martedì 16 aprile 2024

Il governo cubano chiede la pace in Medio Oriente

 Il governo cubano chiede la pace in Medio Oriente

Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri cubano.
Cuba ha messo in guardia sui pericoli dell'impunità con cui Israele ha agito contro i Paesi del Medio Oriente con la complicità e il sostegno del governo degli Stati Uniti. L'attacco illegale al consolato della Repubblica Islamica dell'Iran a Damasco, in flagrante violazione del diritto internazionale e della Convenzione di Vienna del 1961, ha messo in pericolo la pace e la sicurezza internazionale, portando a una possibile regionalizzazione del conflitto con conseguenze imprevedibili per la pace mondiale. L'incapacità del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di rispondere con decisione al precedente bombardamento del consolato è stato il catalizzatore della risposta iraniana della scorsa notte.
Ancora una volta chiediamo la de-escalation della violenza nella regione mediorientale, che richiede necessariamente un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza per porre fine al genocidio che oggi viene commesso contro il popolo palestinese. Cuba sarà sempre dalla parte della pace, della giustizia e del rispetto del diritto internazionale.
Ribadiamo che non ci saranno pace e stabilità in Medio Oriente fino a quando non sarà raggiunta una soluzione globale, giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese, che includa la creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente sui confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Est come capitale, e il ritorno dei rifugiati alla loro terra. Inoltre, che l'ingresso dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite sia garantito senza ulteriori ritardi.
L'Avana 14 aprile 2024

mercoledì 10 aprile 2024

Turbigo. Nota del centrosinistra dopo intervento del prefetto

 Gruppo Civico

sìAmo Turbigo – Renata Cerutti Sindaco

 

Turbigo, 9 aprile 2024

COMUNICATO STAMPA

Sono indiscutibilmente tempi in cui l’umanità predilige la guerra al dialogo e troppe 

persone sono state contagiate da questo richiamo primordiale alla contrapposizione.

Per arrivare all’aspetto pratico della vicenda, sarebbe stato sufficiente che la figura che si 

definisce”Sindaco di tutti “ avesse cercato soluzioni anche per le minoranze turbighesi. Non 

aiuta una comunità stigmatizzare una parte di essa quale responsabile di pretese a scapito 

di altri. 

Ed è sbagliatissimo perseverare su questa strada imboccata.

“Non rientra tra le nostre priorità e i nostri obiettivi di governo”. Queste le gravissime parole 

(rilasciate a un telegiornale) con cui il sindaco di Turbigo ha liquidato in un primo momento,

la richiesta di fare la festa di fine Ramadan a Turbigo.

Parole molto gravi, che però sono la sintesi della politica di chi amministra dal 2001: una 

politica vuota, autoreferenziale, arrogante e molto poco inclusiva

Un modus operandi che Turbigo ha già conosciuto negli anni passati: come il Comune di 

Turbigo ha deciso di non rispondere, per settimane, a chi ha chiesto di poter organizzare la 

festa di fine Ramadan, allo stesso modo il Comune di Turbigo ha deciso di non rispondere, 

per settimane, alle richieste fatte da ProLoco, ANPI, privati cittadini e consiglieri comunali 

d’opposizione che da oltre tre mesi attendono la possibilità di discutere una mozione sul 

mancato funzionamento dell’Ufficio Tecnico.

Un modo di far politica che cerca facili alibi: si è arrivati a dire che lo spazio per la festa del 

Ramadan non c’era per mancanza di personale nella Polizia Locale e in altri uffici. Come 

spesso capita, chi amministra Turbigo prova a scaricare le colpe sugli uffici comunali, non 

avendo la forza ed il coraggio di assumersi le responsabilità delle proprie scelte.

Questo modo di fare politica “autoritaria” porta la maggioranza a sentirsi in potere di 

decidere a chi rispondere e a chi no, a chi concedere spazi pubblici e a chi no.

Un modo di far politica sterile, che punta al dividere, non ad unire. Un modo di far politica 

in cui gli spazi pubblici sono considerati come patrimonio esclusivo della maggioranza 

consiliare e del proprio seguito.

Un modo di far politica che però si scontra con la Costituzione Italiana: tanto è vero che 

prima il TAR ha intimato al Comune di Turbigo a dare una riposta e poi il Prefetto ha fatto 

in modo che una soluzione venisse trovata e che la festa di fine Ramadan venisse 

organizzata, andando a smentire le affermazioni del Sindaco stesso. Un Sindaco che non è 

stato in grado di decidere (o se vogliamo dirla tutta il non rispondere esprime già una 

decisione) ed è stato quindi sostituito nelle sue funzioni dal Prefetto. Una situazione tale è 

paragonabile ad una sorta di commissariamento, che mette in evidenza tutta 

l’inadeguatezza e l’incapacità di chi amministra Turbigo oltre a mettere in cattiva luce il 

nostro paese agli occhi degli Italian

Pizzarotti esce da più Europa

Dal fb di Federico Pizzarotti, già Sindaco di Parma 

 Lascio Più Europa! 

Cari amici e compagni di viaggio,

mi rivolgo a voi con il cuore pesante, conscio della delicatezza e della portata della mia decisione. Questo è un messaggio difficile e che non pensavo mi sarei trovato a scrivere, poiché porta con sé un peso emotivo che solo coloro che hanno vissuto la nostra avventura possono comprendere appieno.


Fin dall'inizio, il mio ingresso in +Europa, scelta fatta in virtù delle storiche battaglie per i diritti e le libertà individuali e per le iniziative fatte insieme negli anni, aveva come obiettivo far crescere il partito nei territori e aggiungendo temi, iniziative e intenti nuovi. 


Tuttavia, negli ultimi tempi, ho assistito a una serie di scelte e di direzioni assunte dal nostro segretario che non riesco a condividere e che, a malincuore, non posso sostenere. Sento che le decisioni recenti non solo si discostano dall'essenza dei nostri principi fondanti, ma rischiano anche di snaturare completamente il progetto per cui tutti abbiamo lavorato e per il quale abbiamo sacrificato innumerevoli ore di impegno e passione.


Questa alleanza, per me anomala, con Italia Viva sta contaminando l’iniziativa di Più Europa con un modo di intendere la politica - quello di Cuffaro e della Nuova DC con i suoi candidati, della moglie di Mastella o della rete di Cesaro in Campania - poco “europei” e molto distanti dal nostro modo di fare politica e dalla nostra missione originale.

Un'alleanza che non ha messo al centro i temi o le famiglie europee, ma il solo intento di superare la soglia del 4% ed eleggere qualcuno.

Un’alleanza che non verrebbe dimenticata il giorno dopo, come qualcuno spera, ma che mette di fatto fine alla novità finora rappresentata da +E.


Dopo discussioni animate e un personalissimo esame di coscienza, sono giunto alla sofferta conclusione che il mio cammino all'interno del partito deve concludersi qui.


La decisione di allontanarmi non è stata presa alla leggera, ma con il massimo rispetto per gli ideali che ci hanno uniti e per le persone che continuano a lottare per essi. Non è una scelta contro nessuno, ma una necessità personale di rimanere fedele a me stesso e ai valori che mi hanno spinto a intraprendere questa avventura.


"Non c'è politica senza cultura, altrimenti è solo un consiglio d'amministrazione.  In politica non è più scontato metterci degli ideali” diceva Emma Bonino, e per me l'interpretazione senza filtri di questa" lista di scopo" è proprio che risulta solo un consiglio di amministrazione. 

Dove non c'è unità di intenti, se non essere eletti, con soggetti che appartengono a famiglie europee diverse, indebolendo i liberali. 


Le rivoluzioni partono dagli ideali comuni, non da unioni costruite per interesse, e senza prospettive. 

Lascio la comoda candidatura garantita da presidente di partito, per intraprendere un percorso indipendente, non senza rischi ma in cui credere senza gli imbarazzi per compagni di viaggio che non vorrei avere a fianco. 


Lascio con la speranza che il partito possa ritrovare la sua bussola morale e tornare al percorso che mi aveva avvicinato. Anche se i nostri sentieri si separano, continuerò a combattere per le nostre cause comuni in altri modi, portando sempre con me le lezioni apprese e gli affetti nati in questi anni insieme.

Vi auguro il meglio, con la promessa che il mio impegno per un mondo più giusto non si estinguerà mai. Sarò sempre grato per il tempo condiviso, le battaglie affrontate. Spero che un giorno, i nostri sentieri possano incrociarsi nuovamente, sotto migliori auspici.

Con affetto e rispetto,

Federico Pizzarotti

giovedì 28 marzo 2024

Consegnata a Ilaria Salis la tessera “Amici dell’ANPI" Milano, 27 marzo 2024

 Comunicato stampa – Consegnata a Ilaria Salis la tessera “Amici dell’ANPI"

Milano, 27 marzo 2024

In occasione dell’udienza di domani 28 marzo, su iniziativa di alcune sezioni della città di Milano e Provincia, l’ANPI Provinciale ha deciso di assegnare a Ilaria Salis, attualmente detenuta a Budapest in condizioni disumane, la tessera “Amici dell’ANPI” .

Insieme al Presidente provinciale abbiamo ritenuto di fare questo atto in segno di solidarietà con Ilaria, ma soprattutto di sostenere la battaglia della famiglia e dei suoi legali per consentire a Ilaria di rientrare nel nostro Paese, perché in Ungheria non ci sono le condizioni né di una detenzione degna di un Paese civile, né tantomeno la sicurezza di un giusto processo, soprattutto dopo le esternazioni del ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó.

Riteniamo importante questo atto da parte di una associazione come l’ANPI che da sempre combatte ogni forma di fascismo.

 In Ungheria viene repressa qualsiasi iniziativa che riguarda i diritti civili o la volontà di alimentare una memoria e una cultura antifascista, in palese contrasto con quei valori che dovrebbero essere quelli fondanti dell'Unione Europea e in nome dei quali essa dispiega la sua politica estera."

Aspettiamo tutte e tutti il rientro in Italia di Ilaria Salis per un abbraccio collettivo.



lunedì 25 marzo 2024

Una tenda a Palazzo Marino per dire che i verdi esistono e servono se sono Verdi. No discarica e no opportunisti

 Un flash mob per portare a palazzo Marino, nel lunedì Santo, nella Settimana Autentica, i veri verdi, autentici, appunto.

Ascoltiamo da Gilberto Rossi i motivi di questo flash mob










IN BICI PER IL DIRITTO ALLA CASA!

Dalla pagina fb della finta lista verde, greenwasher di mrexpo 

Nota. Ringraziamo i promotori che non sono caduti nella provocazione degli zerbini dei palazzinari. Salviamo solo Monguzzi, sincero ecologista, anche se da lui vorremmo più determinazione contro questi cialtroni,di cui, ricordiamo che devono le spese a Gilberto Rossi per i 5 anni di ufficio in via Ampere,oltre ai danni etc noti a tutti i Verdi.

Malgrado la pioggia si è svolta la biciclettata #MilanoInVendita che ha toccato alcuni luoghi simbolici del Municipio 2 e 3 scelti a rappresentare il tema del diritto ad abitare.

Si è partiti da Piazzale Loreto per fare un giro-racconto del quartiere tra Viale Monza e Via Padova, un territorio che abitiamo e dove molte cose stanno cambiando e per questo meritano di essere messe sotto la lente d'ingrandimento.

In questa corsa a tappe passeremo:

📍 VIA TEMPERANZA

dall'Albergo delle Nazioni in un edificio privato che giace vuoto e abbandonato da più di dieci anni quando i regolamento edilizio del Comune di Milano imporrebbe l’intervento del comune dopo pochi anni

📍 VIA MARCO AURELIO

nei pressi di un cantiere di un nuovo progetto edilizio che, come tutti i progetti immobiliari in corso di realizzazione a Milano, contiene zero - zero! - alloggi sociali

📍 VIALE LOMBARDIA

dove esiste un intero complesso di case popolari, di proprietà di MM, gestore pubblico del Comune di Milano, che ha fatto la storia della città, pronto ad essere svenduto in un quartiere con pochissimi alloggi pubblici

📍 VIA LULLI

Concluderemo il nostro tour nei caseggiati tra Via Lulli e Via Porpora dove si trovano molto alloggi popolari - di proprietà di ALER per Regione Lombardia - lasciati da anni a degradare, senza investimenti e manutenzione, a rischio alienazione.

Un'altra città è possibile! Chiediamo di vivere in quartieri inclusivi, più vivibili per tuttə e non soltanto per chi se lo può permettere: per questo occorrono politiche pubbliche, strumenti adeguati e piani di quartiere sull'abitare.

La rete per il diritto ad abitare chiede:

- il congelamento della proposta sulla "Società Casa" e rifiutiamo il coinvolgimento di un fondo immobiliare per gestire il patrimonio residenziale pubblico

- l’arresto immediato di qualsiasi progetto di vendita delle case popolari e la loro riqualificazione e relativa assegnazione

- l’acquisizione pubblica di immobili abbandonati e la loro conversione in edilizia residenziale pubblica

- la previsione obbligatoria di alloggi in affitto accessibile nelle nuove costruzioni private e l'istituzione di un'agenzia sociale per l'affitto.


Alla manifestazione erano presenti anche i consiglieri di Europa Verde - Verdi Milano Francesca Cucchiara di Roma che in 2 anni e  mezzo ha votato come forza Italia, e Carlo Monguzzi e la Portavoce Mariolina De Luca moglie di Antonino Caldarella, già noto per l'aggressione a Gilberto Rossi l'11 marzo 2018.

#laboratorioloreto #chiediamocasa

venerdì 22 marzo 2024

PD PALAZZO MARINO. "VICINANZA A DECARO, CONTRO DI LUI UNA GRAVE FORZATURA POLITICA E ISTITUZIONALE"

Riceviamo e pubblichiamo 

Milano, 22 marzo 2024 - "Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza al Sindaco Antonio Decaro per la decisione del Ministro Matteo Piantedosi di nominare una commissione di accesso al Comune di Bari per il rischio di infiltrazioni mafiose che potrebbe determinarne lo scioglimento". 

Così le consigliere e i consiglieri comunali del Partito Democratico di Milano.  

"Siamo davanti ad un’evidente e grave forzatura politica e istituzionale attuata a soli tre mesi dalle elezioni nella città di Bari - aggiungono i dem di Palazzo Marino -. In nessun modo il Sindaco e la sua Giunta sono sfiorati da accuse di collusione con la criminalità organizzata, anzi il Sindaco Decaro si trova sotto scorta proprio per le minacce dei clan mafiosi e anche oggi è possibile leggere di un'intercettazione nella quale i boss si lamentano di come Decaro non sia avvicinabile". 

"Il Ministro Piantedosi - concludono-, noto alle cronache milanesi per aver fatto identificare chi portava un fiore per Navalny e per aver chiuso entrambi gli occhi sulla gestione vergognosa del CPR, dovrebbe smettere i panni del fedele esecutore di ordini di natura politica e iniziare ad occuparsi seriamente di ordine pubblico. Se poi il Ministro volesse procedere a far identificare gli autori del presente comunicato stampa, non avrà difficoltà nel trovarci sui banchi consigliari di Palazzo Marino".

mercoledì 20 marzo 2024

Giacimenti Urbani a fai la cosa giusta. Milano

riceviamo e volentieri pubblichiamo 

Ti aspettiamo a Fa' la cosa giusta - FieraMilanoCity - dal 22 al 24 marzo 2024 presso La piazza di Giacimenti Urbani con per conoscere  i protagonisti della Piazza di Giacimenti Urbani: Banco Farmaceutico, CiC, il Consorzio Italiano dei Compostatori, Comunicareineco, Ecoconsuelo, Faro, Fili di Natura, Fiordifilo, Idea, La Bottega del cuoio, Liuc, Ortinmente, R5Living, Vinni-Il.

Come ogni anno la Piazza di Giacimenti Urbani propone una mostra, quella di quest’anno? Brandalism at Cop21, una rassegna di 26 opere di artisti-attivisti ambientali che durante la COP di Parigi del 2015 hanno rivestito le pensiline dei mezzi pubblici di Parigi e non solo, di false pubblicità per denunciare la contraddizione esistente all’interno della Conferenza delle parti sul Clima, molti dei finanziatori erano le stesse multinazionali che devastavano il Pianeta.

La giornata speciale? Il 23 marzo proponiamo dalle 10.00 alle 18.00 laboratori e incontri sul tema del recupero e della riparazione di apparecchi elettrici ed elettronici e del tessile e l’incontro: Diritto alla riparazione: perché dire no a “conviene di più comprarne uno nuovo”.

Da sapere, presso la postazione del Banco Farmaceutico sarà possibile donare farmaci ancora validi perché possano essere dati a chi ne ha bisogno.

IL PROGRAMMA CULTURALE

Ven 22 Marzo

15:00 – 16:00
Piazza Fa' la cosa giusta!
Avrò cura di te
Donatella Pavan, Francesco Cara, Irene Ivoi, Simone Orsi
15:00 – 17:00 
Ven 22 Marzo
17:00 – 18:00
Piazza Giacimenti Urbani
 

 
Sab 23 Marzo
10:00 – 16:00
Piazza Giacimenti Urbani
Restart-party: rigenerazione tessile
Spazio 3R, Fenix Social Design, Taivè, Magliando, Casa Pace Milano
Artigianalità e RiparazioniModa e Design
 

 
Sab 23 Marzo
10:00 – 16:00
Piazza Giacimenti Urbani
Restart-party: una giornata dedicata alle riparazioni!
CesanoFaberLab, PCOfficina, Restarters Milano, Restart-project, Smonting
Artigianalità e Riparazioni
 

 
Sab 23 Marzo
16:30 – 18:00
Piazza Giacimenti Urbani
Diritto alla riparazione: perché dire no a “Conviene comprarne uno nuovo!”
Cesano FaberLab - Domenico Vito, Dismeco - Claudio Tedeschi -, PcOfficina - Andrea Perotti -; Restarters - Sergio Almenrares e Savino Curci --
Artigianalità e RiparazioniStili di vita e Storie ispiratrici
 

    
Dom 24 Marzo
16:00 – 17:00
Piazza Giacimenti Urbani

di democrazia e istituti cooperativi. ideal magenta

Copia verbale 20.2.2020 e motivi presunta non motivata e mai spiegata iniziativa cda

se per trattare col padrone bisogna trattarlo male, idem vale, per chi si pensa come tale di quel che è dei cooperanti

diamo pubblicazione della mail inviata a febbraio 2020

 buongiorno


il momento che stiamo vivendo in piena emergenza da coronavirus, è particolarmente grave;

augurandomi che stiate tutti bene, in questi giorni di pausa e lavoro a rilento, ho avuto modo di rivedere la lettera raccomandata che mi ha spedito Frascone il 25 2 2020;

mi trovo a dover chiedere, per correttezza e rispetto dello statuo della cooperativa, la copia del verbale del 20 febbraio 2020, 

mi trovo a dover sottolineare che si riferisce a una richiesta dell'assemblea dei soci, avanzata quando mi ero già dovuto assentare dalla stessa per altri inderogabili impegni, del 19 maggio 2019, e quindi non inerenza con i lavori del c.d.a.

Altresì, sapere per quali motivi , che devono essere esplicitati, si è ricorso ad una votazione richiamando il comma 7 dell'art.10, del nostro Statuto .

A conoscenza dei motivi, posso confutarne e valutarne la veridicità; se vi han fatto votare sul fatto che Ponzio Pilato è volato sulla luna passando da venere circumnavigando marte, non lo posso sapere se non lo scrivete; ma è evidente che si possa ritenere una proposta alquanto criticabile e dubbia.

Detto quanto sopra, cioè, sapere quali sono le cause, avere anche modo, verificate le cause se reali o millantate e inventate, 

di dare una risposta, giustificare se necessario o spiegare.

VI ringrazio dell'attenzione, 

ragion per cui considero di nessun effetto la raccomandata del 25 febbraio del 2020



a disposizione per chiarimenti

Consigliere Gilberto Rossi 

lunedì 18 marzo 2024

Appunti di Viaggio. Da Carlo, al museo del "Che"

 Ringraziando Carlo, che porta bicipace dall'altro capo del mondo, diamo pubblicazione di un suo breve. Grazie Carlo 

Sabado 16 de marzo

Villa general belgrano-Alta gracia

52 i chilometri percorsi e 640 i metri saliti.

Tappa corta ma un poco bagnata e molto molto umida.

Comincia a piovviginare pochi km dopo la partenza, ma quel che più infastidisce è l'elevato tasso di umidità (a pelle siamo al 90%). Le nubi basse, quasi ad altezza d'uomo,ci accompagneranno sino a poco prima dell'arrivo. La strada comincia a salire,  entriamo nella "sierra grande"ed il paesaggio cambia. Le dimensioni paiono più umane, valli un po' più strette, strade con carreggiate ridotte e con curve, addirittura tornanti.

Svetta il cerro champaqui, la cima più alta che misura 2800 metri snm, che in lingua comechingona, il popolo precolombiano che abitava queste terre, significa "agua en la cabeza".

Avviciniandoci ad alta gracia, il cielo ci concede qualche squarcio di sereno ma l'umidità rimane altissima; è li che la famiglia guevara- de la serna andò per curare i problemi respiratori del piccolo ernestito (c'è da sperare che cent'anni fa il clima fosse meno umido).

Abbiamo appuntamento alle 12 con le guide del museo e, con la puntualità che sempre ci contraddistingue, alle 11.59 siamo all'ingresso di villa nidya, la casa museo di Ernesto "Che" Guevara. Di "el che" saprete tutto o sicuramente più di me quindi mi limito a poche cose. Nato nel 1928 a rosario si trasferì qui con la famiglia nel 1932 su consiglio medico proprio per curare l'asma e vi rimase sino al 1943 per poi trasferirsi a cordoba. Nel museo vi sono oggetti di vita quotidiana: abiti, giocattoli, inalatori per l'asma,  quaderni, libri (anche "cuore" di de amicis), ecc. Vi sono immagini che ritraggono "el che" nelle varie fasi della vita, particolarmente tenere quella dei primi anni di vita e dell'adolescenza, un filmato dei giochi con le sorelle, quelle poco o per nulla conosciute. C'è anche una piccola urna con un po delle ceneri di Alberto granado, "mi Al", il grande amico con cui Ernesto effettuò nel 1952-53 il viaggio in moto per l'america latina descritto nel libro "notes de viaje, latinoamericana" e nel film " i diari della motocicletta".. A fianco anche un poco della terra raccolta dove fu sepolto "el che" in bolivia. Una sala ospita la replica della Norton 500 usata per tale viaggio, la  poderosa II: un pesante cancello, la definisce esteban, la nostra giovane guida:  come dargli torto. Chissà che difficoltà guidare quella moto praticamente senza ammortizzatori, su strade dal fondo impossibile, carica di bagagli e passeggero.

In un'altra sala è  esposta  la bicicletta che Ernesto usò per il viaggio in solitaria che fece per l'Argentina attraversando 12 province e percorrendo oltre 4000 km. Si tratta di una bicicletta equipaggiata con un motore Micron di 38 cc della Meccanica Garelli de Milan (comecrecita un giornale dell'epoca) che è stata trovata nella casa della nonna paterna a Buenos aires e donata al museo. Un'altra bicicletta che si sostiene sia quella usata da Ernesto è di proprietà del collezionista italiano giancarlo bucci che intende donarla a Cuba. Non sappiamo quale sia la bici su cui Ernesto posò le  terga ma poco importa. GUardando le poche foto di questo cicloturista di oltre 70 anni fa colpiscono anzitutto il viso imberbe ma deciso, gli occhiali da sole per proteggersi anche dalla polvere di quelle strade che non conoscevano asfalto, il copertone a tracolla come un ciclista dei primi anni del secolo,  le borse sul portapacchi e sul manubrio,  i pedali con le gabbiette, i pantaloni larghi. 

E poi il sorriso aperto quando un'altro scatto  di quel viaggio lo ritrae ospite di una famiglia di contadini.

C'era già qualcosa di straordinario in quel ragazzo.

"Sobre todo, sean siempre capaces de sentir en lo más hondo cualquier injusticia cometida contra cualquiera en cualquier parte del mundo". Che dire altro.

Poi viene sera e dopo un piatto scialbo e sciatto di gnocchi al pomodoro è  bene andare a dormire.

Un caro saluto a tutti e, come ci insegna "El Che", è sempre meglio stare in campana.

Carlino










domenica 17 marzo 2024

Avs. Liberiamo Ilaria Salis. Cinisello Balsamo 17.3.2024


Domenica 17 marzo, in un salone strapieno della cooperativa di Cinisello Balsamo, iniziativa promossa dalle forza politiche, sociali e sindacali di Cinisello Balsamo, per chiedere il rimpatrio e la liberazione di Ilaria Salis. 
Video 




















 

sabato 16 marzo 2024

Milano per Dax Davide Cesare 16.3.2024 16.3.2003

 21 anni fa, Dax veniva brutalmente assassinato da dei nazifascisti fuori dal Tipota in via Brioschi. La storia è nota.

Oggi, la Milano migliore, è scesa di nuovo in piazza, per ribadire che Dax vive nelle lotte, specialmente nella lotta per il diritto alla casa. 

Nella Milano in mano ai palazzinari, le nuove inchieste della procura sugli abusi edilizi, non fanno che avvalorare, se c'è ne fosse il bisogno, la bontà e importanza delle lotte per il diritto alla casa.