Pubblico delle grande occasioni, ben 20 persone, tra cui i tecnici comunali (si, Bollini era seduto tra il pubblico, nella fila della lista di Marino Venegoni).
Al primo punto, come di consueto, l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
Prima del secondo punto, il consigliere capogruppo Sergio Garavaglia, legge una dichiarazione preannunciando che non voteranno il Pgt, in quanto non c'è stata la necessaria divulgazione e non era visibile sul sito web in manutenzione.
Al che, con l'arroganza a cui ha abituato gli ossonesi, prende la parola Marino Venegoni in una delirante, volgare e offensiva risposta a Garavaglia.
Una scena veramente vergognosa. Nota. Il regolamento del consiglio comunale non prevede i botta e risposta o che un consigliere risponda invece del Sindaco.
Quando al terzo punto, Marino Venegoni, prova di nuovo a rispondere, Garavaglia sollecita il sindaco a fermare il suo o omonimo e predecessore.
Il Pgt, non è mai stato presentato alla cittadinanza, non ci sono state assemblee pubbliche.
Alcuni brevi video dal gruppo social street di Ossona
Sul Pgt
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Punto sul bilancio
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Considerazioni di Gilberto Rossi sul
Pgt al buio
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L'intervento di Sergio Garavaglia prima di uscire dall'aula
Intervento consiglio comunale PGT
Avevamo sperato che la nuova Amministrazione fosse in discontinuità con la precedente come più volte affermato in campagna elettorale. Così non è. State approvando in tutta ed incomprensibile fretta un piano che durerà almeno 5 anni ovvero tutta la vostra vita amministrativa. La passata amministrazione aveva deciso di programmare anche i prossimi dieci anni, forse perché convinti di governare ancora il paese dopo venti anni, approvandone l’adozione nell’ultimo loro Consiglio Comunale pre-elezioni. Bocciata la lista nelle elezioni di tre mesi fa perché non rivedere le loro indicazioni politiche per il futuro del paese? Il PGT (Piano Generale del territorio) così come voluto da Regione Lombardia L.R.n.12 del 2005, ha rinnovato in maniera sostanziale la disciplina urbanistica ed ha unificato discipline diverse attinenti il territorio. Il PGT comunale è una pianificazione quinquennale vincolante ed è articolato nei seguenti atti. Documento di Piano che contiene tutti gli elementi conoscitivi del territorio e le linee di sviluppo che l’Amministrazione Comunale (voi) intende perseguire. Chi di voi ne è cosciente? Quello che è scritto non potrà essere cambiato Il Piano dei Servizi che riguarda le modalità di inserimento delle attrezzature di interesse pubblico o generale del piano insediativo ed infine il Piano delle Regole nel quale sono contenuti gli elementi di qualità. Inoltre, deve adeguarsi alle linee strategiche regionali e dell’area metropolitana contenute nei loro strumenti di programmazione sull’uso del territorio. Sempre Regione Lombardia ha dato indirizzi e criteri attuativi. Infine, il PGT deve garantire la propria sostenibilità con la VAS valutazione ambientale strategica. Purtroppo, non siano riusciti a leggere tutto: norme, stato di fatto, previsioni, osservazioni, controdeduzioni e le molteplici tavole che sembrano a volte ripetitive. Credo che non abbiate piena coscienza di quello che in tutta fretta state approvando. Non è il vostro PGT ma quello di chi vi ha preceduto e che non ha vinto le amministrative proprio come noi quindi amministrerete il loro progetto senza discontinuità. Vi state assumendo la responsabilità di approvare un non vostro piano. Abbiamo posto alcune interrogazioni/ interpellanze denominate 1, 2, 3 4 in data 25 giugno 2024 a cui la vostra Amministrazione non ci ha risposto o, meglio, ci ha risposto che non ci avrebbe risposto, causa la forma impropria poco consona alle norme. Al contrario alle seguenti 9, stessa forma e stessi contenuti, abbiamo avuto risposte. Evasive, interlocutorie ma sempre risposte. Forse perché nelle prime quattro chiedevano di verificare l’operato della passata giunta e di intervenire con correzioni e giudizi? Tra le quattro incriminate, la numero 2, riguardava appunto lo stato dell’arte dell’adozione del PGT. In data 10 settembre riproponevamo una interrogazione interpellanza denominata n.13 sullo stato del PGT sottolineando che lo stesso era stato approvato nell’ultimo consiglio Comunale della passata amministrazione e che non ci risultavamo assemblee utili per la democratizzazione dei suoi contenuti e la condivisione con la cittadinanza. L’unico incontro realizzato, citato in delibera, è stato quello delle ore 10 del 13 gennaio 2024, incontro pubblico con le sole parti sociali ed economiche. In data 10 ottobre il Sindaco attuale rispondeva che “il PGT è da tempo pubblicato sul sito del Comune ed è stato presentato in occasione del precedente Consiglio Comunale, nella cui seduta, se la memoria non mi inganna, abbiamo partecipato entrambi come uditori. Personalmente, proprio, accedendo al sito ho potuto approfondire i contenuti e le previsioni del PGT ma è mia intenzione far illustrare, prossimamente, il piano a tutti i nuovi consiglieri”. Peccato che il sito sia in ristrutturazione da tempo. In data 18 ottobre arrivava mail con l’invito a partecipare ad un incontro” illustrativo del PGT in itinere, che si terrà il giorno mercoledì 23 ottobre alle ore 20.45 presso la sala consiliare.” Durante l’incontro abbiamo appreso, in modo molto sbrigativo, che Città Metropolitana e alcuni cittadini avevano posto richieste, spiegazioni, osservazioni, proposte. Con stupore in data 29 ottobre ci arrivava comunicazione di convocazione della riunione dei capigruppo per il giorno 4 novembre con in neretto la scritta:” Analisi argomenti da iscrivere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. In particolare, verranno sottoposti ai consiglieri i seguenti punti Approvazione PGT”. Dopo due giorni (31 ottobre 2024) mi veniva consegnato la convocazione del Consiglio Comunale per il giorno 6 novembre con all’O.d.G. : Variante al documento di piano al piano delle regole al piano dei servizi e atti connessi del vigente piano di governo del territorio comunale (P.G.T.). Esame e controdeduzioni alle osservazioni- approvazione definitiva ai sensi della L. R. n: 12/05 s.m.i. Quanta solerzia financo premura. Innanzitutto, vorremmo comprendere come mai non si è dedicato maggior tempo alle discussioni e il perché di tale accelerazione. Avremmo preferito maggior partecipazione della popolazione con la convocazione di assemblee pubbliche. Non riteniamo sufficiente la pubblicazione sul sito del Comune. Gli scritti allegati sono lunghi e tecnici, cosi come per le molteplici tavole tematiche, per non parlare delle osservazioni. Durante la serata con i nuovi consiglieri il tecnico incaricato, persona molto preparata, a precisa domanda del sottoscritto confermava di aver lavorato solo sulle indicazioni politiche ricevute dalla maggioranza e da indicazione tecniche degli uffici. Secondo lei Sindaco questo unico incontro, come affermato nella riunione dei capigruppo, “ non era un atto dovuto ma una sua cortesia per presentare ai nuovi eletti (14 su 16 ) il PGT adottato e ora in approvazione. Rinforzando l’affermazione affermando, sempre nella riunione dei capigruppo del 4 novembre,” che durante la serata si potevano chiedere spiegazioni”. Il fatto che Ella sia convinto che bastino due ore per vedere, comprendere, possederne norme e previsioni, da solo, ci certifica che non è assolutamente cosciente della mole dei dati li contenuti. Infatti, la prima nostra annotazione riguarda alcuni problemi che ci sembrano non affrontati e non previsti dal piano: Traffico di Viale Europa, da anni strada comunale, e la zona industriale della parte nord a confine con il Comune di Inveruno, frazione di Furato. Il Comune di Inveruno ha ridotto il proprio rispetto cimiteriale e ha autorizzato alcune costruzioni industriali a confine. Confine non lineare. Ad esempio, la cosiddetta cava di Furato è in territorio ossonese e si trova inserita tra il cimitero di Furato e terreno agricolo sempre di Inveruno. Una angolo di questi terreni è in territorio di Ossona, individuato come “ AT 06 “ e che è stato attenzionato da area metropolitana in quanto ritenuto ambito strategico . Mi sarei aspettato una relazione di studio con alcuni accorgimenti per facilitare il passaggio della fauna essendo un canale ecologico primario e quindi per la salvaguardia dello stesso con la possibilità di andare incontro anche alla richiesta del proprietario di variazione di parte della stessa e non l’inserimento tout court nelle nuove previsioni. Quasi che l’inserimento, così come fatto, venga bocciato poi da Città Metropolitana. Area Metropolitana, infatti, chiede di ricondurre l’ambito AT06 a destinazione agricola. Più precisamente :” in considerazione delle valenze ambientali e del carattere prescrittivo in cui rientrano le disposizioni dell’art 47 , considerato altresì che, nello stesso comparto territoriale, il PGT prevede un ambito produttivo molto esteso (AT05), corrispondente alla ricollocazione di una superficie di 31.811 mq di un ambito non attuato, si richiede di ricondurre l’ambito AT 06 a destinazione agricola” come previsto nella tavola DP04 elaborato modificato a seguito di accoglimento delle controdeduzioni alle osservazione degli Enti proposti .(protocollo 10917) mentre sul documento di piano allegato 01 alle norme si parla di ampliamento della attività produttiva esistente, stesso protocollo. Quindi? Cosa succede all’AT06? Perché non avete dato indicazione al tecnico di risolvere, allo stesso tempo, tutta quella nostra zona industriale? Era stata pensata senza accesso diretto a viale Europa, prima S.P.34 ‘ essendo appunto strada provinciale ad alto scorrimento e solo dopo diventata comunale, grazie alla realizzazione delle circonvallazioni. Per accedervi i mezzi pesanti e il traffico veicolare relativo deve entrare in paese dalla via Marconi e dalla via XXV Aprile. Ci saremmo aspettati la progettazione di una nuova viabilità per togliere questo tipo di traffico dalle via interne cittadine. Stesso discorso per viale Europa verso il cimitero. Vi sono diverse attività industriali su via Emilia che sono costrette a far passare da viale Europa il loro traffico pesante. Ci saremmo aspettati (e auspichiamo) una progettazione per la creazione di uno “sbocco” della stessa via Emilia alla nuova circonvallazione, al fine di liberare il viale cittadino dal traffico pesante e veicolare. Inoltre, sempre su viale Europa il nuovo P.G.T. avrebbe potuto pensare, dopo ormai molti anni in cui il viale è diventato da strada provinciale ad alto scorrimento a comunale, una progettazione con slarghi, piazze e servizi. Invece non c’è assolutamente nulla. L’AT4 poteva sistemare e rallentare gran parte del Viale Europa con l’individuazione di una rotatoria e di due aree prospicenti per un parco pubblico “bosco in città”, visto che è tutto alberato, anziché decurtare le aree a sud, e la realizzazione di un area cani utilizzando il terreno comunale prospicente a nord della strada. Al contrario non c’è proprio nulla sul viale e quindi bisognerà dire ai cittadini che lo abitano che, nonostante gli impegni elettorali, per almeno altri 5 anni non farete nulla. La lista attualmente in maggioranza, in campagna elettorale, aveva promesso interventi seri e risolutivi che al contrario non trovano soddisfazione nel presente piano. Anche per la mobilità dolce non abbiamo trovato nulla, nemmeno nelle aree confermate a costruzione. Un ragionamento complessivo di collegamento alle varie misere aree a verde pubbliche e con le piste ciclabili dei comuni contermini avrebbe anche favorito una giusta ed abbondante decurtazione delle aree costruibili. Nei documenti vi facciamo notare che Area Metropolitana invitava a ridurre il consumo del territorio negli ambiti AT 01-02-04 e 06 . Avete decurtato AT 02-04 e 06 ma non avete fatto poco o nulla sull’AT 01. Ci chiediamo il perché. Vorremmo capire perché sull’area vasta AT01 ( 46,916 mq ) avete inserito poche aeree a verde senza ridurre di fatto le aree fabbricabili, il verde previsto è di 5.570 mq mentre su AT4 sui 22.060 mq ne recuperate a verde 6400 mq . Le previsioni di interventi urbanistici e di consumo del territorio sono eccessive. Ci saremmo aspettati che le aree denominate “AT 01 “ , davvero sovradimensionate e con un notevole consumo di suolo, fossero tornate agricole di pregio e ci aspettavamo che parte di queste venissero individuate come aree di parchi pubblici con alberature e percorsi vita. Invitiamo a diminuire almeno di un 80 per cento il consumo di quella previsione, ricordando che vi sono aree dismesse non costruite e che tra via Marconi e via Baracca sono previste, nel vecchio piano, la costruzione di tre grandi palazzoni. Non ancora costruiti per difficoltà economiche e per la scarsa richiesta di tale tipologia abitativa. Inoltre, vi è una grande area a nord, la cosiddetta proprietà Macchi (una area industriale di meccanica pesante dismessa ormai dagli anni ’70) che, se attutata regalerebbe al paese una area verde di pregio collegata alle retrostanti campagne ed una maggiore viabilità alle vie contermini: Patrioti, Monte Gallio, Paolo Bianchi, Armando Diaz, Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca e Piave. Vi sono almeno tre punti pericolosi per i cittadini causa la recinzione chiusa. Nella vostra progettazione AT03 non si comprende bene a quali problematiche state rispondendo. Perché non realizzare a verde tutta la parte non costruita? Perché non prevedere commercio di vicinato e altri servizi? La zona nord del paese è totalmente sprovvista di servizi e attività commerciali di vicinato e non ha spazi pubblici usufruibili tipo parco giochi e area cani, oltre all’individuazione di parcheggi per queste ultime, oltre a migliorare la fruizione del bene culturale del Lazzaretto con l’individuazione di una ciclabile fianco Villoresi da collegare a quella di Casorezzo e a tutto il comparto nord? Allargando la strada con una rotatoria all’incrocio dell’area AT 03 mitigherebbe anche il traffico di via Boccaccio che originariamente era una specie di piccola circonvallazione interna ma che ora deve essere ricondotta a solo traffico locale obbligando i mezzi pesanti a servirsi delle circonvallazioni. Purtroppo, il Comune di Casorezzo ha posizionato una vasta industriale proprio al nostro confine nord e diversi automezzi “accorciano” il loro percorso per andare ad ovest utilizzando appunto via Boccaccio. Infine, l’ex PL8 o PAV03. Chiediamo che la parte non realizzata ritorni a verde e che diventi anch’essa parco pubblica alberato per dare alcuni servizi pubblici nella parte est del paese. Servizi quali parco giochi, percorsi vita e area cani. Sono ormai quarant’anni che l’area è rimasta a verde . Tornando all’ambiente facciamo notare che Ossona confina a nord est con il PLIS Parco del Roccolo e, a sud Ovest con il PLIS del Gelso . L’adesione ad almeno uno di questi parchi locali consentirebbe la salvaguardia dei terreni agricoli e di connessioni ambientali e il loro collegamento con la creazione di parchi pubblici all’interno delle zone abitate con mobilità dolce
Oltre ad una migliore transizione ecologica per fauna e flora, migliorerebbe la qualità dell’ambiente per tutti i cittadini e salvaguarderebbe il lavoro agricolo, ancora oggi presente ed in difficoltà strutturale. Anche su questo il Piano pensato dalla passata vent’annale amministrazione non prevede assolutamente nulla. Ci stupisce questa scelta non rispettosa delle indicazioni sul consumo del suolo e delle reti ambientali compatibili con i PGT Regionale e di Area Metropolitana. Sono state individuate aree di eccellenza agricola fine a sé stesse e nessuna area umida che porterebbe la nostra agricoltura a prodotti di eccellenza e di fruizione di acqua nei periodi di siccità. Per quando riguarda il costruibile civile non abbiamo visto nulla rispetto al recupero delle vecchie corti e del patrimonio edilizio esistente. Così come non vi è nessuna area per l’edilizia pubblica e convenzionata, da destinare ad interventi cooperativistici. A partire dagli anni ’80 le Amministrazioni prima di questo ultimo ventennio hanno sempre favorito l’esperienza delle cooperative edilizie del paese. Si poteva pensare di smuovere le aree da anni non costruite con previsione sopra dimensionate attuando piani di dimensioni ragionevoli e non abnormi per il nostro paese. Inoltre, la scelta di confermare aree enormi da realizzare in un unico blocco (AT 01 e AT 04) porterà solo eventualmente, se cambieranno le condizioni di mercato, ad interventi di grandi gruppi ed imprese edilizie. Solo loro potranno, come esempio AT01 dal Policlinico di Milano, l’Ospedale Maggiore, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, unico proprietario dell’area. Un esempio per tutti. In via Marconi, vi è una piccola area interclusa prima della cascina agricola. Avendola inserita nel più grande intervento di AT01, non potrà essere nei fatti valorizzata dal piccolo proprietario. Ci sembra davvero un piano sovradimensionato e che non risolverà nessuno dei veri problemi del paese. Ci saremmo aspettati un ragionamento sul bene tutelato di Villa Bosi visto che, sempre l’Ospedale Maggiore, ha messo all’asta. Un focus preciso con il vincolo rafforzato di attività sanitarie e sociali eviterebbe una speculazione edilizia in un bene storico, architettonico e ambientale. Ci saremmo aspettati gli stessi vincoli di tutela della villa Taccioli /Litta meglio conosciuta come” Ca’ Rusa” ( casa rossa), in pieno centro, via Padre Giuliani, ora che è stata venduta a dei privati. In tutto il paese vi è carenza di mobilita dolce e di parcheggi, avremmo voluto poter discuterne con la gente del paese che è all’oscuro di tutto. Non si può affermare che” basti la pubblicazione del PGT sul sito “, ribadiamo, come fatto nella risposta ad una mia interrogazione. Non tutti i cittadini sono in grado di leggere e comprendere le norme, anche le varie tavole tematiche sono complesse da interpretare senza le indicazioni del tecnico che le ha stese. Ci saremmo aspettati una verifica dei terreni comunali diventati così grazie all’intervento Tav Cav To Mi. Una loro presa in carico e mappatura e un progetto, su queste aree, su di loro un intervento di Forestami. Ossona non ha un bosco. L’unico bosco a nord è stato devastato e depauperato. Avremmo voluto vedere una tavola con le antenne della telefonia e dei ponti radio per verificarne il numero ed eventualmente leggere norme tutelanti la nostra salute visto che in vent’anni sono quadruplicate. Anche su quel che ne rimane del bosco della Corona, il bosco prima citato, avremmo voluto norme tutelanti. Ecco perché avremmo voluto vedere una cancellazione del piano di lottizzazione di via Bosi denominato “ l’ex PL8 o PAV03 “ , già prima citato. Ossona ha solo una area giochi attrezzata. Ci sarebbe piaciuto vedere interventi riqualificanti e boscati nelle diverse aree cedute negli anni dai privati. L’individuazione di altri parchi, boschi in città per evitare le bolle di calore e aree giochi. Per tutti questi motivi e per l’impossibilità di comprendere tutte le scelte sottostanti non parteciperemo al voto di un PGT non partecipato e non rispettoso delle previsioni di Regione Lombardia e dell’area metropolitana. Un PGT che non risolve alcuno dei problemi del paese e che prevede un consumo del territorio abnorme, che non rispetta l’ambiente e non lo tutela. Un PGT in stile anni 70, vecchio prima ancora di essere approvato. Infine, da un punto di vista meramente politico, non capiamo, oltre ai contenuti nefasti, la vostra premura di approvarlo. È stato adottato nell’ultimo Consiglio Comunale della passata Amministrazione, maggio 2024. Quella amministrazione ha perso le elezioni e voi, anziché richiamare la Delibera e darvi il giusto tempo per presentarlo alla gente e comprenderne le scelte, state correndo ad approvarlo, oggi inizio novembre 2024. Lei Sindaco il 28 ottobre ha, prima convocato la conferenza dei capigruppo per il 4 novembre, il 31 Ottobre ha convocato il Consiglio Comunale per il 6 ottobre. Le ricordo che la conferenza dei capigruppo svolge un lavoro preparatorio al consiglio, in quanto stabilisce sia il calendario dei lavori, sia l’ordine degli argomenti da trattare. Non solo. Il 2 di novembre, io e la signora Maronati, consigliera comunale ci siamo recati in Comune per visionare glia atti del Consiglio. Tutto Chiuso. Che senso ha il suo comportamento? La norma prevede che la convocazione sia fatta in tempo utile di qualche giorno per far si che tutti i consiglieri comunali possano visionare gli atti e chiedere informazioni agli uffici. Perché convocare il Consiglio Comunale il 31 Ottobre sapendo che per tre giorni il Comune non è aperto? Come vedete cari colleghi consiglieri nulla ho scritto sulle norme applicative ne del centro storico, ne dei nuovi e vecchi piani di costruzione, ne sulla capacità insediativa e dei relativi servizi pubblici. Perché? Semplicemente perché non ci è stato dato il tempo di leggerle, comprenderle e discuterle. Se non siamo riusciti noi come pensate lo possano aver fatto i cittadini? Ribadiamo che non parteciperemo alla votazione di questo punto per non averne responsabilità amministrative e manderemo il nostro intervento ad Area Metropolitana e Regione Lombardia al fine di far comprendere loro che questo PGT è solo un “mangia territorio” che non risponde e risolve i problemi del paese. Durante la conferenza dei capigruppo avevo avvisato che avremmo chiesto di leggere tutto così da averne contezza. Abbiamo cambiato idea. Ci fidiamo di voi che lo avete letto tutto e ne avete approvato tavola per tavola, norma per norma. Lo facciamo perché lasciamo a voi, e solo voi, l’onere e l’onore di rispondere ai cittadini quando vi chiederanno ragione. Ci concediamo un lusso che oggi pochi conoscono: il lusso del silenzio. Un silenzio che dice esattamente che non condividiamo nulla di questo PGT, lontano anni luce dalla nostra idea di come vorremmo Ossona.
Sergio Garavaglia