Milano, 22 febbraio 2017
Lo smog è di nuovo in aumento a Milano e in Lombardia.
In città si è toccato il picco di PM10 pari a 92 microgrammi per metro cubo, e anche nel resto del territorio la situazione non è migliore. Mentre l’Arpa fa risuonare l’ennesimo allarme inquinamento, gli avvocati ambientalisti di
ClientEarth scendono in campo. L’ong ha deciso di sostenere il ricorso al
TAR avanzato dalle associazioni
Cittadini per l’Aria e AIPI, Associazione Ipertensione Polmonare Italiana Onlus – contro la Regione Lombardia e, in particolare, contro il presidente Roberto Maroni e l’Assessore Ambiente Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi.
Motivo dello scontro: i livelli d’inquinamento atmosferico ovviamente. “Di fronte alla continua emergenza sanitaria determinata dall’elevata presenza di inquinanti dell’aria in tutta la Regione Cittadini per l’Aria e AIPI, con il sostegno di ClientEarth, chiedono con forza che vengano poste in essere azioni ed iniziative efficaci sotto il profilo del miglioramento della qualità dell’aria”.
In particolare, viene chiesto alla Regione di aggiornare il PRIA, il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria approvato nel 2013 e rivelatosi insufficiente, come confermano i continui sforamenti dei limiti legali sempre più evidenti anche in questi primi giorni dell’anno. I livelli registrati dall’Arpa sono altissimi in tutta la regione: nella zona di Monza si va da 73 micro grammi per metro cubo sino al picco di 87, a Como Centro si è toccato il valore massimo della giornata a 96. Non si salva nemmeno Varese, di solito tra i centri dove lo smog è minore: nella centralina di Copelli il valore registrato è 78 micro grammi per metro cubo.
“Ci rivolgiamo a un Tribunale perché in gioco c’è il diritto all’aria pulita e, quindi, alla salute dei cittadini”, spiega la legale di Cittadini per l’Aria Anna Gerometta. “L’inquinamento atmosferico fa ammalare in ogni fase della vita ed è inaccettabile che questo continui ad avvenire ogni giorno per la mancanza di politiche adeguate. Quella della Lombardia è la situazione più grave in Italia e quindi abbiamo deciso di partire da qui per lanciare un’azione legale che, potenzialmente, potrebbe essere replicata anche in molte altre Regioni del Paese”.
“L’inquinamento atmosferico in Lombardia è allarmante. Ha livelli simili a quelli delle regioni più industrializzate del continente, nonostante il fatto che sia una delle più ricce. Ha i mezzi per risolvere questa crisi, ma continua a esitare”, aggiunge il CEO di ClientEarth, James Thornton che lo scorso anno ha portato in tribunale il governo britannico per lo stesso motivo, vincendo la causa.