Di Celeste Grossi
Alle amiche e agli amici eletti al Parlamento Europeo di #Avs, che ho votato nella Circoscrizione Nord Ovest, ma anche a chi avrei voluto votare di #Avs in altre Circoscrizioni e a qualche amica e qualche amico eletti nelle liste del PD, dedico queste riflessioni che Alex Langer espose presentando il programma dei Verdi alle Europee nel 1994.
“Vivere in pace tra gli uomini e con la natura. Raddrizzare lo sviluppo impazzito verso una civiltà solidale e sostenibile. Assicurare dignità e lavoro a tutti. Difendere l’eredità comune: l’ambiente, il patrimonio culturale, il diritto. Affrontare insieme a tutti gli altri europei le sfide più urgenti: la convivenza in Europa, la salvaguardia della natura, l’equità sociale. Conquistare democrazia, qualità della vita e partecipazione per tutti. Fare dell’Europa la casa comune della libertà e della giustizia”.
A trenta anni di distanza risuonano profetiche e parlano a noi, in questi tempi che si sono fatti ancora più difficili a causa delle guerre che in questi anni hanno infiammato il mondo, compresa l'Europa.
Alex non era un profeta, ma era profondo e guardava lontano. Siamo stati noi incapaci di ascoltarlo quando avvertiva che la coesione sociale era minacciata da “nuovi egoismi” e che una “crescita economica che emargini i meno competitivi e li lasci al loro destino sarebbe un frutto avvelenato, socialmente irresponsabile. Lavorare meno, lavorare sano, lavorare tutti e potersi fidare della rete di protezione sociale.
Alex trenta anni fa affermava la necessità di “re-inventare l’Europa, all’altezza della sua nuova, possibile primavera”, per farla “diventare ospitale verso tutti i suoi abitanti e amica di tutto il resto del pianeta” e alla “rincorsa di una crescita che semina distruzione e vittime preferire una saggia svolta verso la salute, l’ambiente, l’economia sostenibile anche per le generazioni dopo di noi”.
"Nessun miope vantaggio finanziario può compensare la dissipazione dei beni più preziosi. I Verdi si battono per norme e scelte europee sempre più esigenti: legislazione ambientale, tutela dei consumatori, umanizzazione della sanità, rispetto per gli animali (…).
L’Europa dell’agricoltura rispettosa della natura e del lavoro contadino
L’Europa del riuso e del riciclaggio: se non si vuole che la montagna dei rifiuti ci avveleni e seppellisca tutti, bisogna passare al risparmio di materia ed energia, alla produzione di beni più durevoli, al riuso, al riciclaggio, allo smaltimento locale dei rifiuti (…)
L’Europa dei trasporti compatibili: cementificazione autostradale e valanghe di tir per un insano su e giù di merci sono tra i più gravi pesi per l’ambiente (…)
L’Europa dei diritti umani e civili, dei cittadini e della convivenza: finora l’Europa comunitaria si è preoccupata molto delle aziende, delle merci, dei capitali, dei tassi di inflazione. Ora si tratta di varare un corpo comune di leggi di cittadinanza e di democrazia europea, a garanzia di eguali diritti e uguale protezione in tutta l’Unione e a garanzia dell’apertura agli altri. La difesa e la promozione dei diritti umani all’interno e all’esterno dell’Unione deve diventare una priorità politica oltre che morale (…)
L’Europa dell’unità nella diversità: i riflessi nazionalisti e razzisti risorgono numerosi.
I Verdi si impegnano per un’Europa garante delle diversità, capace di farle coesistere e valorizzarle in un ordinamento comune (…)”.
Amiche e amici parlamentari europei vi chiedo di rileggere il Quaderno “Pro Europa”, realizzato dalla Fondazione Alexander Langer e dalla rivista “Una città”(maggio 2019), che pubblica larghi stralci del discorso con cui Alexander Langer presentò il programma dei Verdi per le elezioni europee del 1994.
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