Dal fb di Davide Rossi (Segretario SISA)
Più Marx e meno Adam Smith. Il presidente del Perù, Pedro Castillo si è insediato il 28 luglio 2021. Cinque i punti cardine del suo discorso programmatico. Primo, redigere una nuova costituzione per cestinare l'attuale del 1993, troppo liberista. Secondo, pensionare la troppo colonialista «Casa di Pizarro», da sempre il palazzo da dove hanno governato i presidenti peruviani e che sarà trasformato in un museo. Terzo, incrementare le «ronde contadine», organizzazioni di difesa delle comunità che hanno cominciato a funzionare in Perù dagli anni '70 per garantire la sicurezza, amministrare la giustizia e risolvere ogni tipo di problema. «Dobbiamo espandere il sistema delle ronde in Perù, che non è altro che la popolazione organizzata. Promettiamo di crearne laddove non esistono e di includerli nel sistema di sicurezza statale dei cittadini», quarto punto, l'espulsione entro 72 ore dei «delinquenti» stranieri, ovvero tutti coloro che speculano e rubano a danno del popolo peruviano a partire dai profittatori stranieri delle minerarie di rame nel sud, stato sociale e sua incremento, dunque, ma, questo il quinto punto, contro i fomentatori di odio e di paura che serpeggiano tra le classi privilegiate, ha garantito il rispetto della proprietà privata.
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