Ecco la prima risposta della Commissione europea al tentativo di rivedere la VIA sul Masterplan 2035 Malpensa per consentire la costruzione della nuova cargo city nella Brughiera di Gaggio.
Per la Commissione il fatto che Malpensa sia considerato scalo strategico etc..etc.. non ha nessuna rilevanza per la procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale.
L'eventuale superamento della procedura, conclusasi a Giugno 2023 con la bocciatura della cargo extra sedime, richiede l'avvio di una nuova istanza di VIA.
Come già precisato in un precedente mio post (15 dic), la Commissione richiama i vincoli stringenti della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli.
Il decreto VIA vigente, obbliga SEA a sviluppare l'alternativa progettuale della nuova cargo: "non insistente sulle aree a brughiera c.d. del Gaggio o di Tornavento".
Cade anche l'appiglio della mancanza di "soluzioni alternative"! La progettazione esecutiva della nuova cargo secondo la VIA vigente, è bene ricordarlo, è condizionata da precise prescrizioni ivi compreso una valutazione sulla diversa distribuzione del cargo aereo in altri scali.
La chiosa : "in questa fase, la Commissione non ha individuato alcuna violazione del diritto dell'UE" rende conto del fatto che dei mirabolanti effetti speciali della Legge 155/2023, che introduceva la possibilità di revisione del decreto VIA non si hanno a tutt'oggi notizie.
Nessun commento:
Posta un commento