Nota della Segreteria nazionale ANPI. "Il
rilascio dei territori occupati militarmente è la condizione per avviare un
processo pacifico che porti alla nascita di due Stati che si riconoscano
reciprocamente"
Apprendiamo che il Segretario generale dell'ONU
Antonio Guterres ha “espresso la sua profonda preoccupazione per le continue
violenze nella Gerusalemme est occupata, nonché per i possibili sgomberi di
famiglie palestinesi dalle loro case nei quartieri di Sheikh Jarrah e Silwan”.
In una nota il portavoce ha “esortato Israele a cessare le demolizioni e gli
sfratti, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale
umanitario. Le autorità israeliane devono esercitare la massima moderazione e
rispettare il diritto alla libertà di riunione pacifica”.
Bene sarebbe a questo punto la convocazione
straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'ONU al fine di un comune e
fattivo appello per l'immediata cessazione delle violenze e il rispetto del
diritto internazionale. Tocca ora alle comunità nazionali e internazionali, a
cominciare dall'UE e dal nostro Paese intervenire subito per evitare un
massacro a Gerusalemme.
La politica israeliana di estrema destra di annessioni
violente, fomentata dai circoli ortodossi più intransigenti, ha causato i
drammatici scontri in corso fra coloni fanatici, esercito e polizia israeliana
da una parte e un popolo privato di diritti dall'altra. I missili lanciati da
Hamas su Gerusalemme in risposta alla repressione israeliana gettano ulteriore
benzina sul fuoco. Gli attacchi di Israele a Gaza fanno precipitare la
situazione. Le ambigue dichiarazioni di Herdogan a sostegno dei palestinesi
fanno paventare una tragica estensione del conflitto.
Il seme della violenza va sradicato. O la soluzione
del conflitto israelo-palestinese è pacifica, oppure non avverrà. Questo vuol
dire rigoroso rispetto del diritto internazionale. Eppure dal giugno 1967
Gerusalemme Est è occupata da Israele e annessa nel 1980, i palestinesi di
Gerusalemme sono considerati residenti temporanei nelle loro case.
L'annessione di territori occupati militarmente è
illegittima, come illegittima è la negazione dello Stato di Israele. Il
rilascio dei territori occupati militarmente è la condizione per avviare un
processo pacifico che porti alla nascita di due Stati che si riconoscano
reciprocamente, e due popoli che vivano in pace, in reciproca sicurezza e nel
rispetto della reciproca umanità.
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