Da Silvia Zamboni
Trent’anni, un dolore ancora vivo e il dovere di ricordare.
Era il 6 dicembre del 1990 quando un aereo militare in avaria e fuori rotta a seguito dell'autoespulsione del pilota si schiantò contro l’istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (Bologna). In pochi secondi dodici giovani vite furono cancellate. Avevano quindici anni. Ottanta i feriti, alcuni dei quali molto gravi. Il pilota si salvò.
L'ultima sentenza della magistratura ha decretato che non ci sono colpevoli perché non c'è reato. Chissà come giudicherebbero questa sentenza, se potessero tornare e parlarci, le dodici vite spezzate.
Le istituzioni hanno il dovere di coltivare almeno la memoria di quanto è successo. Un compito assolto dall'Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, che ha contribuito alle iniziative di “30 anni, per sempre. Memoria, impegno, solidarietà” a ricordo delle vittime.
Ciao Deborah, Laura, Sara, Laura, Tiziana, Antonella, Alessandra, Dario, Elisabetta, Elena, Carmen, Alessandra. Non vi dimentichiamo!
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