Ma è davvero così tanto semplice?
Una prima domanda interessante è: cosa ci facevano 15 riconoscibilissimi fascisti dentro al consiglio comunale di Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza? Come hanno fatto ad aggirarsi indisturbati per ore all’interno della sede istituzionale? Come mai erano davvero così interessati alla seduta al punto da lasciarla proprio mentre entrava la delegazione di Nessuna Persona E’ Illegale? Ma soprattutto: chi è felice questa mattina di non dover leggere sui giornali le rivendicazioni di residenza, diritti e dignità per tutte e tutti?
Da qualche settimana sono entrate in vigore le due leggi firmate Minniti, che in nome di una non meglio definita istanza di “moralità” inaspriscono le norme sui respingimenti e le modalità di richiesta di asilo, permesso e cittadinanza, concedendo poteri speciali ai sindaci per assicurare “ordine” e “decoro” nelle città.
Il ministro degli Interni non ha mancato di dare esempi pratici di gestione dei territori e delle popolazioni, a partire dai vergognosi rastrellamenti in Stazione Centrale a Milano e al mercato di Roma, costati nunmerosi rimpatri e addirittura la vita a Niam Maguette.
Tuttavia, negli ultimi mesi esiste qualcuno per cui è aumentato esponenzialmente il margine di tolleranza. Gruppi dichiaratamente neofascisti sono stati fatti sedere sulle poltrone di Palazzo Marino ieri pomeriggio, ma sono anche stati lasciati sfilare liberamente a Roma durante le discussioni sullo Ius Soli o a hanno ricevuto i permessi per svolgere incontri di propaganda nazifascista in sale comunali in zona 4 a Milano e a Bologna, dove addirittura sono stati caricati preventivamente presidi partigiani e semplici gruppi di attivisti che portavano avanti altre iniziative, come nel caso di Labàs nel capoluogo Emiliano.
Nella storia non è di certo una novità che i gruppi neofascisti risultino a dir poco utili a chi governa per fare il lavoro sporco ai danni di chi alza la testa per reclamare diritti. Una storia lunga tanto quanto il fascismo stesso, a dire il vero: dalle camicie nere usate per sgomberare le fabbriche occupate e dar fuoco alle camere del lavoro durante il biennio rosso, alla strategia della tensione degli anni ’70.
Il presidio indetto ieri da “Nessuna Persona E’ Illegale” fuori da Palazzo Marino reclamava residenza per tutti. La residenza ai tempi del Piano Casa approvato dal governo Renzi è l’unica garanzia di avere accesso ai servizi primari come il medico di base, l’iscrizione dei bimbi agli asili e a scuola, l’attacco di acqua luce e gas.
La Rete aveva annunciato nei giorni precedenti la volontà di entrare in delegazione in Consiglio Comunale per sollecitare una presa in carico di questo problema da parte dell’amministrazione, pretendendo una risposta chiara, dopo i proclami del 20 maggio.
Forse al Ministro Minniti che ieri si trovava a Milano per una conferenza sui temi di “Migrazioni, legalità e sicurezza” non faceva piacere che in una delle principali metropoli del paese si aprisse un dibattito pubblico in un senso opposto, peraltro a partire da una piattaforma pubblica che riunisce più di 200 realtà tra comitati, associazioni, avvocati, sportelli legali, scuole di italiano.
Se a Casa Pound ha fatto comodo mezza giornata di visibilità, ai partiti della destra come la Lega Nord ne ha fatta sicuramente di più oscurare un’iniziativa all’insegna dell’antirazzismo e ai vertici della Peggiore Destra al governo è stato utile in misura perfino maggiore non essere costretti a misurarsi con le pressanti richieste di diritti e dignità provenienti da un tessuto sociale sempre più meticcio. Come sempre, 15 picchiatori non sono che un dito, anzi un’unghia, del problema, molto funzionale a nascondere la luna.
Milano vuole diritti per tutti perchè nessuna persona è illegale, a parte i fascisti, naturalmente.
Ecco perchè ieri a seguito della vergognosa aggressione ai danni della nostra delegazione abbiamo presidiato con tutta la Rete per ore Palazzo Marino contro la presenza di un manipolo di utili idioti che si definisce contro il sistema, ma che lo è talmente poco da aver fatto ad ogni genere di potere un regalo così grande.
Ecco perchè come Nessuna Persona è illegale torneremo in piazza Scala il prossimo Giovedì a partire dalle h.16.30, con un nuovo presidio ancora più determinato di prima a pretendere “Residenza per tutte e tutti in una Milano antifascista e antirazzista”.
Ma è davvero così tanto semplice? Una prima domanda interessante è: cosa ci facevano 15 riconoscibilissimi fascisti dentro al consiglio comunale di Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza? Come hanno fatto ad aggirarsi indisturbati per ore all’interno della sede istituzionale? Come mai erano davvero così interessati alla seduta al punto da lasciarla proprio mentre entrava la delegazione di Nessuna Persona E’ Illegale? Ma soprattutto: chi è felice questa mattina di non dover leggere sui giornali le rivendicazioni di residenza, diritti e dignità per tutte e tutti? Da qualche settimana sono entrate in vigore le due leggi firmate Minniti, che in nome di una non meglio definita istanza di “moralità” inaspriscono le norme sui respingimenti e le modalità di richiesta di asilo, permesso e cittadinanza, concedendo poteri speciali ai sindaci per assicurare “ordine” e “decoro” nelle città. Il ministro degli Interni non ha mancato di dare esempi pratici di gestione dei territori e delle popolazioni, a partire dai vergognosi rastrellamenti in Stazione Centrale a Milano e al mercato di Roma, costati nunmerosi rimpatri e addirittura la vita a Niam Maguette. Tuttavia, negli ultimi mesi esiste qualcuno per cui è aumentato esponenzialmente il margine di tolleranza. Gruppi dichiaratamente neofascisti sono stati fatti sedere sulle poltrone di Palazzo Marino ieri pomeriggio, ma sono anche stati lasciati sfilare liberamente a Roma durante le discussioni sullo Ius Soli o a hanno ricevuto i permessi per svolgere incontri di propaganda nazifascista in sale comunali in zona 4 a Milano e a Bologna, dove addirittura sono stati caricati preventivamente presidi partigiani e semplici gruppi di attivisti che portavano avanti altre iniziative, come nel caso di Labàs nel capoluogo Emiliano. Nella storia non è di certo una novità che i gruppi neofascisti risultino a dir poco utili a chi governa per fare il lavoro sporco ai danni di chi alza la testa per reclamare diritti. Una storia lunga tanto quanto il fascismo stesso, a dire il vero: dalle camicie nere usate per sgomberare le fabbriche occupate e dar fuoco alle camere del lavoro durante il biennio rosso, alla strategia della tensione degli anni ’70. Il presidio indetto ieri da “Nessuna Persona E’ Illegale” fuori da Palazzo Marino reclamava residenza per tutti. La residenza ai tempi del Piano Casa approvato dal governo Renzi è l’unica garanzia di avere accesso ai servizi primari come il medico di base, l’iscrizione dei bimbi agli asili e a scuola, l’attacco di acqua luce e gas. La Rete aveva annunciato nei giorni precedenti la volontà di entrare in delegazione in Consiglio Comunale per sollecitare una presa in carico di questo problema da parte dell’amministrazione, pretendendo una risposta chiara, dopo i proclami del 20 maggio. Forse al Ministro Minniti che ieri si trovava a Milano per una conferenza sui temi di “Migrazioni, legalità e sicurezza” non faceva piacere che in una delle principali metropoli del paese si aprisse un dibattito pubblico in un senso opposto, peraltro a partire da una piattaforma pubblica che riunisce più di 200 realtà tra comitati, associazioni, avvocati, sportelli legali, scuole di italiano. Se a Casa Pound ha fatto comodo mezza giornata di visibilità, ai partiti della destra come la Lega Nord ne ha fatta sicuramente di più oscurare un’iniziativa all’insegna dell’antirazzismo e ai vertici della Peggiore Destra al governo è stato utile in misura perfino maggiore non essere costretti a misurarsi con le pressanti richieste di diritti e dignità provenienti da un tessuto sociale sempre più meticcio. Come sempre, 15 picchiatori non sono che un dito, anzi un’unghia, del problema, molto funzionale a nascondere la luna. Milano vuole diritti per tutti perchè nessuna persona è illegale, a parte i fascisti, naturalmente. Ecco perchè ieri a seguito della vergognosa aggressione ai danni della nostra delegazione abbiamo presidiato con tutta la Rete per ore Palazzo Marino contro la presenza di un manipolo di utili idioti che si definisce contro il sistema, ma che lo è talmente poco da aver fatto ad ogni genere di potere un regalo così grande. Ecco perchè come Nessuna Persona è illegale torneremo in piazza Scala il prossimo Giovedì a partire dalle h.16.30, con un nuovo presidio ancora più determinato di prima a pretendere “Residenza per tutte e tutti in una Milano antifascista e antirazzista”.
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