi rispondere alla volontà espressa dal popolo italiano e interrompere ogni relazione politica, economica e militare con Israele, deve liberare Anan e gli altri prigionieri palestinesi ingiustamente detenuti in Italia, deve dimettersi così come richiesto dal popolo.

Ogni forma di complicità va spezzata.

Israele è un laboratorio di oppressione globale: le sue tecnologie di sorveglianza, le sue armi, le sue pratiche militari e repressive vengono esportate e applicate ovunque, dai confini europei alle periferie italiane.

Per questo la nostra lotta è anche qui: dobbiamo smascherare e combattere il sionismo che si è infiltrato nei partiti, nelle istituzioni, nelle università e in ogni spazio politico e sociale.

Combattere il sionismo da casa nostra è parte integrante della liberazione palestinese.

Le lotte si sono unite. La liberazione della Palestina è parte delle lotte sociali in Italia.

Ribadiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che sono stati fermati e perquisiti già prima dell’arrivo a Roma e con forza sosteniamo tutti coloro colpiti dalla violenza repressiva, fermi e arresti a fine corteo. Queste sono strategie repressive e intimidatorie vigliacche che questo governo adotta di fronte a una manifestazione che ha mostrato tutta la potenza della volontà popolare.

Lanciamo quindi un appello al popolo italiano, a tutti i compagni e le compagne che hanno lottato con noi senza tregua: continuiamo a lottare al fianco della nostra Resistenza contro il sionismo, per una Palestina libera dal fiume fino al mare.

Questa piazza è la vera voce dell’Italia, quella che sta dalla parte degli oppressi che resistono, dalla parte della libertà, della giustizia e della dignità.

È la voce di chi sa che Palestina libera non è uno slogan, ma una necessità storica e umana.

E finché non sarà realtà, continueremo a scendere in piazza uniti, a lottare, a scioperare e a resistere.


PALESTINA LIBERA, DAL FIUME AL MARE 🇵🇸

*Le realtà palestinesi unite in Italia*                                                                                                                                                                                     Associazione dei Palestinesi in Italia(API)

Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP)

Comunità Palestinese in Italia Giovani Palestinesi Italia

Movimento studenti palestinesi in Italia

venerdì 3 ottobre 2025

NOTA FARNESINA. Liberi i parlamentari italiani fermati in Israele

 *NOTA FARNESINA. Liberi i parlamentari italiani fermati in Israele*

Il ministero degli Esteri informa che sono stati liberati dalle autorità di Israele i 4 parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza. 

Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono stati trasferiti all’aeroporto di Tl Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 dll 10 locali. L’ambasciata inoltre ha schierato personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.

mercoledì 1 ottobre 2025

Milano "il paradiso dei palazzinari" 2.10.2015 biciclettata

Iniziativa rinviata, 

siamo ai cortei per la flottillia 


Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Giovedì 2 ottobre h.19.30 

Giardini Lea Garofalo via Montello (Baiamonti)

Milano "il paradiso dei palazzinari"

In BICI alla scoperta dei cantieri sequestrati


Verdi Milano 



VOTATA DISTRUZIONE STADIO, PARCO E SOTTOPASSO PATROCLO: PRONTA LA SEGNALAZIONE CORTE DEI CONTI PER 23 CONSIGLIERI DI PARTITO DEMOCRATICO, LISTA SALA, RIFORMISTI

 VOTATA DISTRUZIONE STADIO, PARCO E SOTTOPASSO PATROCLO: PRONTA LA SEGNALAZIONE CORTE DEI CONTI PER 23 CONSIGLIERI DI PARTITO DEMOCRATICO, LISTA SALA, RIFORMISTI

(Com. Sind. l.300.1970)

Da rosso-arancioni a grigio-marroni è un attimo. 23 consiglieri di maggioranza del 'vento che cambia' hanno votato la distruzione della 'Città Giardino di San Siro, il Quartiere Ippico più grande e verde d' Europa, reso edificabile. Dopo avere illuso per oltre un decennio i 550.000 milanesi che avevano dato la loro fiducia a Pisapia nel 2011, credendo di imprimere una svolta ambientale alla capitale del cemento, chi è diventato consigliere e assessore grazie a quei voti, ha tradito quel patto di fiducia.

Il voto favorevole dei 23 consiglieri di Partito Democratico, Lista Sala e Riformisti, privando il Comune del suo più grande immobile, lo Stadio, impoverisce ulteriormente il patrimonio del #ComunediMilano, che ha già perso le garanzie più solide con le banche che pagano stipendi e investimenti. 

Legandosi definitivamente alle scelte non-democratiche dei fondi finanziari visto l'enorme indebitamento.

È diritto dei 23 consiglieri votare SI a questa proposta di delibera, ma è Dovere di ogni delegato sindacale che abbia a cuore gli equilibri di bilancio e i loro riflessi sul medio-lungo periodo, chiedere un approfondimento alla Corte dei Conti sulle cifre della vendita e sugli sconti, scomputo oneri e sui costi di bonifiche e demolizioni a carico di tutti i cittadini milanesi. La sezione U.S.I. del Comune di Milano raccoglie le firme per questa iniziativa. 

Chiedi i moduli e il testo della segnalazione a usicomune@gmail.com.



martedì 30 settembre 2025

Milano. San Siro. Una delibera avvelenata per la vendita.

 24 a 20, con forza Italia che sostiene il già loro collega del 2009, Giuseppe Sala.

La pagina più triste di Milano, da Tangentopoli. 

San Siro: Rosati (Avs), 'un errore che spacca sinistra e città'

  - MILANO, 30 SET - "È stata una scelta sbagliata.

Sbagliata perché spacca e divide la città. In più si è venuta a determinare una nuova maggioranza che vede anche impegnati in modo determinante attraverso il mancato voto gli esponenti di una parte di Forza Italia". Lo ha detto il consigliere regionale lombardo di Avs Onorio Rosati parlando a margine della seduta d'Aula di oggi della vendita di San Siro a Milan e Inter.

   "Si è voluto fare un'operazione dentro la quale non solo ci

sarà la demolizione dello stadio, ma ci sarà un intervento molto

pesante dal punto di vista edilizio di trasformazione

urbanistica di tutta l'area. Quindi - aggiunge - è evidente che

chi parla di speculazione su quell'area ha delle buone fondate ragioni per poterlo fare. Ha diviso la città e ha diviso la maggioranza perché non dimentichiamo che una parte della centrosinistra ha votato contro".

   Secondo Rosati "è stata una scelta politicamente sbagliata anche per quelle che sono le sorti della città. Noi da tempo, come Sinistra Italiana - prosegue Rosati - chiedevamo segnali di

discontinuità a questa giunta anche rispetto alle vicenda del

Salva Milano. Purtroppo dobbiamo registrare che questi segni di

discontinuità non ci sono".

   Adesso "ci saranno sicuramente delle conseguenze, valuteremo

quali - conclude - ma al momento mi pare che sia importante

tenere il punto sul giudizio, poi sulle conseguenze della scelta

adottate nelle prossime settimane valuteremo". (ANSA).

30/09/2025 


Una brutta notte 

Non la passeranno franca:

il trio Scaroni Moratti Sala ha scritto la pagina più nera del Comune di Milano


Oggi ci sarà qualcuno alle Cayman, in Olanda, in Lussemburgo, nelle isole del Canale,  in Delaware, in California,  in Canada o in qualche altra parte del mondo che brinda per il voto del Consiglio comunale di Milano. 

Un regalo così poteva farglielo solo Sala per il quale   la politica non piò dettare le regole e bisogna fare quello che vogliono i privati  E per una operazione sbagliata da tutti i punti di vista (urbanistico, economico, patrimoniale)  il Pd si è messo al servizio di Sala e dei fondi speculativi ai quali  dello stadio e delle squadre non interessa nulla: ai due fondi speculativi interessano i profitti che possono avere dal regalo di Sala di una area gigantesca di Milano con annessi premi volumetrici (al di sopra delle norme comunali)  Per gli affari voluti da Sala, in urbanistica come a San Siro, il PD ha sacrificato molti consensi. Un capolavoro. 

Per portare a casa questa delibera, tra una mummia che ha smesso di parlare dopo avere dilagato con sciocchezze varie per sei anni  e la signora “parere negativo”  che non sapeva nulla, e non motivava nulla, il Pd Milanese è riuscito a spaccare la maggioranza di centrosinistra, rompere la sua unità interna, a creare problemi ai suoi alleati ed appoggiarsi ai servitori della Moratti e di Scaroni. Di fatto da 32 si sono ridotti a  24 voti: a Palazzo marino non vi è più una maggioranza di centrosinistra, ma l’asse Sala-Moratti che si è riunito di nuovo. Invece del campo laro il PD si ritrova nel campetto della Moratti e di Scaroni.

Se Sala-Scaroni-Marotta  pensano di aver portato a casa il   “sacco di San Siro” si sbagliano. Il modo autoritario con cui hanno condotto tutta questa vicenda, senza confronto, senza dibattito, senza la discussione di emendamenti è la degna conclusione di una gestione privatistica di un patrimonio pubblico e dei ricatti imposti a Sala e compagnia dei fondi americani che volevano stringere entro il 30 settembre per paura del vincolo dei settanta anni.  Ma il vincolo è già scattato, l’11 settembre, per cui la demolizione del Meazza è una grave violazione della legge e dell’assetto urbanistico di una area destinata alla grande funzione urbana esistente, lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro. 

In tutti questi anni, Sala, Tancredi, Malangone e Collarini - quattro indagati per le vicende urbanistiche -  si sono sdraiati davanti alle richieste dei due fondi speculativi, mettendo anche a disposizione gli uffici per predisporre  gli atti delle due società e determinare  i calendari della istituzione comunale, Sei anni di menzogne, di ricatti, di giravolte (dalla concessione alla vendita), tredici riunioni tra il direttore generale e i fondi, e il Consiglio Comunale ridotto, in sette giorni, a prendere a scatola chiusa un proposta indecente , vergognosa.  In una cosa sola  hanno detto la verità;  la delibera non era emendabile e con un colpo di mano l’hanno fatto . Hanno prodotto una delibera “monstre”, in cui c’è di tutto: svendita a prezzo di fallimento con comode rateizzazioni e per di più con sconti, condizioni capestro per il venditore, convenzioni urbanistiche fuori norma, concessioni edilizie abusive,  e dei compratori di cui non si conosce la identità, la catena di comando e i suoi beneficiati ultimi, con violazioni delle norme antiriciclaggio. Non si sa neanche chi sia la “Parte acquirente”.  Non contenti, accettano uno scudo penale a favore dei due fondi speculativi. Una svendita del patrimonio pubblico condotta in violazione delle norme istituzionali, amministrative, economiche, contabili e penali: impugneremo in tutte le sedi questo obbrobrio. 

Ed è anche ora che si affrontino situazioni istituzionali indecenti: il conflitto di ruolo  del signor Comazzi tra consigliere regionale, assessore regionale al Territorio e  consigliere comunale: al  signor Conazzi a cui non basta una sedia sola. 

Dentro nel voto di stanotte c’erano la  incompatibilità del signor Conte, dirigente di IntesaSanPaolo e assessore al bilancio e al demanio,  e miserie umane e politiche che non sanno neanche portare rispetto a chi ha fatto qualcosa di buono per questa città, a differenza di loro che hanno distrutto il patrimonio pubblico e umiliato il ruolo dei consiglieri comunali.

Il nostro impegno dopo questa nottata sarà ancora maggiore, perché non sia una epoca terribile in cui dei mentecatti governano dei ciechi. 

Luigi Corbani 

Comitato SiMeazza

Martedì 30 settembre 2025

Video dirette su quimilano