Torna Essere Terra, l'importante iniziativa promossa dall'Ecoistituto del Ticino
sotto video edizione del 2014; ricordiamo che da ESSERE TERRA, è partita la legge per il recupero del cibo invenduto e che così può venir donato agli enti benefici.
Torna Essere Terra, l'importante iniziativa promossa dall'Ecoistituto del Ticino
sotto video edizione del 2014; ricordiamo che da ESSERE TERRA, è partita la legge per il recupero del cibo invenduto e che così può venir donato agli enti benefici.
Di Francesco Wu, dal profilo fb
Ormai si legge molto della Cina sulla stampa italiana essendo un paese che è diventato importante per n motivi.
Se devo dirla tutta per il 90% leggo delle ricostruzioni parziali o inesatte se va bene altrimenti sono anche faziose.
Ci sono alcuni giornalisti che apprezzo molto che sanno criticare la Cina in modo puntuale perché la conoscono, contestualizzando il tutto con una visione generale, tra questi c’è sicuramente Simone Pieranni che in questo pezzo scrive del doppio standard di molti giornalisti che scrivono di Cina senza mai esserci stati se non al massimo solo in qualche evento nelle grandi città internationale.
Ho ascoltato anch’io il video della Gabanelli, e non ho dubbi che sia onesta intellettualmente ma fa parte dei giornalisti che non conoscono la Cina se non attraverso la stampa occidentale, cioè giornalismo d’inchiesta che fa inchiesta su scritti di altri o ricostruzioni di altri, questa è la mia sensazione. A sentire la Gabanelli da Enrico Mentana mi è sembrato di sentire “diritto e Rovescio” o “Quarta Repubblica” quando fanno le ricostruzioni dei fatti, appicicando cose in apparenza tutte unite in modo fazioso oppure Travaglio quando vuole smontare un antagonista.
“Nell’incertezza politica italiana tra fronte Atlantico e avvicinamento alla Cina, complice la visita di Mike Pompeo a Roma, i principali quotidiani italiani si piegano ben felici alla propaganda americana.
Tralasciando il direttore di Repubblica le cui analisi geopolitiche sono da sempre schierate e rientrano in ogni caso nelle valutazioni personali circa le opportune alleanze politiche del paese, ieri sul Corriere della Sera Milena Gabanelli e Luigi Offeddu hanno ammantato la loro analisi contro la Cina di «dati».
Come se i numeri fossero neutri e non inseriti in un contesto (omesso naturalmente) o non possano essere scelti da un rosario di dati disponibili: se ne scelgono alcuni, se ne dimenticano altri.
È propaganda cinese se si ricordano i milioni di poveri sollevati dalla povertà nel corso di due decenni o l’annuncio di emissioni zero entro il 2060; sono invece «dati» quelli secondo i quali la Cina avrebbe nascosto la pandemia, ad esempio. A questo proposito per altro, a meno di non credere al «Chinese virus» trumpiano, alla Cina non viene neanche concessa l’attenuante di essere stato il primo paese a confrontarsi con qualcosa di sconosciuto.
Ci sono stati ritardi nelle decisioni sul lockdown, certo, ma le comunicazioni all’Oms sono arrivate, per una volta, tempestive. In questo senso la Cina è lo specchio orrorifico che solleva i nostri ritardi, le nostre incertezze, a meno di non considerare perfetta, trasparente ed efficace la risposta di Europa e Stati uniti.
Nessuno nega le storture del sistema cinese – su queste pagine non siamo certi stati teneri nei confronti delle politiche cinesi in Xinjiang (a proposito, “scoprire” lo Xinjiang nel 2020 quando da almeno 20 anni la regione è teatro di politiche repressive di Pechino contro la comunità uigura è bizzarro…peserà che in altri tempi essere musulmani non era granché ben visto da certi «dati»?) o Hong Kong – ma che vogliamo fare con questo strambo animale politico cinese?
Come ripete spesso il professor Kerry Brown, un miliardo e passa di popolazione è lì, in Cina: speriamo scompaiano all’improvviso o si chiudano in una specie di bolla storica o ne teniamo conto provando a trattare la Cina come gli altri paesi ad esempio contestualizzando la storia di un paese che ha buona memoria e al contrario nostro non dimentica le umiliazioni patite dall’Occidente per oltre un secolo?
Se l’informazione ha il compito di orientare – o almeno si spera – anche la politica, come si può sperare di avere una classe dirigente lucida nelle sue scelte strategiche quando si descrive un paese, seconda potenza economica e ormai centrale nei consessi internazionali, oscillando in continuazione tra Satana e Paradiso?
La Cina è un grande laboratorio politico il cui peso sarà sempre più centrale nelle nostre vite tanto vale prenderla seriamente o – almeno – trattarla come tutti gli altri paesi.”
Francesco non ha simpatia per le democrazie liberali
di
Davide Rossi
Francesco non è simpatico ai media occidentali. Non è un combattente arruolabile come Wojtyla a favore del capitalismo più o meno speculativo nella lotta anticomunista. Essendo argentino, di grande cultura in quanto gesuita, è pienamente consapevole del furto delle materie prime energetiche e alimentari compiuto dall’Occidente a danno del resto dell’umanità. Francesco non ha simpatia per la democrazia liberale dei paesi della NATO, perché è consapevole di come sia fondata su milioni di sfruttati in tutti gli altri continenti. È intervenuto in questi giorni all’ONU contro embarghi e sanzioni purtroppo vigenti contro molti paesi socialisti, nessun media europeo ne ha dato notizia. Ora ha rifiutato di ricevere Mike Pompeo durante la visita del Segretario di Stato statunitense a Roma, Pompeo infatti lo ha insultato pochi giorni fa per l’accordo tra Vaticano e Cina e Bergoglio non è disponibile a porgere l’altra guancia, perché il peronismo, verso il quale ha sempre avuto grande stima, gli ha insegnato che si può essere dei buoni capi di stato solo se si rispetta l’altrui sovranità e si fa rispettare la propria. E Francesco non dimentica mai di essere anche lui, per il Vaticano, un capo di stato.
Nella fotografia Francesco e Fidel, che hanno fatto gli studi dai gesuiti e hanno molto in comune, più di quanto normalmente si creda.
CUBA DAVANTI AL MONDO:
MEDICI E NON BOMBE
Presentata la candidatura al Premio Nobel per la Pace.
Il Consiglio Mondiale per la Pace ha formalmente registrato la candidatura del contingente medico cubano Henry Reeve al Premio Nobel per la Pace
In una lettera al Comitato Norvegese per il Nobel, il Consiglio Mondiale per la Pace ha formalmente registrato la candidatura del Contingente Internazionale di Medici Henry Reeve di Cuba per i Disastri e le Epidemie Gravi per il Premio Nobel per la Pace.
Dopo aver sottolineato le grandi sfide che la pandemia COVID-19 ha significato per l'umanità, e il ruolo essenziale che la solidarietà internazionale svolge nel sollevare le persone che soffrono maggiormente di tali emergenze, la lettera richiama l'attenzione sul lavoro dei professionisti delle Grandi Antille: "consideriamo come l'esempio più sincero di tale solidarietà internazionale il lavoro che il contingente medico cubano Henry Reeve sta svolgendo da molto prima dell'annuncio dello scoppio del coronavirus".
Enumerando le decine di Paesi che in diverse regioni del mondo, che hanno assistito esalta che questo lavoro altruistico non è qualcosa di congiunturale, ma lo descrive come parte di "una duratura tradizione cubana di cura umanistica per gli altri popoli che si realizza anche di fronte a sfide economiche estreme per l'isola, che subisce sanzioni durissime che, in forte contrasto con la disposizione dei cubani, durano anch'esse più di sei decenni e impongono gravi privazioni alla popolazione".
Inviato "a nome di decine di comitati nazionali per la pace in circa cento Paesi", il messaggio sottolinea come, prima di moltiplicarsi nelle nazioni che hanno chiesto loro di affrontare la COVID-19, gli specialisti cubani avevano già collaborato "per superare gli effetti di 16 inondazioni, otto uragani, otto terremoti e quattro epidemie"
Nel notare che il Contingente Henry Reeve ha "salvato innumerevoli vite e mostrato l'empatia e la gentilezza umana per cui sono ancora ricordati ovunque siano stati", ritiene che, in linea con l'obiettivo promosso dal consiglio firmatario, il loro lavoro "è fondamentale per costruire la pace in mezzo a conflitti violenti e strutturali", e affinché "le persone possano far fronte ai loro bisogni più elementari in condizioni di disastro e di estrema povertà".
In contrasto con l'intensa campagna di discredito finanziata dagli Stati Uniti contro la collaborazione dell'isola, la formalizzazione della candidatura suggella un'unanime dichiarazione internazionale che esalta il nobile atteggiamento della medicina cubana, i cui professionisti, come ha detto recentemente il presidente cubano Miguel Díaz-Canel all'ONU, che ricevano o meno il premio Nobel, "hanno vinto il riconoscimento dei popoli benedetti per il loro lavoro sanitario".
#consigliomondialeperlapace #PremioNobelDeLaPaz #contingentehenryreeve #Cuba
Fonte: http://www.granma.cu/cuba-covid-19/2020-09-26/cuba-ante-el-mundo-medicos-y-no-bombas-26-09-2020-00-09-13
Traduzione: Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
VENETO
Eletta Cristina Guarda, Verdi in coalizione col centrosinistra 34.647 voti pari al 1,69%
MARCHE 17.268 voti pari al 2,77% un eletto verde
CAMPANIA Eletto Francesco Borrelli Verdi in coalizione col centrosinistra 42.996 voti pari al 1,82 %
PUGLIA Verdi in coalizione col centrosinistra 63.725 voti pari al 3,8%
LIGURIA Verdi in coalizione col centrosinistra 9193 voti pari al 1,43%
VALLE D'AOSTA eletta Minelli Chiara nella lista unica col pd con 752 voti
L'esperimento legnanese.
Un grazie, anzi, 879 grazie e complimenti a tutti per il coraggio di aver riportato il sole che ride (nella veste europea del girasole) sulla scheda elettorale e aver dato l'opportunità ai legnanesi di votare ecologista!
1. Andrea Moretti, 20 voti
2. Patrizio Vigna, 25 voti
3. Stefania Vallone, 5 voti
4. Francesca Regorda, 1 voto
5. Leonardo Viani, 17 voti
6. Gabriele Alli, 17 voti
7. Martina Ori, 12 voti
8. Francesca Ori, 1 voto
9. Angelo Pisoni, 14 voti
10. Prisca Girotti, 18 voti
11. Nicoletta Frattini, 5 voti
12. Andrea Giussani, 6 voti
13. Isacco Colombo, 8 voti
14. Marco Tridico, 21 voti
15. Fiorella Perfetti, 3 voti
16. Cristian Colombo, 0 voti
17. Cristina Ganini, 1 voto
In quel sito che fomenta odio e paure, ci sono più di un centinaio di articoli dove vengo diffamato e insultato. Questa la denuncia del 2013, che
Non è archiviata. (perché c'è stata opposizione all'archiviazione)
C'è stata l'opposizione all'archiviazione e vista la reiterazione del reato, la sospensione causacovid della prescrizione per 2 mesi; non è nemmeno prescritto, quindi, mettiamo i puntini sulle i.
Rinnovando la fiducia nella magistratura.
Si segnala che dopo la denuncia, negli anni successivi, il sottoscritto è stato eletto Consigliere Comunale, nel Consiglio Federale Nazionale della Federazione dei Verdi e nel c.d.a. di società cooperative; sono stato anche candidato alla camera dei deputati e al consiglio regionale della Lombardia.
La mia web reputation è stata continuamente infangata; in oltre un centinaio di pseudoarticoli.
Buona lettura
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO
ATTO DI DENUNZIA-QUERELA
CON ISTANZA DI SEQUESTRO PREVENTIVO
Il sottoscritto ROSSI GILBERTO, nato a Milano il xxxxxxxx, residente in Ossona (MI), in via xxxxxx, propone formale
DENUNZIA-QUERELA
nei confronti di PRETI ILARIA MARIA, nata a Milano il 28/05/1963, residente in Ossona (MI), vicolo Parrocchiale n. 2, nei confronti di LANZANI GIUSEPPE, residente in Ossona (MI), e di chiunque altro venga ritenuto responsabile, anche in via concorsuale, per il reato di cui all’art. 595 c.p. e per qualunque altro reato venga ravvisato nei fatti qui di seguito esposti.
Premesso
In data 18/03/2013, sul sito Internet http://cronacaossona.com (blog multi-autore denominato “Portale degli Ossonesi”), veniva pubblicato un articolo intitolato “I tormenti dei pendolari sui treni della Linea S6 MI-NO su Facebook: i gravi ritardi e anche Gibo” (all. 1).
Tale articolo, visualizzabile da chiunque, portava la firma di Maila, pseudonimo utilizzato dall’autrice Ilaria Maria Preti (all. 2) e veniva commentato da diversi lettori e co-autori del blog.
Oggetto dell’articolo suddetto era la pubblicazione, sul gruppo Facebook “Comitato pendolari Linea S6 MI-NO”, di una fotografia raffigurante un uomo che dormiva sui sedili di un treno della predetta linea ferroviaria, occupando tre posti.
Secondo l’autrice, dopo questa pubblicazione, il sottoscritto – identificato come “Gibo”, soprannome con cui sono noto – avrebbe lanciato accuse di “intolleranza e di razzismo nei confronti degli altri iscritti del gruppo” e avrebbe “cominciato a minacciare utilizzando tutti i suoi profili Facebook e persino quelli dell’associazione Vas Lombardia”.
Tali affermazioni sono del tutto prive di fondamento.
La signora Preti proseguiva asserendo che: “Gibo non si è accontentato: ha raggiunto casa mia ad un orario abbastanza indecente, si è attaccato al citofono e ha tentato di estorcermi, con fare minaccioso, l’indirizzo di uno dei pendolari che lo avevano mandato a quel paese (senza treno) e che abita ad Ossona, per andare a cercarlo a casa sua. Dopo aver incassato un’ennesima spedizione nel regno degli addormentati (Gibo, ma va a dormire!) , Gibo l’ossonese ha nuovamente riversato su Facebook il prodotto della sua incontinenza verbale”.
Tale articolo è stato pubblicato dalla signora Preti con l’unico intento di diffamare il sottoscritto, offendendone la reputazione: sin dal terzo paragrafo del suddetto articolo si evince l’obiettivo diffamatorio della pubblicazione, laddove l’autrice afferma che il sottoscritto “ha deciso di organizzare una rivoluzione insultando e facendo caos praticamente in ogni luogo in cui discuta di questioni serie”.
L’offesa alla reputazione del sottoscritto, integrante gli estremi del reato di cui all’art. 595 c.p., è stata recata con un mezzo di pubblicità in grado di raggiungere chiunque, in quanto l’articolo era ed è tuttora consultabile da tutti in Internet sul blog http://cronacaossona.com.
Inoltre, l’articolo è stato “condiviso” da alcuni lettori del blog su diversi social network quali Facebook e Twitter, ampliando ulteriormente gli effetti diffamatori.
Ma vi è di più: anche i commenti al predetto articolo, pubblicati a firma della stessa autrice Ilaria Maria Preti e del signor Giuseppe Lanzani in data 18 e 19 marzo 2013, hanno un contenuto altamente diffamatorio nei confronti del sottoscritto (v. all. 1).
In due commenti datati 18/03/2013 h. 21.43 e 18/03/2013 h. 21.58, la signora Preti si riferisce al Lanzani definendolo “vittima delle intemperanze folli di Gibo”, che viene etichettato come sofferente di “sindrome premestruale ma non ne riconosce i sintomi”.
In altri commenti, sempre della signora Preti, si legge che:
“Gibo è venuto a scocciare me alle 10 di sera, con modi da minaccia nemmeno molto velata” (19/03/2013, h. 09.56);
“Gibo ha dato fuori di matto”; “[Gibo è] una persona che utilizza un gruppo di pendolari con degli scopi piuttosto diversi da quelli del comitato stesso”; “Anche se sappiamo tutti che i Vas Lombardia in effetti sono una persona sola, cioè Gibo, questa sigla è legata ad una lista politica (etici e altro), che di fatto invece di essere di aiuto, ascoltare e tentare di risolvere i problemi dei cittadini (che è il compito di chi si pone al servizio occupandosi di politica) di fatto li zittisce e cerca di imporre la propria storpiata visione del mondo” (19/03/2013, h. 11.17);
“ad Ossona tutti conoscono Gibo per il rompiballe inutile che è” (19/03/2013, h. 11.20).
In un altro commento, il signor Giuseppe Lanzani afferma che: “il gruppo Facebook è amministrato unicamente da Gibo. Il comitato è dei pendolari e Gibo si è appropriato con la violenza che lo contraddistingue del gruppo utilizzato dal comitato. Lui decide chi entra e chi esce” (19/03/2013, h. 10.30). Inoltre, di analogo contenuto diffamatorio sono anche altri commenti pubblicati dallo stesso Lanzani.
Tutte le affermazioni contenute nell’articolo e nei susseguenti commenti, relativi al sottoscritto, sono del tutto false e denigratorie.
Da ultimo, si sottolinea che la signora Preti ha reiterato la propria condotta illecita, aggravando le conseguenze della diffamazione nei confronti del sottoscritto: l’autrice dell’articolo ha infatti pubblicato lo stesso anche su due pagine del social network Facebook.
In data 18 e 19 marzo 2013, la signora Preti ha pubblicato l’articolo sul proprio profilo Facebook (https://www.facebook.com/ilariamaria.preti?fref=ts) (all. 3) e in data 18 marzo 2013 la stessa ha condiviso il link del proprio articolo anche sulla pagina dedicata al “Personaggio pubblico” Ilaria Maria Preti (https://www.facebook.com/pages/Ilaria-Maria-Preti/162524917127757?fref=ts), peraltro inserendo riferimenti a svariate pagine relative ai pendolari (all. 4).
Tutte le circostanze sopra descritte fanno ritenere la sussistenza del reato di cui all’art. 595, commi II e III c.p.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto ROSSI GILBERTO, nato a Milano il 13/06/1977, residente in Ossona (MI), in via Baracca n. 12, propone formale
DENUNZIA-QUERELA
nei confronti di PRETI ILARIA MARIA, nata a Milano il 28/05/1963, residente in Ossona (MI), vicolo Parrocchiale n. 2, nei confronti di LANZANI GIUSEPPE, residente in Ossona (MI), e di chiunque altro venga ritenuto responsabile, anche in via concorsuale, per il reato di cui all’art. 595 c.p. e per qualunque altro reato venga ravvisato nei fatti sopra esposti, affinché vengano condannati a giusta pena.
Considerato inoltre che la pagina Internet contenente l’articolo di cui sopra è attualmente ancora consultabile da chiunque e che la visualizzazione dello stesso è in costante aumento (ha attualmente ampiamente superato le mille visualizzazioni), con evidente grave pericolo di aggravamento delle conseguenze del reato, lo scrivente
FA ISTANZA
affinché ai sensi e per gli effetti tutti di legge, la S.V. Ill.ma voglia provvedere ad ordinare il sequestro ex art. 321 c.p.p. ed il conseguente oscuramento del sito Internet:
http://cronacaossona.com
Il sottoscritto dichiara di voler essere informato circa l’eventuale richiesta di archiviazione, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 408, nn. 2 e 3, c.p.p.
Il sottoscritto si oppone all’emissione di eventuale decreto penale di condanna ex art. 459 c.p.p.
Infine si propone formale opposizione alla richiesta di archiviazione nella denegata ipotesi che dovesse essere proposta ex art. 34 comma 2 D. Lgs. 274/2000.
Si manifesta fin da ora la più ampia disponibilità a fornire ogni chiarimento ritenuto opportuno.
Ossona (MI), li Gilberto Rossi
Allegati in copia:
Articolo pubblicato in data 18/03/2013 su http://cronacaossona.com;
Riferimenti dell’autrice dell’articolo;
Estratto profilo Facebook di Ilaria Maria Preti;
Estratto pagina Facebook del “personaggio pubblico” Ilaria Maria Preti.
Un weekend di eventi culturali a tema ambientale.
Gratuiti e all'aperto.
Sabato 19 e domenica 20 dalle 16 alle 23.
www.eco-festival.it
Ci riferiamo alla menzionata lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture dal signor Castoldi a nome dei “Comitati del SI alla Strada” e apparsa in questi giorni sui giornali locali.
Ci piacerebbe fare cose più utili che rispondere alle ennesime inesattezze propinate dal signor Castoldi al Ministero e ai suoi concittadini. Ci sentiamo quindi in dovere di intervenire:
A questo punto siamo colti da un sospetto.
Il signor Castoldi ha appena ottenuto il via libera per l’edificazione di un "parco commerciale" in via Giotto ad Abbiategrasso.
Non sarà per caso che le pressioni che fa per la costruzione della Superstrada siano funzionali al fatto che questa passerebbe vicino al nuovo "parco commerciale" rendendone più facile l’accesso?
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano
Dai Verdi di Como
La drammatica fine di don Roberto ci ha invitato al silenzio e alla riflessione, anzitutto per prendere le distanze da alcune deliranti affermazioni e strumentalizzazioni dell'accaduto. Il gesto , imperdonabile , richiama all'attenzione le responsabilita' di natura anzitutto politica: l'immigrazione e il disagio sono fenomeno complesso a cui non e' sempre facile dare risposte adeguate e giuste per tutti, ma e' un fenomeno inevitabile in un' epoca come la nostra, marcata da ingiustizie economiche, ambientali e sociali , miseria, schiavitu', guerre , carestie e pandemie . E' quindi responsabilita' della politica e delle Istituzioni farsene carico , in modo equo e umano. Ed e' colpa grave delle Istituzioni NON farsene carico, non creando spazi e modi di idonea accoglienza, E/O alimentare incomprensione e odio sociale su cui coltivare il proprio consenso elettorale. Don Roberto come altri, e' stato stato lasciato solo dalle Istituzioni a farsi carico del disagio e della disperazione, per onorare la sua memoria serve ripartire da questa colpevolezza e invece di erigere barricate e griglie aprire la strada verso un ripensamento radicale dell'accoglienza e della politica dell'aiuto a chi ha bisogno nella nostra citta'.
Elisabetta
A dicembre il congresso (ri)fondativo del movimento. “Si chiamerà Europa Verde- i Verdi, come in Francia” così Elena Grandi, coportavoce nazionale per la Federazione dei Verdi. Nei giorni del congresso – forse prima – l'annuncio del nome per il candidato sindaco di Milano. Fino ad allora una sola certezza: per la corsa a Palazzo Marino ci sarà una lista di Europa Verde con il proprio candidato almeno al primo turno. “La possibilità – dice Grandi – che i Verdi appoggino sin da subito il candidato del centrosinistra a Milano, Sala o non Sala, è francamente remota”. “Perché è arrivato il giorno in cui gli ecologisti d'Italia devono crescere e smetterla di essere la stampella altrui”. Significa zero trattative? No di certo. Le interlocuzioni sono aperte con tutti nella sinistra sotto la Madonnina, in particolare dopo l'esplosione del cartello Milano2030: da Possibile della segretaria Beatrice Brignone che su Milano da mesi sta provando a lavorare alla creazione di un programma – o di una piattaforma – su ambiente e diritti, passando infine per Rifondazione comunista che sabato si è radunata in Chiesa Rossa per la festa annuale ospitando – guarda caso – alcuni esponenti dei Verdi fra cui Andrea Bonessa, portavoce cittadino del movimento assieme a Mariolina De Luca. Il sogno nel cassetto? Riuscire a portare un proprio candidato al primo turno nelle principali città italiane in cui si vota nel 2021: Milano – certo – ma anche Roma, Napoli, Torino, Bologna.
I Verdi della Città Metropolitana di Milano, denunciano l'ennesima strumentalizzazioen politica che riguarda la Cava di Casorezzo.
Leggendo questo post non potevamo non ripubblicarlo qua.
Avremmo voluto che fosse l'editoriale di la repubblica del manifesto o un messaggio a reti unificate. Grazie Elena
Dopo che la sedicente società civile ha pianto le sue lacrime di coccodrillo per Willy, nella risacca del mare salato che lambisce le sua coscienza, si può riprendere il ragionamento sui fatti di Colleferro. La mia tesi è che gli autori di quel crimine non siano giovani qualsiasi, delinquenti qualsiasi, di una provincia qualsiasi, di una classe qualsiasi, ma siano l'esempio plastico della nuova destra sociale che galoppa nelle immense praterie stoppose delle periferie italiane, da decenni. In tal senso colgo con favore sia le parole della Segre, che richiamano la persistenza di una cultura fascista in Italia, sia quelle di Gratteri, che vi scorgono il portato di una cultura mafiosa con precisi connotati. Aspetti che non sono affatto in contraddizione, ma anzi coerenti, per chi abbia studiato minimamente il fascismo di ieri e di oggi. Ma è ovvio che ampia platea fatichi, dopo lustri di mortificazione della propria capacità critica, a dare alle cose il loro nome. Sicché li vediamo inerpicarsi armati di pseudo teorie sociologiche e psicologiche, attribuendo ai fatti chiavi interpretative riconducibili al tema della "droca" (gioventù bruciata!), al tema della "devianza" e della marginalità sociale, intesa come "carattere criminale", al tema della "malattia mentale" (sono pazzi!) o addirittura al tema degli "sport violenti" tali per cui sul banco degli imputati finisce addirittura un'intera palestra. No. Non sono d'accordo. Questa moltitudine di intellettualini non riescono a vedere il neofascismo quando si presenta sotto il loro naso, per il semplice motivo che sta banda non aveva in tasca la tessera di partito, e per il semplice fatto, ancora più eclatante e ignorato, che i fascisti sono stati ormai sdoganati completamente anche sulla scena istituzionale, come fossero innocui soggetti politici nell'agone elettorale. Così non è. Così non è che qualsiasi cocainomane finisca a giocare al Wrestling con le teste degli altri, non è che qualsiasi spacciatore sia Rambo, non è che andare in palestra generi mostri assetati di sangue e facili proventi. Il mostro sorge dall'ideologia, ovvero l'organizzazione di una visione del mondo, di cui sono portatori questi squadristi d'assalto, nonché dai loro sordidi interessi. Sicché fascista è una visione del mondo fondata sulla sopraffazione e l'uso terroristico della violenza, fascista è il culto spasmodico ed edonistico del corpo, fascista è l'agire in gruppo, 4, 5 o 10 contro uno, fascista è lo sfruttamento immorale e fascista è infine il razzismo, che le dichiarazioni di amici e famigliari hanno palesato. Fascista è anche la fuga in Suv, da conigli, tanto quanto i "futili motivi" che hanno mosso allo "scontro", che per 20 minuti ha prodotto un macello sotto le finestre della Caserma, derubricato a "rissa" dagli agenti, non intervenuti pur sentendo pesta e urla strazianti (anche questo va ricordato). Futili motivi riconducibili al più bieco maschilismo, fascistoide e reazionario, in "difesa" del perimetro ideologico di un "sesso debole" conteso tra "maschi", quella lurida sera. Tutto questo è fascista, profondamente. E il fatto che non si voglia ammettere, è solo per minimizzare la rilevanza politica di questi fatti e ridurli a "episodici", per "spoliticizzarli" quel tanto che basta alla cronaca per masticarli e sputarli, lavando la coscienza nazionale, che d'altronde, graziata a Norimberga non ha ancora veramente mai fatto i conti con le atrocità dei crimini fascisti di ieri. E invece poco o nulla è cambiato, nel sostrato politico, ideologico e anche economico (fascista è anche la carogna del piccolo borghese che si tuffa nella fogna, altro che emerito imprenditore della frutta) che supporta la ferocia fascista, frutto sistemico di politiche, culture, e affarismi ben precisi, i quali si sviluppano (e saldano) sui territori, collegando "città di sopra e quella di sotto", direbbe Carminati, in tempo di crisi.
Da E.h.i.
Appello ai Cittadini
Facciamo sentire anche a Regione Lombardia il nostro dissenso
Qui a seguire un esempio di lettera da inviare a Fontana
Dalla pagina fb del comitato NoDiscarica
Purtroppo è molto tenue e non ricorda le responsabilità di Fontana e soci della disastrosa gestione del Covid, ca va San dir, che da chi ha gestito con superficialità, arroganza e manifesta incapacità, senza parlare di camici dai parenti, pannolini mascherine (pagati e poi nascosti e inutilizzati) ospedali tenuti chiusi per far propaganda sull'ospedale in fiera.
Dicevamo, tenue, ma una vittoria della parte sana della popolazione, dopo gli strani, incomprensibili e illogico, scarichi di responsabilità sui tecnici di cmm.
Scriviamo tutti!
Ricordiamo le 100.000 firme raccolte su change. Org per commissariare la sanità lombarda.
La partecipazione di tutti è fondamentale per essere ascoltati
segreteria_presidente@regione.lombardia.it
Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana
Le scrivo per porre alla Sua attenzione la grave situazione che si sta presentando in questi giorni nell’ATEg11, all'interno del PLIS del Roccolo, tra i Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo.
La ditta Solter Srl ha iniziato i lavori di approntamento per la realizzazione della nefasta e inaccettabile discarica di rifiuti speciali alla quale, da anni, il territorio compatto si oppone con forza.
In pochi giorni noi cittadini abbiamo visto drammaticamente sparire gran parte della vegetazione cresciuta nel corso di decenni in cui hanno trovato "casa" anche specie protette come il tarabuso e il cervo volante. Un habitat naturale di grande rilevanza anche dal punto di vista della biodiversità che il territorio ha inteso tutelare anche attraverso l'istituzione di un PLIS denominato “del Roccolo”. Difendere l’integrità del parco significa per noi cittadini salvaguardare anche la difesa dell’identità storica e culturale del nostro territorio.
Ci rivolgiamo a Lei affinché Regione Lombardia proceda finalmente e con urgenza ad approvare importanti piani, atti e normative di propria competenza inerenti alla gestione di cave e rifiuti.
Infatti, l'attuale legge regionale sulla gestione dei rifiuti e le altre pertinenti normative non tutelano in alcun modo il nostro territorio, così come tutti gli altri PLIS, i corridoi ecologi e molte altre aree rilevanti dal punto di vista ambientale, ecologico e della biodiversità.
In questi anni esponenti regionali di rilievo della Lega NORD sono venuti nei nostri Comuni promettendo di tutelare il nostro PLIS dalla discarica ma poi, vinte le elezioni, anche con i voti dei nostri cittadini, sono letteralmente spariti.
Durante la nostra manifestazione di fronte a Regione Lombardia del novembre 2019 l'assessore Cattaneo ci aveva assicurato che il nuovo Piano Cave adottato da Città Metropolitana a novembre 2019 sarebbe stato approvato, pur con grande ritardo rispetto ai tempi fissati dalla normativa, a giugno di quest'anno. Siamo a settembre e dell'approvazione di questo Piano Cave, che cambierebbe la destinazione delle cave in oggetto in cave di recupero, impedendo quindi futuri progetti di discarica, non se ne parla neanche più. Vediamo invece alcuni consiglieri regionali della Sua maggioranza che sui social definiscono Vibeco (di cui Solter, la società proponente del progetto di discarica, fa parte) "un'eccellenza da sostenere" o che sorridono e annuiscono mentre il suo AD Bella definisce "politica scellerata" quella di netto contrasto alla discarica portata avanti dal PLIS del Roccolo, dai Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo e dai Comitati Cittadini. Questi stessi consiglieri regionali ora tentano di zittire l'indignazione dei cittadini promettendo un altro ipotetico emendamento che escluderebbe la possibilità di realizzare discariche nei corridoi ecologici (certo, perché quell'area è addirittura un corridoio ecologico all'interno di un parco!) che però chissà se e quando arriverà. Ci dispiace ma ormai di queste promesse non possiamo fidarci più.
Signor Presidente non c'è più tempo per le promesse, Le chiediamo di intervenire una volta per tutte salvando un polmone verde della nostra Regione da questo scempio, dimostrando finalmente come le Istituzioni (quelle definite superiori rispetto ai nostri inascoltati Comuni), non siano entità lontane e incuranti della volontà della popolazione, ma qualcosa di presente a fianco dei cittadini e dei territori e attente alla salvaguardia dell'ambiente e della salute.
Fiduciosi di non restare delusi, porgiamo cordiali saluti
Un nuovo 8 settembre si è palesato.
Il comitato antidiscarica infiltrato e a tratti eterodiretto dagli stessi che vogliono la discarica, dipendenti di aziende dirette dalla Regione Lombardia.
6 anni di guerra psicologica e intimidazioni agli ecologisti veri, ormai alcuni si sono defilati, come la stimata dottoressa Cislaghi, i mitici "argentini", in barricata dal 1999 e da due anni scomparsi, i soprusi contro il portavoce dei Verdi Gilberto "Il Gibo" Rossi.
Un nuovo 8 settembre, inizia con la richiesta dei VERDI DEL TICINO delle dimissioni di Oldani, sindaco ambiguo di Casorezzo, che invita a scrivere contro Sala e fa lo zerbino con i veri e unici responsabili di Regione Lombardia (si, perché i tecnici della città metropolitana eseguono la legge regionale n. 32 del 2015 regione Lombardia).
Il sindaco Roberto Colombo, non le manda a dire e scrive anche in Europa e al ministero.
Domenica mattina si pedala contro la discarica e i suoi fautori di Regione Lombardia.
A seguire le note stampa dei verdi, del parco del roccolo e di Legambiente per la biciclettata.
PRONTI AL VIA IN SALA CON LA TRENTESIMA EDIZIONE DI FILMFORUM DI CTN MAGENTA: DAL 10 SETTEMBRE AL 3 DICEMBRE 2020. SI PARTE CON TARANTINO E SI TERMINA CON EASTWOOD
Dopo la brusca interruzione, a fine febbraio, della scorsa edizione, rieccoci in Sala con la rassegna di cinema d'autore e mondiale di CinemaTeatroNuovo di Magenta. Curata da Marco Invernizzi, da ormai trenta anni la rassegna più amata per varietà e qualità torna "in Sala" : "La comunità si rimette in moto attorno alla cultura" commentano lo stesso Marco Invernizzi ed il Direttore di Ctn Magenta, Alberto Baroni.
Il quale annuncia: "Doppia proiezione (e doppio commento, il mercoledì ed il giovedì sera) per le pellicole di maggior richiamo e due proiezioni in lingua originale (inglese) con sottotitoli italiano". Filmforum di CTN MAGENTA, non vi delude mai ! Da giovedì 10 settembre, apre il sipario uno strepitoso Quentin Tarantino con il suo già cult C'era una volta ad Hollywood
"A causa delle necessarie misure anti-Covid, la capienza della sala è ridotta di un terzo; questo ci spinge necessariamente a raddoppiare le proiezioni, per non lasciare nessuno del nostro davvero affezionato pubblico... a bocca asciutta!", premette il Direttore della Sala di Comunità magentina, punta culturale non solo cittadina ma riferimento per l'intero territorio. "Per le pellicole di maggior richiamo abbiamo previsto due date di proiezione, ovverosia il mercoledì ed il giovedì sera; ricordiamo che da fine luglio è attiva la prevendita online dei biglietti: invitiamo il pubblico ad utilizzare questa possibilità, sia per poter scegliere le posizioni in sala - il sistema resetta automaticamente poi le distanze tra gruppi o coppie che si presentino insieme (sotto la propria responsabilità e lasciando sempre un recapito di riferimento prima di accedere alla Sala); sia per sveltire le pratiche di assegnazione dell'ingresso (il nostro Filmforum, grazie al cielo, vede sempre una lunga coda all'ingresso)", spiega e caldeggia Baroni.
Oltre alla doppia proiezione (e doppio commento, grazie alla disponibilità di Marco Invernizzi, storico curatore della rassegna magentina), una novità (già collaudata lo scorso anno) è quella del film in lingua originale, sottotitolato in italiano: "La scelta ricade sui film di maggiore attualità ed interesse per le giovani generazioni; in questo caso due pellicole che vengono dalla Gran Bretagna, come il bellissimo 1917 di Sam Mendes e il sempreverde Ken Loach con Sorry we missed you, storia di una coppia di giovani adulti che si guadagnano la vita su due ruote. Le proiezioni in lingua saranno al mercoledì".
In tutto, dal 10 settembre al 3 dicembre, sono 13 opere proiettate sul grande schermo di via San Martino 19. Il prezzo del biglietto rimane invariato, ogni 5 ingressi uno è omaggio. Sono valide tutte le convenzioni e le card, pagamento in prevendita sul sito o in sala (in quest'ultimo caso con assegnazione automatica dei posti) con diversi metodi di pagamento (tutte le info le trovate sul sito del cinema: www.teatronuovo.com ). "Invitiamo, inoltre, al rispetto delle regole di sicurezza sanitaria; noi dello Staff del cinema garantiamo peraltro la più scrupolosa osservanza dei nostri doveri di Sala", rassicura ed ammonisce Baroni.
10 settembre : C'era una volta ad Hollywood di Quentin Tarantino, grandissimo film "Tarantino con questo film ci ripropone un tema a lui caro, quello del tempo e del rapporto finzione/realtà", anticipa Marco Invernizzi. La storia, come tutti sapranno, è quella che strizza l'occhiolino al tragico eccidio di Los Angeles nel 1969, ad opera dei seguaci della setta di Manson ed in cui fu trucidata l'attrice Sharon Tate, moglie (incinta) del regista Roman Polansky.
16 e 17 settembre : I Miserabili di Ladj Ly , "il conflitto sociale diventa conflitto dentro l'immagine, grande prova della regista"
23 e 24 settembre Sorry we missed you di Ken Loach: "Il regista britannico prosegue con grande coerenza, da tanti anni, il suo discorso sui rapporti tra economia, società e relazioni umane; con l'aiuto del suo fedele sceneggiatore Paul Laverty.
30 settembre e 1 ottobre Favolacce dei fratelli D'Innocenzo, "una bella prova autoriale dei giovani fratelli registi italiani, una rivelazione del 2020, un film sì duro ma che sorprenderà".
8 ottobre : Hammamet di Gianni Amelio (che abbiamo avuto ospite al CinemaTeatroNuovo di Magenta nel 2017 in occasione del suo penultimo, La tenerezza); "un grande film su un personaggio chiave della storia politica italiana; ma ricordatevi che il valore di una pellicola non si giudica in base alla storia od alla idea politica. Gianni Amelio non tradisce", è il monito di Marco Invernizzi che proprio in 30 anni di Filmforum ha insegnato al pubblico di CTN a "guardare" correttamente dentro all'immagine. Un film che ha acceso il dibattito, dividendo il pubblico sulla vicenda ma non sulla prova attoriale di Pierfrancesco Favino (Bettino Craxi).
14 e 15 ottobre, Parasite: "Bong Joon Ho è un talento assoluto, e, forse per la prima volta all'interno di un ciclo di Filmforum, proponiamo oltre al lavoro con cui ha trionfato a Cannes 2019 e Oscar 2020, anche il suo secondo film, del 2003, Memorie di un assassino (25 e 26 novembre), con cui ha vinto il Festival di Torino per la miglior sceneggiatura.
22 ottobre Ritratto della giovane in fiamme di Celine Sciamma: "Quarto film di Celine Sciamma - regista di talento, perfezionista nella forma e di grande tatto e profondità - la quale prosegue il tema della ricerca dell'identità". Il film è ambientato nel 1770.
28 e 29 ottobre, 1917 di Sam Mendes "Apparentemente un lunghissimo piano sequenza, un capolavoro tutto da vedere e commentare".
5 novembre La ragazza d'autunno di Kantemir Balagov "Giovanissimo regista, al suo terzo lavoro, maestro del colore alla Sokurov; appuntatevi il nome perché si tratta di un giovane che promette diventare uno dei grandi cineasti nei prossimi anni", ammonisce Invernizzi. "Imperdibile" !
11 e 12 novembre Volevo nascondermi di Giorgio Diritti " Il caso ha voluto che il film uscisse proprio nei giorni in cui, quest'anno, abbiamo dato addio all'attore Flavio Bucci, indimenticabile e primo "Ligabue" della storia del cinema. Per Giorgio Diritti ad affrontare la parte del pittore della Bassa, Elio Germano, un nostro straordinario talento attoriale che già conosciamo per aver interpretato pressocché solo grandi autori.
19 novembre Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone: "Martone porta Eduardo al cinema e l'operazione gli riesce benissimo!". "Il regista napoletano è un vero Maestro, sia al cinema che in teatro, di cui però poco si parla; i suoi film son forse difficili dal punto di vista tematico, ma comunque godibili anche per un pubblico meno preparato".
Chiude la rassegna il 3 dicembre, Clint Eastwood con il suo ultimo Richard Jewell: "Ogni film un capolavoro, appuntamento fisso con ogni sua pellicola qui al nostro Filmforum"
VIDEO PRESENTAZIONE : https://youtu.be/C_yoOoR034k
Sul sito www.teatronuovo.com troverete tutte le informazioni