riceviamo e pubblichiamo
LA STORIA DELLA CITTÀ NON SI ABBATTE!
NO A DEMOLIZIONI E PRIVATIZZAZIONE
SÌ ALLA DIFESA DEGLI EDIFICI STORICI E DELL’OASI NATURALISTICA URBANA
PIAZZA D’ARMI, PER LA SALUTE COLLETTIVA E PER IL BENE COMUNE
Il Coordinamento per la Difesa di Piazza d’Armi richiama l’attenzione della cittadinanza sul destino di un patrimonio pubblico di straordinaria importanza per Milano.
Alla fine di luglio, dopo il fallimento del bando INVIMIT per la vendita di Piazza d’Armi e dei relativi magazzini militari, l’Assessore Maran annuncia su FB l’intenzione di realizzare un nuovo Parco a Milano.
Lo stesso convoca un incontro, per il 2 agosto, al quale invita le Associazioni ambientaliste FAI, WWF, LEGAMBIENTE, ITALIA NOSTRA e DAM, con l’esclusione delCoordinamento per Piazza d’Armi, dei Comitati e delle Associazioni che da anni si battono per la difesa e la valorizzazione pubblica dell’area.
Mentre la collettività viene distratta dalle belle parole “parco pubblico” e “oasi urbana”, diffuse dai media e rimbalzate da molti sui social, nelle stesse ore compare sui magazzini di via Olivieri e via Della Rovere uno striscione con il logo della ditta DAF, specializzata in smaltimento amianto e demolizioni.
Ci risulta che la DAF sia stata incaricata di rimuovere l’amianto e preparare le strutture alla demolizione e si teme che, dietro agli annunci dell’Assessore, si prospetti una gigantesca colata di cemento affiancata da una quota di verde residuale.
Per attuare tutto questo, con un bando indetto il primo di agosto, si procederà alla demolizione dei “Magazzini di Baggio”.
L’ostinato silenzio dell’Amministrazione e dell’assessore Maran, in risposta alle pressanti richieste di chiarimento da parte di alcuni Consiglieri comunali, delle Associazioni e dei Comitati, si tramuta in un frettoloso dietrofront da parte della sua Segreteria, con il rinvio dell’incontro a data da destinarsi.
In base alle notizie circolate sui media e ai documenti che sono stati reperiti sul sito ufficiale di INVIMIT SGR, sorgono alcune domande inquietanti e, fra queste, la più allarmante:
A che pro la demolizione a carico della collettività (€ 1.769.697,12 + € 37.220,69 per la sicurezza) di strutture in buono stato di conservazione e dall’elevato potenziale di utilità pubblica, in assenza di un piano di riqualificazione complessivo dell’area?
Alla luce dei fatti esposti si ha motivo di ritenere che INVIMIT e Comune di Milano abbiano già preso le loro decisioni sul destino di un’area pubblica, in assenza di un piano di riqualificazione, senza soggetti interessati all’acquisto dell’area; ciò senza l’approvazione del nuovo PGT e convocando una riunione con le Associazioni per inscenare un coinvolgimento nel processo decisionale a fatto compiuto, vale a dire ad avvenuta demolizione dei magazzini.
Il Coordinamento per la Difesa di Piazza d’Armi si aspetta dall’Amministrazione e dall’Assessore Maran risposte chiare nei modi e nei tempi e un vero coinvolgimento delle Associazioni e dei Comitati che da anni si stanno prodigando per la tutela dei 35 ettari di verde di Piazza d’Armi, della sua Oasi Naturalistica, delle sue specie protette, nonché del recupero dei magazzini di Baggio per un loro riutilizzo pubblico nel rispetto delle primarie necessità dei cittadini.
Il Coordinamento per la Difesa di Piazza d’Armi sarà vigile come sempre sull’evolversi della situazione, annunciando sin d'ora un'Assemblea Pubblica, che si terrà all'inizio di settembre e di cui forniremo tutti i dettagli, per informare la cittadinanza sugli sviluppi della vicenda.
Milano, 9 agosto 2018.
Coordinamento per la Difesa di Piazza d'Armi
Referenti: Diego Profili 349 5927498 - Massimo Mainardi 327 7446369
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