Dopo il surreale dibattito svoltosi alla festa democratica a Magenta, dove a intuizioni e argomentazioni si rispondeva con provocazioni, senza entrare nel merito di una legge che va riformata per entrare nella modernità e nel buon senso, gli attacchi, di cui sono vittima due illustri esponenti del Partito Democratico in questi giorni, da il senso del livello di sottocultura che ormai ha invaso le menti di pochi che dietro la tastiera si credono portatori di chissà quale pensiero (se si può definir tale); diamo pubblicazione della comunicazione dell'onorevole Francesco Prina
#IusSoli La mia adesione allo sciopero della fame.
Questa legislatura si è contraddistinta per un impegno sui diritti senza precedenti, sullo Ius Soli assistiamo ad un dibattito surreale dove si antepongono ragioni di mero calcolo elettorale a quelle di migliaia di persone che attendono, già da troppo tempo, il riconoscimento della cittadinanza italiana. Parliamo di persone nate e cresciute in Italia, che hanno frequentato le nostre scuole o che con il proprio lavoro contribuiscono alla crescita del Pil del nostro Paese.
Il tempo passa e la legislatura volge al termine, per questo, insieme a molti colleghi parlamentari abbiamo scelto di aderire allo sciopero promosso da oltre 900 insegnanti e rilanciato solo pochi giorni fa dal Ministro Graziano Delrio per chiedere la calendarizzazione della legge al Senato in tempi brevi e perché sul provvedimento il Governo ponga la questione di fiducia.
È una riforma da non tradire, era nel programma elettorale quando ci siamo candidati, ora dobbiamo assolvere a questo compito; penso alle migliaia di italiani che in questi giorni si sono recati ai banchetti promossi per la campagna ‘Ero Straniero’ a firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere un cambio di rotta proprio in materia di diritti e immigrazione, è un segnale che ci arriva dal Paese e che non possiamo respingere.
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