Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nessuno sconto!
Abbiamo depositato, con tutte le altre forze di opposizione (ad eccezione di Italia Viva), la mozione di sfiducia nei confronti del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
Non si può far finta di nulla rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi.
Non si possono chiudere gli occhi di fronte ai caduti nelle RSA, vittime di quella folle delibera regionale che indicava nelle case di riposo per anziani un luogo adatto per i pazienti positivi al Covid-19, e alla mancata zona rossa nella bergamasca, che la Regione avrebbe potuto realizzare per stessa ammissione dell'assessore Giulio Gallera.
Non si possono dimenticare i 21 milioni di euro buttati per l'Ospedale in Fiera, una vera e propria cattedrale nel deserto inizialmente concepita e annunciata in pompa magna per 600 posti letto e poi nei fatti ridotta a poco più di una ventina.
Non si possono negare i clamorosi ritardi nelle forniture di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, con ordini che talvolta sono persino saltati a causa di incredibili errori sulla scelta delle ditte.
Non si possono tacere le opacità della vicenda Diasorin, una multinazionale a cui è stata affidata direttamente, senza alcuna gara, la realizzazione dei test sierologici.
Non si possono occultare le gaffes, i continui giravolta sui tamponi e sui test sierologici, i clamorosi ritardi nei test a Malpensa ma soprattutto non è possibile nascondere una cosa: il numero delle vittime, 16.857 persone.
Un numero di cui il Presidente Fontana è chiamato a rispondere.
Perché anche se non dovesse passare la mozione, il messaggio è chiaro: questa amministrazione deve andare a casa. E deve farlo ora, prima che con l’autunno la situazione diventi ancora più complicata con il rischio di una nuova ricaduta non sostenibile.
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