domenica 27 febbraio 2022

Di emergenza e guerra

Post dal web lm

 Il capitalismo dei disastri (come lo chiamava Naomi Klein), lucra sulla pandemia come sulle guerre, mentre la democrazia se ne va sotto continui stati di emergenza.

Fine emergenza: MAI. 

"È autorizzata, fino al 30 settembre 2022 - si legge nel documento - la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l'impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf). È autorizzata, per l'anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della Nato:a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza;b) dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza;c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence);d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza».Per la task force Vjtf «è autorizzata la spesa di 86.081.634 euro per l'anno 2022”, per gli altri dispositivi sono previsti “67.366.416 euro per l'anno 2022 e 21.000.000 per l'anno 2023».



lunedì 21 febbraio 2022

Le curiosità dell'est Ticino. 01

 Dal fb del Luigi 

Prova per una rubrica seria e non solo, di storia locale 

Fino agli anni 60 ad Ossona i bambini nascevano in casa, durante  inverno anche in stalla, le mamme durante il parto  erano aiutate dalla levatrice. A quei tempi, alta era la mortalità neonatale, dopo il parto  la levatrice valutava le condizioni fisiche del neonato e in base allo stato di salute del nascituro decideva se somministrare o meno il battesimo.

A quei tempi le norme canoniche sentenziavano  che in caso di morte del nascituro, prima della somministrazione  del battesimo, l'anima del neonato andasse al limbo, in attesa del Giudizio Universale.

La levatrice presente ad Ossona nel periodo 1920/1942, alla fine della sua carriera, confesso al parroco Don Rogora, che tutte le volte  che  somministrata un battesimo, a causa della precarietà di salute del neonato, aggiungeva

all'acqua battesimale alcune  gocce di profumo di rosa, probabilmente non solo questo.

Davanti a questa confessione il parroco informò il Vescovo, il quale lo consiglio di individuare tutti  i neonati battezzati con quella prassi in modo da poter rissoministrare loro  il battesimo e tutti i sacramenti che  fino ad allora avevano ricevuto. Dal registro dei battesimi, in quei vent'anni, si individuarono 30 parrocchiani battezzati con l'acqua di rose.

Il giorno di Pasqua del 5 aprile dell'anno 1942, in presenza del Vescovo, a 30 giovani di Ossona di varie eta e sesso, venne ripetuta la  somministrazione del battesimo e di tutti i sacramenti che fino ad allora avevano ricevuto.

domenica 20 febbraio 2022

Buscate. Rifiuti e traffico in cava. Ritorna l'incubo?

 Vi rimandiamo a https://buscateblogblog.wordpress.com/ per gli aggiornamenti.

Il consiglio comunale di sabato 19 febbraio, la seconda parte, dal min. 20 https://www.facebook.com/ComuneBuscate/videos/264062415746638/

Prima parte del consiglio https://fb.watch/bj9_uj1Jxd/

Qua potete trovare i documenti pubblicati dalla lista "insieme per buscate"









Intervento di Gilberto Rossi (federazione dei Verdi) 

https://m.youtube.com/watch?v=Y7JwuLyeiNg&t=245s

sabato 19 febbraio 2022

L'Ambasciatrice di Cuba in Italia presenta le sue lettere credenziali

La nuova Ambasciatrice Mirta Granda Averhoff ha presentato oggi al Presidente Sergio Mattarella le sue lettere credenziali come

Ambasciatrice Straordinaria e plenipotenziaria di Cuba nella Repubblica Italiana, ha annunciato la missione diplomatica dell'isola.

Nell'incontro privato, le due parti hanno discusso lo stato positivo delle relazioni bilaterali tra i loro rispettivi paesi e hanno riaffermato la volontà di continuare a rafforzarle, si legge in un comunicato.

Allo stesso tempo,l’Ambasciatrice ha dato un aggiornamento sulla situazione a Cuba e gli effetti sulla sua popolazione causati dall'intensificazione del blocco economico, commerciale e finanziario in condizioni pandemiche.

La rappresentante cubana, ha evidenziato i legami storici, culturali, economici e politici che uniscono Cuba e l'Italia, rafforzati dalla presenza di brigate mediche del Contingente Internazionale Henry Reeve in Italia per affrontare il Covid-19.

Ha anche evidenziato l'Italia come uno dei principali promotori dell'istituzionalizzazione delle relazioni tra l'Unione Europea e Cuba, attraverso l'accordo di dialogo politico e di cooperazione.

Entrambe le parti hanno concordato di lavorare insieme in tutti i settori delle relazioni bilaterali, di rafforzare la cooperazione reciproca e di onorare l'amicizia che unisce i due popoli.

L'Ambasciatrice cubana  era accompagnata dalla prima segretaria responsabile degli affari politici, Claudia Morgade, e dalla terza segretaria, Gabriela Gámez.

Roma, 18 feb (Prensa Latina)

Fonte: https://www.prensa-latina.cu/2022/02/18/presenta-cartas-credenciales-embajadora-de-cuba-en-italia

Traduzione: Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

giovedì 17 febbraio 2022

Studenti in piazza contro la guerra. 18.2.2022

Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

 Di fronte ad ogni guerra una sola parola è degna e una sola azione è conseguente: LA PAROLA È NO, E L'AZIONE È RIBELLE

Domani il movimento studentesco scenderà in piazza anche contro la guerra!

Perché vogliamo una scuola che non ci insegni a normalizzare i conflitti e le guerre

Perché vogliamo che i 26 miliardi di spesa militare siano destinati alla scuola.

DOMANI 9:30 LARGO CAIROLI

CONTRO IL VOSTRO MODELLO DI SCUOLA

CONTRO LE VOSTRE GUERRE

lunedì 14 febbraio 2022

Turbigo. La destra rifiuta la petizione sulla mensa.

Dal PD di Turbigo

 Cari concittadini,

questa è la pietosa risposta dell’Amministrazione Comunale che, tramite la Giunta, ha rigettato la petizione popolare con cui si chiedeva di abolire la Tariffa Unica della mensa scolastica (una delle più alte dell’Altomilanese) e di reintrodurre, ai fini di giustizia sociale, differenti tariffe in base al reddito delle famiglie richiedenti (con le cosiddette “fasce ISEE”); una risposta secca e priva di motivazioni e, pertanto, irriguardosa dei 300 sottoscrittori della petizione, con buona pace, soprattutto, di tutti quei cittadini turbighesi che non potranno ancora permettersi la spesa della refezione scolastica, in assenza di quelle agevolazioni a cui avrebbero avuto diritto. Insomma, ciò che conta, per questa Amministrazione, è solo “la classe medio-alta”, gli altri che si arrangino. Ciò che conta, per questa Amministrazione, è spendere milioni di euro per progetti faraonici e di dubbia utilità, invece di investire necessarie risorse nel settore scolastico per venire incontro ai cittadini (soprattutto i meno abbienti o le famiglie numerose) in servizi fondamentali della persona (e dei bambini): una vera e propria mentalità suicida per il nostro paese.

Riteniamo, purtroppo, insensata anche la decisione della minoranza consiliare del gruppo SìAmo Turbigo di non sostenere la suddetta petizione chiedendone l’obbligatoria discussione in Consiglio Comunale (come previsto dallo Statuto Comunale), ma di lasciarla cadere nel vuoto (forse per meri “giochetti politici”?), assecondando in sostanza il comportamento di questa amministrazione e preferendo, invece, presentare poi (il 31 gennaio) una propria mozione comunale (di cui rimaniamo in attesa di conoscere il preciso contenuto). Constatiamo, comunque, con soddisfazione come questa petizione promossa dal nostro Circolo abbia, in qualche modo, “risvegliato” il gruppo civico, permettendogli di uscire finalmente dal profondo torpore in cui si trovava dal giorno delle elezioni comunali.

(Il Circolo PD di Turbigo)



mercoledì 9 febbraio 2022

SCUOLA-LAVORO. QUALCOSA NELLA GESTIONE DELL'ORDINE PUBBLICO NON HA FUNZIONATO, NUMERO IDENTIFICATIVO FORZE DELL'ORDINE E' GARANZIA DEMOCRATICA

 Nota stampa di Loredana De Petris Capogruppo LEU Senato 

Dopo aver ascoltato attentamente l'informativa della Ministra Luciana Lamorgese, non credo si possa negare che qualcosa nella gestione dell'ordine pubblico, nel corso della manifestazione studentesca di protesta, non ha assolutamente funzionato. Gli studenti manifestavano per un fatto gravissimo: un altro studente morto sul lavoro ancor prima di essere entrato nel mondo del lavoro. A questa tragedia di gravità inaudita si aggiungono molte altre tensioni, a partire da due anni di pandemia che hanno penalizzato soprattutto e particolarmente i giovani.

In situazioni del genere di fronte a giovani che esercitano il loro diritto costituzionale, bisogna usare davvero quella cautela e quella prudenza che la Ministra ha esaltato nel suo intervento. Bisogna essere in grado di gestire le manifestazioni,  come si fa molto spesso, concordando percorsi e ragionando con i giovani. 

Voglio infine insistere sulla necessità del numero identificativo degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico. Non c'è garanzia democratica migliore, né maggiore tutela, sia dei manifestanti che degli stessi agenti, della possibilità di identificare responsabilità e comportamenti.

lunedì 7 febbraio 2022

Baia del Re. Aler ritira lo sfratto

 ALER RITIRA LO SFRATTO!  Da fb ZAM 

La lotta paga!

Video 


“ALER ha fatto sapere di aver ritirato la procedura di sfratto ed è stato fissato un incontro con l’associazione, assieme al sindacato inquilini Sicet.”


Costruire comunità resistenti.

#municipio5 

#comunità 

Comunicato completo:

Sabato 5 Febbraio la manifestazione per Baia del Re nel quartiere Stadera è stata una bella, colorata e sonora dimostrazione di solidarietà, di partecipazione, di affetto.

Quando circa due mesi fa l’associazione Baia del Re riceve un’intimazione di sfratto per dei ritardi nei pagamenti dell’affitto a voler reagire non sono stati solo i numerosi volontari che da 25 anni animano questo spazio, ma anche moltissime associazioni, comitati, gruppi e realtà attive sul territorio che hanno promosso la manifestazione con un appello pubblicato su www.baiadelre.it .

L’appuntamento è per le 15 in Via Palmieri 8, davanti alla sede dell’associazione, ma i volontari, i bambini del quartiere e i loro genitori si ritrovano dalle 10, per una mattinata passata a colorare cartelloni, preparare striscioni, fiori e ricami di carta.

Lo striscione d’apertura recita “La solidarietà è contagiosa e NON si sfratta!”. Una manifestazione intensa, movimentata, grazie anche alla presenza meravigliosa degli immancabili Ottoni a Scoppio e del vivace e colorato gruppo della Murga: fiati, tamburi e slogan si sono incrociati in mezzo allo storico quartiere di case popolari di Stadera. Il corteo non era possibile ed ecco allora infoltirsi il presidio e poi più di 200 persone si sono spostate allegramente al secondo presidio, dalla sede dell’associazione fino ai giardinetti di Via Montegani, intitolati al grande Gianfranco Bianchi, che tutti in Baia conoscevano.

Molti gli interventi di solidarietà alla fine e una prima buona notizia: ALER ha fatto sapere di aver ritirato la procedura di sfratto ed è stato fissato un incontro con l’associazione, assieme al sindacato inquilini Sicet. Dall’associazione si commenta “Questo incontro è ciò che chiediamo da tempo, ora ci aspettiamo che ALER chiuda il vecchio contenzioso, riconoscendo i lavori concordati per il rifacimento della facciata e messa in sicurezza della sede, e che il rinnovo del contratto d’affitto preveda una riduzione del canone che lo renda sostenibile per una realtà di volontariato come la nostra, condizioni necessarie per continuare a progettare attività sociali nel quartiere”.

Ora si vedrà, ma dopo una giornata come questa il messaggio è chiaro, Baia del Re non è sola e non si tocca.

domenica 6 febbraio 2022

MI.MO.AL RISPONDE A TRENORD: LA GUERRA DEI NUMERI

Da associazione Mi. Mo. Al

Come clienti di Trenord siamo grati al dott. Garavaglia che, finalmente in data 2 febbraio 2022, ci fa sapere a 360 gradi le motivazioni di tante cancellazioni e ritardi di Trenord. Qualcosa però non torna e vorremmo quindi puntualizzare alcune cose e spiegarne altre, fornendo numeri e percentuali di fonte Trenord stessa.

Passiamo in rassegna punto per punto la lettera di Trenord:

1) ASSENZE: Trenord afferma che ha avuto il 15% di assenze (330 unità) del personale mobile ma non spiega perché con tale numero di assenze ha cancellato da Natale all'Epifania circa il 25% delle corse mentre con assenze dal 26% al 32% (dichiarazioni in consiglio regionale il 18 gennaio 2022 dell'assessore alla sicurezza De Corato) riesce a cancellare solo il 12% delle corse. Misteri della matematica e dell'organizzazione interna di Trenord. Altresì sono state cancellate tutte le corse serali imponendo di fatto un coprifuoco che nessuna autorità ha emanato.

2) CANCELLAZIONI PER MANCANZA DI PERSONALE: risponde parzialmente al vero quanto comunicato da Trenord cioè che dal 10 gennaio 2022 le cancellazioni sono state mediamente del 10%, ma non così per il periodo precedente, dal 24 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022. Ci permettiamo di dare un po' di numeri anche noi (fonte App di Trenord):

- dal 3 al 5 gennaio sull'intera rete (servizi Tilo compresi) sono stati cancellati quotidianamente circa 550 treni (il 26%) sui 2100 programmati; con punte quotidiane del 49% sulla S9, del 45% sulla Gallarate-Luino, 48% Colico-Chiavenna, 43% Como-Lecco, 56% Cremona-Treviglio, 42% Brescia-Parma, 44% Milano-Lodi-Cremona-Mantova,42% Pavia-Torre Beretti-Alessandria, 83% Voghera-Piacenza, 46% S2-S4;

- per quanto riguarda le linee che conosciamo meglio la situazione è stata la seguente:

a) S13: cancellato il 20% delle corse il 3, 4 e 5 gennaio;

b) Voghera-Milano: cancellato il 17% delle corse il 3, 4 e 5 gennaio;

c) Milano-Stradella: cancellate mediamente il 27% delle corse (con punte del 34%) dal 3 al 7 gennaio;

d) Pavia-Mortara-Vercelli: il 24 dicembre cancellato il 18,5%, il 25 dicembre il 66,7%, il 26 dicembre il 50%, il 1° gennaio il 41,7%, il 3, 4 e 8 gennaio il 25,9%;

e) Milano-Mortara-Alessandria: il 25 e 26 dicembre cancellato il 29,4% delle corse, il 1° gennaio il 44,1%, il 3 gennaio il 27,1%, il 4 gennaio il 31,3%, il 5 e 7 gennaio il 29,2%, 8 gennaio il 25,6%. Dal 10 al 16 gennaio il 8,2%, dal 17 al 23 gennaio il 8,2% e dal 24 al 30 gennaio il 6,9%.

Dati provenienti da Trenord stessa.

3) CONSISTENZA NUMERICA DEL PERSONALE: Trenord era in difficoltà già prima della pandemia infatti a fine 2018 ha cancellato e/o trasformato in bus il 10% delle 2400 corse giornaliere che solo in minima parte sono state ripristinate negli anni successivi.

4) POSTI OFFERTI: Bisogna uscire dall'equivoco dei posti offerti: il contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenord prevede il pagamento di un corrispettivo in base al numero dei treni per km previsti ed effettuati, e non in base ai posti offerti. I treni programmati rientrano in 3 classi di velocità e in 3 classi in base al numero di posti offerti. Trenord deve rispettare tutti i parametri. Se non li rispetta, paga delle penali.. Quindi la penale è successiva al fatto che il treno venga effettuato, la discriminante è l'effettuazione dei treni programmati.

5) RISORSE ECONOMICHE: la scrivente Associazione MI.MO.AL ha così a cuore la sopravvivenza di Trenord stessa che fin da aprile 2020 ha inviato un documento al riguardo a regione Lombardia e a Trenord, senza ricevere, però, nessuna risposta.

6) RETE FERROVIARIA SATURA: Affermare, da parte di Trenord, che la produzione del 2018 (quasi 2400 treni quotidiani) fosse un record effimero e impossibile da mantenere in quanto la rete ferroviaria lombarda è satura risulta strano. Se così fosse, perché sono state tagliate corse non solo sulle linee trafficate ma anche alla sera, nei festivi e su linee locali poco trafficate?

7) PUNTUALITÀ E SOPPRESSIONI: Confrontare puntualità e soppressioni del 2018 con il 2021 è fuorviante: nel 2021 le corse sono inferiori quasi del 20% rispetto al 2018.

8 ) DEGRADO, INCUBI E DISASTRO:  Il degrado del servizio c'è, le giornate da incubo pure, al disastro speriamo di non arrivarci. Puntualità, frequenze, treni nuovi, arco di servizio, pulizia, informazione sono i principali ingredienti per un servizio di qualità: Trenord dovrebbe solo perseguirli convintamente.

9) NUOVI TRENI: I mitici 222 nuovi treni in arrivo sostituiranno il 60% circa della flotta ma per vedere risultati i nuovi convogli devono essere allocati subito sulle linee che ne hanno più bisogno, cosa che non sta avvenendo. Le linee bisognose di nuovi convogli perché gli attuali hanno più di 30 anni sono: Milano-Mortara-Alessandria, Milano-Voghera, Milano-Stradella, S9, Milano-Piacenza (su tutte queste linee non si sa quando arriverà il primo treno nuovo, non sicuramente nel 2022) e poi Brescia-Cremona, Cremona-Treviglio, Bergamo-Brescia, e Brescia-Parma (su queste i nuovi convogli sono previsti dal 2° semestre 2022). Però Trenord è stata velocissima a introdurre i nuovi convogli su due tratte in cui i convogli attualmente circolanti hanno 8 anni di anzianità (Bergamo-Pioltello-Milano) e 5 anni di anzianità (Milano-Porto Ceresio); è urgente, appropriata e non discriminatoria questa distribuzione? L'associazione MI.MO.AL dal 2019 chiede a Regione Lombardia e a Trenord il cronoprogramma e la tipologia di allocazione dei nuovi convogli sulle varie linee: balbettii e silenzi come risposte.

10) LE RISPOSTE FIUME: Ci auguriamo che Trenord possa iniziare a rispondere – e seriamente – non solo a reclami palesi come quelli di queste settimane, ma anche a chi le scrive per fare proposte costruttive.

11) SEDICENTI: Infine il termine "sedicente" rappresentante dei viaggiatori ci sembra poco rispettoso per coloro che sono stati regolarmente e democraticamente eletti (come da legge regionale vigente) dedicando gratuitamente molto tempo ed energie per rappresentare e difendere i viaggiatori lombardi.


Reintegrare Paolo Pozzi all'ordine dei giornalisti. Appello

 Dal fb di una giornalista. Liberanotizie si unisce all'appello e invita a sostenere l'appello. 

Con questo post chiedo l'attenzione delle colleghe e colleghi giornalisti iscritti in Lombardia. Condivido con voi l'appello in solidarietà al collega Paolo Pozzi, pretestuosamente licenziato dall'ex presidente dell'Odg lombardo. Molte e molti hanno già firmato, spero che arriveranno nuove adesioni (da inviare a solidarietapaolopozzi@gmail.com). Grazie

Ecco il testo:

Solidarietà al collega Paolo Pozzi

I sottoscritti esprimono piena solidarietà al collega Paolo Pozzi, pretestuosamente licenziato dall’ex Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, a soli tre giorni dalla scadenza del suo mandato, con l’accusa di non aver sostenuto (via social network eccetera) la sua campagna elettorale al ballottaggio delle elezioni dell’Ordine 2021 e chiedono al nuovo Presidente il reintegro di Pozzi al suo posto di lavoro.

Tutti hanno avuto occasione di apprezzare il valore professionale e umano del collega Paolo Pozzi, il suo lavoro super partes, il suo spirito di servizio nei confronti di tutti gli iscritti e a favore della comunità dei giornalisti lombardi, anche attraverso il suo efficace e intenso lavoro di organizzazione dei corsi di aggiornamento professionale.

Licenziare un dipendente accusandolo di non aver sostenuto la propria e personale campagna elettorale - senza neppure considerare che c’è sostanziale distinzione tra “presidente in carica” e “candidato” durante una competizione elettorale - dimostra una visione personalistica dei ruoli istituzionali e della gestione di un ente pubblico come l’Ordine dei giornalisti, rivelando una concezione alquanto singolare dei rapporti di lavoro e della stessa democrazia.

E questa è la frase “HO LETTO E SOTTOSCRIVO L’APPELLO IN SOLIDARIETÀ A PAOLO POZZI PER IL REINTEGRO AL SUO POSTO DI LAVORO” (nome e cognome del firmatario) da inviare tramite mail a solidarietapaolopozzi@gmail.com