COMUNICATO STAMPA COMITATO RHO-PARABIAGO
Accogliamo con sollievo e soddisfazione la notizia che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha respinto ancora una volta il progetto di Potenziamento ferroviario Rho-Gallarate.
Con sollievo, perché ancora una volta un progetto così impattante e insensato è stato rinviato in base ad una valutazione tecnica oggettiva, che ne ha evidenziato ulteriori carenze.
Con soddisfazione, perché questa è l’ulteriore riprova di ciò che sosteniamo da sempre, ovvero che il progetto presenta gravi criticità che non possono essere sanate, nonostante le continue ripresentazioni e le numerose pezze che di volta in volta vengono aggiunte.
Il progetto è giunto alla sua quinta bocciatura ufficiale: annullato nel 2012 dal TAR e successivamente dal Consiglio di Stato, respinto nel 2014 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, respinto dallo stesso Consiglio nel 2018 alla sua ripresentazione per motivi formali ed infine respinto ancora ieri dallo stesso Consiglio a valle della valutazione tecnica (e questo nonostante nel frattempo RFI lo avesse ripresentato due volte con integrazioni).
Un record di giudizi negativi che mette in luce in modo sempre più evidente la debolezza tecnica del progetto, che presenta problematiche intrinseche irrisolvibili in quanto prevede un ampliamento della sede ferroviaria sovradimensionato rispetto alla ristrettezza del corridoio in cui si colloca, e pertanto incompatibile con il contesto abitato circostante. Sino a quando si continuerà a voler potenziare forzatamente questo corridoio l’opera manterrà gravi criticità e resterà fortemente problematica, non solo perché troppo impattante per il territorio e la popolazione, ma anche perché troppo rischiosa per la sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura stessa.
Auspichiamo che questo ennesimo rinvio faccia finalmente riflettere RFI, Regione Lombardia e tutti i fautori del progetto su quanto sarebbe più ragionevole e responsabile abbandonare definitivamente un progetto così problematico, piuttosto che perseverare nell’irresponsabile (oltre che economicamente dispendioso) tentativo di portarlo avanti ad ogni costo.
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