mercoledì 31 marzo 2021

minacce e intimidazioni, sempre segnalare e denunciare. Ossona (Milano) 2016-2021 (Foto)

 Un articolo difficile da scrivere, perchè quando rientri in casa, e in casa, ci sono degli sconosciuti, senti rumori, vedi i mobili e tutto sottosopra, ti senti saccheggiato dentro.

3 volte mi è successo, da dicembre 2016, gennaio 2017, sempre in concomitanza con iniziative politiche dove avevo il ruolo di videoregistrare l'iniziativa; poi, sono successe ancora; come l'estate scorsa, dove a fine agosto ho trovato che erano entrati in casa e l'avevano pure richiusa; sono andato a far la denuncia dai carabinieri e rientrando a casa era ancora aperta; ho messo una catena, ho cambiato le serrature; e poi, ancora, gli aranci nel cortile, in posizione che per forza di cose, erano entrati per metterli lì; tutti segnali, e questo articolo è utile non una, ne due ne 3, ma mille volte, perchè se può capitare a me, chissà a quanti altri; sono successi episodi simili a milano, e li, la stampa, per fortuna li ha riportati, ma si sa, se fai i Verdi, se dai voce all'ecologia, in Italia, è ben più difficile, basti pensare a Peppino Impastato, Alex langer Pasquale_Cavaliere, Roberto Albanese e tani altri, scomparsi con date significative e strane coincidenze, o, perchè tanti ecologisti dopo 5 anni di mandato, lasciano la politica, perchè, oggettivamente, la mia esperienza, in 5 anni, 3 volte la casa aperta, i lavori, te li fan perdere, ti attaccano i parenti e conoscenti, ti attaccano le amicizie e le tue attività (per il mio caso, il ruolo nel cda della Cooperativa LaRinascita, o per il giornalismo, gli strani "sabotaggi" quando si doveva pubblicare o fare articoli e servizi per teleambiente).

Invito a segnalare sempre alle forze dell'ordine, e se possibile a fare una memoria; è la relazione sociale che tiene in vita gli uomini; la cultura, e il coraggio delle  proprie idee.






martedì 30 marzo 2021

Busto Arsizio in piazza per dire no all'inceneritore 28 3 2021 (foto e video)

 Oltre un centinaio di cittadini in piazza a Borsano (Busto Arsizio) per dire no all'inceneritore; presenti i Sindaci di Castano Primo, Rescaldina e Canegrate; Legambiente con la Presidente Regionale e gli attivisti del circolo di Busto Arsizio, i Verdi di Legnano e dell'Est Ticino e attivisti del movimento5stelle, sinistra italiana e di altri partiti, senza vessilli, per portare all'attenzione ed evitare strumentalizzazioni di sorta.

Da segnalare che a meno di 15 km, c'è l'ipotesi di fare una discarica in un parco locale, il PLIS parco del roccolo; sia l'inceneritore che la discarica, sono progetti "fuori dal tempo e fuori dalla storia"; perchè non c'è una necessità oggettiva; dopo la crisi del 2007, sono diminuiti significativamente anche i rifiuti; quello che balza all'occhio e desta sospetti, è l'assenza di un piano regionale dei rifiuti; fermo al piano 2014 2020 https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/direzioni-generali/direzione-generale-ambiente-e-clima/piano-regionale-rifiuti-e-bonifiche

Questo l'appello di Legambiente di Busto Arsizio, 

Il video dell'iniziativa https://www.youtube.com/watch?v=sx9phXtRd7U&t=5s

Il territorio di Busto Arsizio, con i suoi comuni limitrofi, è già fortemente compromesso da molte forme di inquinamento: la vicina Malpensa, due autostrade, un forno crematorio che raddoppierà con tutte le conseguenze di emissioni e di traffico, un tessuto industriale che, per fortuna, ancora esiste e speriamo sia sempre più green, il traffico veicolare molto intenso e su cui non sono stati fatti seri interventi di mobilità sostenibile e, da 50 anni, un inceneritore sito sul territorio del quartiere di Borsano. Per tutelare la nostra salute, per ridurre l’inquinamento complessivo del nostro territorio, fonte degli alti tassi di malattie non solo oncologiche, l’inquinamento prodotto dall’inceneritore può e deve essere eliminato.

In Lombardia ci sono attivi ben 13 impianti e l’offerta di incenerimento supera il fabbisogno. L’impianto inceneritore di Borsano, bruciando rifiuti speciali che provengono da altre regioni d’ Italia, ha perso infatti la qualità di società in-house, e già alcuni comuni del Consorzio ACCAM stanno conferendo i rifiuti ad altre aziende. Riteniamo che il residuo di una raccolta differenziata spinta debba andare negli impianti che in questi anni hanno funzionato meglio.
Nonostante bruciare rifiuti sia un’attività redditizia ovunque, ACCAM è indebitata e non è ancora stato approvato il bilancio del 2019.

ACCAM è stata inoltre luogo di malaffare: lì si sono estese le attività di Caianiello e le indagini della Procura hanno portato all’arresto di alcuni membri del CdA.
Ora la nostra Amministrazione ha deciso di salvare questo inceneritore deliberando di creare una futura NewCO formata da Agesp S.p.A. (la municipalizzata di Busto Arsizio partecipata al 99% dal Comune, i cittadini di Busto Arsizio) e da AMGA (la municipalizzata partecipata al 65% dal Comune di Legnano) che si farebbero carico di pagare i debiti di ACCAM e di far proseguire l’attività dell’inceneritore.
Stupisce il fatto che Agesp possa trovare il denaro per questa operazione quando non riesce nemmeno a sostenere i costi di una sufficiente manutenzione di marciapiedi, strade e raccolta dei rifiuti abbandonati nelle periferie.
Stupisce anche il fatto che tutto questo progetto di salvataggio venga deliberato senza che sia stato approvato il bilancio di ACCAM del 2019.

L’ipotesi che possa successivamente subentrare CAP Holding con un sistema di economia circolare porterà comunque la tenuta in vita del forno inceneritore che, a questo punto, brucerà fanghi di depurazione.
È evidente che all’Amministrazione di Busto Arsizio non importa nulla dell’inquinamento della città e dei suoi cittadini: non ha preso misure per ridurre l’inquinamento, ha deliberato una nuova linea di forno crematorio e assicurato il funzionamento per l’avvenire dell’inceneritore di Borsano che continuerà a bruciare rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e che brucerà fanghi di depurazione provenienti da depuratori dell’area milanese.

Per tutte queste ragioni chiediamo ai cittadini di far sentire la propria voce affinché questo salvataggio non venga realizzato esprimendo un voto on line su Change.org al link http://chng.it/LH7QcK85.
Non si tratta di sostenere la solita campagna “non nel mio giardino”, ma “non tutto nel mio giardino”, cioè di prendere atto che il territorio di Busto Arsizio ha già subito e subisce le conseguenze di un forte inquinamento da molte altre fonti e di aver già dato tanto (50 anni di incenerimento di rifiuti). Per dare la misura dell’inquinamento del nostro territorio basti pensare che l’Assessore regionale Cattaneo ha quantificato la bonifica dall’inquinamento di ACCAM in 20 milioni di euro.

Ora abbiamo bisogno di una pausa e di una bonifica del territorio. L’incidenza dei tumori della nostra zona è legata a molte circostanze, ma una di queste è sicuramente la situazione ambientale in cui viviamo. Alleggerirla è un dovere della nostra Amministrazione, il cui fine dovrebbe essere, tra gli altri, la tutela della salute dei cittadini.
Per questo è giunto il momento che tutti i cittadini chiedano alle proprie Amministrazioni di revocare le delibere assunte su ACCAM e sulla Newco per il salvataggio dell’inceneritore e di mettere in atto tutte le procedure necessarie per dismettere l’inceneritore e bonificare l’area.





















In memoria di Rudolf Minuto. buon viaggio musicista.

 una di quelle notizie che non vorresti mai leggere e ne scrivere.

e rimani di sasso, e ti scorrono davanti 30 anni in un minuto, e le parole non bastano.

Un amico, un musicista polistrumentale, estroverso, dinamico, artista nel senso pieno del termine; carismatico, impegnato e mai banale.

Candidato a Magenta per le elezioni amministative del 2002, giovanissimo, a 23 anni, per i Verdi.

dalla sua pagina fb https://www.facebook.com/rudolf.minuto i ricordi degli amici.


una sua esibizione all'Ideal di Magenta, dove era di casa, non solo come musicista.

Un amico mi ha mandato questo video con Giusy Ferreri. 

Ciao Rudolf, tranquillo, vinciamo noi, siam qua per questo e tu guarda giù che ne abbiam bisogno e tu sarai sempre con noi

Un dipinto di Andrea Spinelli 
Cosí scrive Andrea
"Rudolf...
Voglio ricordarti così, beato nel tuo regno.
Addio amico mio..." 




lunedì 29 marzo 2021

Sala e i verdi sotto sale a marinare, ridiamo, ma guardiamo i numeri e riflettiamo.

 Ha destato scalpore e perplessità, l'adesione di Giuseppe Sala ai Verdi; alcuni hanno specificato i "verdi Europei" che non sono nient'altro che i verdi italiani con gli altri verdi, poi, i giochi di parole, di prestigio e di significato e significanti han fatto il resto.

In questo breve, non vogliamo entrare nell'analisi, anche se servirebbe, certo, del perchè il già amministratore di Letizia Moratti del comune a guida destra di Milano, poi passato a Expo, e poi, al PD e poi... no, non di questo vogliamo parlare, ma di comunicazione e del perchè, e qua, mi fermo, mi alzo in piedi, mi inchino, e rivolgo a Voi che leggete un sentito grazie. pausa, respiro, torniamo al nostro fare, quel di scrivere e narrare, più fedeli alla libertà e alla verità che alla nostra volontà.

Con i pochi mezzi a disposizione, e una grafica certo non elaborata, ma volto ad essere fruibile e comprensibile, questo sito, blog https://liberanotizienews.blogspot.com/ ha una visualizzazione, per articolo, di circa 500 visual in una giornata; certo non tanto, 

altro dato, sono molto diminuiti rispetto all'inizio. E i motivi sono facilmente intuibili, se dici la verità; la verità è scomoda, e allora, provano a occultare, e sul web, basta "coprire di notizie" con le stesse parole chiave.

Guardiamo i dati degli articoli dei verdi, e ho il dubbio che questo possa succedere anche a loro; ma ad oggi, riflettiamo su due numeri.

Ecologica.online, la nuova rivista dei Verdi, un articolo di.. copio

DI ANNA TITA GALLO  26 MARZO 2021      visual 32    https://www.ecologica.online/2021/03/26/hopelightsourway-la-torcia-olimpica-realizzata-con-lalluminio-dei-rifugi-temporanei-di-fukushima/

Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, rimandati a quest’anno a causa del Coronavius, la Fiamma Olimpica è

si, avete letto bene, in 2 giorni, solo 32 visualizzazioni e si trova nella home page. Assurdo. simile al nulla.

altro sito, ben fatto e con un gruppo che sta lavorando ed è alle cronache nazionali, in quanto l'adesione di Sala ha portato visibilità; guardate i n. copio. visualizzazioni n.24, nella home di verdimilano.org un articolo dopo che l'ho rilanciato su fb, è passato da 57 a 90 (gli altri, cosa fanno?)

eccolo: https://www.verdimilano.org/post/la-pandemia-ha-distrutto-ogni-precedente-certezza

Sinceramente, sono dispiaciuto; significa che abbiamo due ottimi mezzi: sia ecologica che verdimilano, sono dei bei siti, con articoli interessanti, ma praticamente non letti e non guardati; es, il sito della lista civica verdi cambiamo ossona, per Ossona, paese di 4200 abitanti, ad ogni post, corrispondono, circa 400 visualizzazioni, e sono anche un po' poche http://cambiamoossona.blogspot.com/2021/03/cave-di-casorezzo-i-verdi-europei-in.html

cosa sta succedendo?

Provo ad avanzare una ipotesi, ricordando che dal 2014, quando i verdi lombardi escono dal commissariamento, ho avuto il ruolo di provare a fare comunicazione a livello metromilanese, poi lavorando a spese mie, e con l'implodere dell'esecutivo provinciale nel gennaio 2016 il tutto si è fermato e la comunicazione è proseguita per le realtà verdi che lavorano, e da lì, la città dei comuni e altri progetti.

Premessa, gli altri partiti, escluso il movimento5stelle, non hanno grande seguito on line, anzi, a dire il vero, anche il m5s; perchè un conto è facebook, dove, si sa, i dati vengono spinti, comprati (legittimamente, è una attività commerciale).

Houston, abbiamo un problema. 

1. O non siamo interessati al sito dei verdi di milano ed ecologica, ma pare strano, i 10mila nuovi iscritti verdi degli ultimi 4 mesi, i nuovi iscritti a milano; possibile che nessuno guardi il sito?

2. O qualcuno agisce dall'esterno per bloccare

3. la linea editoriale non interessa

4. e se come successo ora a milano, con dei novelli Guaidò che si autoproclamano referenti di chissà cosa, ma poi, nei fatti, nessuno che lavori realmente; perchè la politica è un lavoro, e se vuoi fare il responsabile/referente della provincia di Milano, devi girare tutti i comuni della provincia di milano e 12 ore al giorno per fare i verdi, non te le toglie nessuno, anzi, servirebbero giornate da 60 ore.

quindi, solo una strategia per occupare spazio e non farlo occupare a chi lavora realmente?

un cenno sulla verde storia, i verdi, esistono e riscuotono successi elettorali, in seguito a "battaglie e problematiche ambientali che affrontano", battaglie concrete, perchè il clima e i cambiamenti climatici, non sono ancora percepiti come tali, nonostante siano oggettivamente reali, ma non portano a risultati elettorali; mentre in germania, ma anche in italia fù cosi, dove ci sono le mobilitazioni, i verdi, prendono molti voti, celebre il 42% a Venaus, in val susa, ma parliamo di Stoccarda, dove in seguito alla lotta notav arrivarono al 20%, e con una presenza nella società, per riconoscimenti ai lavoratori, il risultato odierno è del 32% con politiche ambientali e sociali molto avanzate. riporto un esempio e il link

Il sindacato propone la settimana corta da tempo

Questa non è la prima battaglia che IG Metall ha combattuto per sostenere la riduzione dell'orario di lavoro. Nel 1995 è riuscita a imporre le 35 ore settimanali nel settore e nel 2018 è riuscita a consentire ai lavoratori di lavorare 28 ore settimanali per due anni, con una limitata perdita di salario. La sua ultima proposta è sostenuta dal 60% dei tedeschi, secondo quanto rivela un sondaggio della società Yougov. 

https://www.agi.it/estero/news/2020-08-20/germania-coronavirus-settimana-lavorativa-4-giorni-9453738/#:~:text=Nel%201995%20%C3%A8%20riuscita%20a,una%20limitata%20perdita%20di%20salario.

Da qui, nasce il titolo, e l'idea, che i verdi italiani, siano sotto attacco, messi a marinare sotto sala, pardon, sotto sale.

Arriviamo ai n. di questo blog e di questo articolo, in 20 minuti, è più letto liberanotizie che l'organo ufficiale dei verdi; 

è cosi? perchè i 12mila iscritti dei verdi non seguono ecologica.online?

I verdi hanno dei guastotori interni?

Se una parte della responsabilità potremmo attribuirla ai verdi stessi, i numeri sono troppo significativi per non pensare a strane strategie antiverdi; 

un altro dato inquietante, è la rappresentazione falsa, dei verdi europei come una forza ormai moderata e di green capitalism, quando in realtà occupano posizione a sinistra della sinistra, portando nel dibattito politico, oltre ai diritti umani, e degli umani, anche quelli degli animali, dell'ecosistema etc etc, ampliando il fronte a sinistra.

Buona lettura, 

non ho mai invitato nessuno a iscriversi al blog, se volete, poi mi potete anche spiegare come si fa;

sempre sui n. visto che ho dato vita a vari canali youtube, noterete che il n. di iscritti ai miei canali, da coerenzaetrasparenza al mio personale, hanno più iscritti di partiti politici importanti, e il paragone, regge, in quanto nei miei canali parlo di politica verde e dei verdi, non di altro.

dubbi, tanti dubbi, che con i numeri, diventano certezze.

in sintesi: l'orizzonte politico dei vedi non sono le elezioni ma un evoluzione della società.


Cava di Casorezzo. Forza Italia, Lega nord, Fdi e m5s, lasciano l'aula metropolitana per non fermare la discarica

articolo già pubblicato e cancellato; viene ora ripubblicato in seguito alle nuove informazioni acquisite nella giornata di domenica 28 marzo 2021. Informazioni in merito alla gestione dei rifiuti in Lombardia, che comprende vari scandali, dalla mensa dei poveri e l'azzeramento del CDA dell'inceneritore ACCAM e varie inchieste che ha portato avanti report (rai 3).

La mozione qua sotto è del 23 novembre 2017

La confusione è molta sotto il cielo di Lombardia, non solo per la malagestione che stiamo assistendo in merito alla crisi sanitaria, ma per i temi ambientali.

Da fine luglio 2020 sono iniziati i lavori per una discarica nel sito denominato Cave di Casorezzo.

I comitati e le pubbliche ammistrazioni del territorio hanno depositato presso il TAR 6 ricorsi; si è in attesa.

Nel frattempo la macchina della propaganda della destra non si è fermata e nonostante sia evidente la responsabilità della destra che governa regione lombardia, i "leghisti di paese" continuano ad attribure la responsabilità alla ex provincia di Milano, per una sorta di mancanza della città metropolitana in seguito alla votazione che vi pubblichiamo.

Questa votazione dice qualcosa di molto semplice; e molto semplice ed evidente è capire chi vuole difendere il territorio dal progetto di una discarica e chi, per ordini di scuderia di partito, non vuole mettere in difficoltà i loro colleghi in regione;

al momento del voto, qua tutta la discussione in consiglio con le modifiche all'ordine del giorno,

i rappresentanti di forza italia, lega nord, fratelli d'italia e movimento 5stelle, lasciano l'aula.

https://www.youtube.com/watch?v=L0d_eacFGqM&t=2766s

p.s. nella strategia del potere contemporaneo, occultano i nomi, o meglio, banalizzano e mandano in caciara.

qundi, riportiamo i nomi dei consiglieri e il loro partito di appartenenza, ricordando, nonostante le dichiarazioni dei consiglieri, per essere diventati consiglieri, in un partito o schieramento politico sono stati candidati ed eletti, e quindi votati da qualcuno.

Non hanno votato contro la discarica, presenti alla discussione, si alzano ed escono:

nota di redazione, la mozione presentata, era "neutra" per invitare a far votare tutto il consiglio all'unanimità; per quello non erano presenti riferimenti diretti a regione lombardia; nonostante questo, i rappresentanti della destra lasciano l'aula.

Marco Ballarini       Corbetta. Forza Italia     esce dall'aula per non andare contro la discarica

Vito Bellomo           Melegnano Forza Italia  esce dall'aula per non andare contro la discarica

Massimiliano Bastoni  Milano Lega Nord    esce dall'aula per non andare contro la discarica

Marco Carrettoni      Sedriano movimento 5 stelle     esce dall'aula per non andare contro la discarica

Vera Cocucci         Mediglia Forza italia    esce dall'aula per non andare contro la discarica

Raffaele Cucchi   Parabiago Lega Nord   esce dall'aula per non andare contro la discarica

Angelo Di Lauro   Cinisello Balsamo  Forza Italia   esce dall'aula per non andare contro la discarica

Graziano Musella Assago Forza italia   esce dall'aula per non andare contro la discarica

Alberto Villa  Pessano con Bornago Forza Italia  esce dall'aula per non andare contro la discarica








Cave di Casorezzo. Il delitto perfetto. Tra comparse, bluemoon, inchieste e falsità.

 Dal 1999 i cittadini dei comuni del parco del roccolo si oppongono all'ipotesi del progetto di una discarica; tra alti e bassi, fino ad oggi, o meglio, fino al 20 luglio 2020, i cittadini hanno avuto la meglio, poi, in seguito a un incontro non ben compreso o meglio "termometro", in data 17 luglio c'è un incontro tra due consiglieri regionali della Lega Nord con il proprietario della Cava e in data 20 luglio, iniziano i lavori, nonostante ci siano una serie di criticità.

Nel titolo, scriviamo di comparse, bluemoon, inchieste e falsità.

Le comparse, sono i tanti soggetti che sono comparsi e scomparsi.

Bluemoon, perchè da circa un anno si è creata una situazione di degrado a dir poco scientifico, che richiama una delle pagine più cupe e tristi d'Italia, appunto l'operazione bluemoon dove parti deviate dello stato per arginare i movimenti giovanili e dei lavoratori, inondano le strade di droga. https://it.wikipedia.org/wiki/CIA_e_traffico_di_droga

Inchieste: da quelle mancate sui ripristini non effettuati ad ogni nuova concessione, a quelle avvenute sulle varie proprietà passate delle cave, dove aleggia, come un macigno, il dubbio su come mai, in un contesto di mobilitazione contro la discarica, qualcuno possa acquistare una cava per farne una discarica? quanto meno strano e poco lungimirante.

Falsità, in merito alla ricostruzione di questi anni, dove l'evidente responsabilità della regione lombardia e dei partiti della destra, come si vede dalla seduta del consiglio metropolitano, quando viene proposta una mozione contro la discarica e i consiglieri di destra lasciano l'aula.

video del consiglio metropolitano, votazione negli ultimi due minuti https://www.youtube.com/watch?v=L0d_eacFGqM&t=2766s

Falsità, e confusione creata ad hoc, dove alcuni politici locali danno la colpa ai tecnici, quando i tecnici si limitano a seguire le normative e le normative sono quelle regionali.

Una storia che richiede approfondimenti e indagini, in quanto troppe cose non tornano e non hanno un senso logico.

Per certi versi, l'impressione durante l'iniziative era che l'importante per alcuni, non era fermare la discarica, ma la presenza degli ecologisti, allora ne son seguite più o meno velate provocazioni: come organizzare iniziative con i gruppi di cacciatori, invitare a suonare un gruppo con politici di destra, cercare di minimizzare se non occultare il quadro politico e dipingerlo come mero problema tecnico per poi accusare politicamente il centrosinistra metropolitano; lungi da chi scrive prendere le difese del pd, ma se non hanno la responsabilità, creare questa confusione certo non aiuta.

C'è stato un periodo in cui alcuni davano responsabilità al WWF perchè la vicina oasi non si schierava contro la discarica (pare che gli sia stato chiesto solo se era a più o meno di 5 km di distanza); poi hanno provato ad attribuire la responsabilità a legambiente, al circolo di Nerviano, con dei soggetti che hanno usato il simbolo del cigno per una serata informativa in quel di nerviano senza avvisare il circolo e per fare una serata "debole" dal punto di vista dei presenti.

Sono state richieste dai cittadini più volte assemblee pubbliche, che sono state rinviate spesso, se non poi per venir concessi in condizione di poterle strumentalizzare.

Sono stati registrati vari episodi per intimorire gli ecologisti e attacchi personali al consigliere comunale dei Verdi che ha portato anche nel consiglio comunale di Ossona una mozione per fermare la discarica e richiamare alla responsabilità Regione Lombardia.

Sabato 13 marzo 2021 in occasione di un sopralluogo con l'eurodeputato dei Verdi si è verificato un altro episodio a dir poco singolare, questo nella prossima puntata.

mercoledì 24 marzo 2021

“voi non siete qualificati” (a dare lezioni alla Cina)

 Come tutto, anche il “voi non siete qualificati” (a dare lezioni alla Cina), cioè la frase detta agli USA e ripetuta agli europei (没有资格), diventa business. Grazie a Francesco Radicioni per la segnalazione, da G. B.




L'episodio dove tutto è nato, dal corriere 


OPERE PUBBLICHE, LA SOLUZIONE NON SONO I COMMISSARI MA LA SEMPLIFICAZIONE DI LEGGI E PROCEDURE

 da Dario Balotta (Verdi di Brescia)

A quando un commissario dei commissari? È la domanda che sorge spontanea dopo il fallimento della stragrande maggioranza delle opere pubbliche che fin qui si sono servite di una struttura commissariale. Per la Tav della Valsusa, per il terzo valico ferroviario Genova-Milano, per il Mose di Venezia, per la pedemontana veneta, per il terremoto del Centro Italia e persino per il ponte sullo stretto di Messina, c’è stato un commissario straordinario. E sono tantissimi altri i commissari piazzati in tutto lo stivale. Gli ultimi dalla ministra De Micheli, poco prima di lasciare la carica. Ciononostante, la gran parte delle opere commissariate resta in gravissimo ritardo, e i loro costi sono lievitati.

La stessa sorte, prevedibilmente, toccherà all’ennesimo provvedimento “sblocca cantieri” promesso dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Molte delle opere commissariate non sono neppure iniziate, alcune non hanno neppure un progetto, e per altre i cantieri sono fermi per serissime indagini della magistratura. L'unica che è stata completata velocemente è il ponte Morandi a Genova, ma solo perché in questo caso sono state messe da parte per decreto leggi e regole, e si è potuto affidare i lavori senza gara al trio nazional-popolare Fincantieri-Salini-FS a cui non si poteva dire di no. Anche se c’era un altro consorzio d’imprese, guidato dalla China communications construction company (Cccc) con la Salc di Milano, la cui offerta prevedeva tempi e costi minori. Inoltre, secondo questo progetto alternativo, il ponte sarebbe stato rifatto con tre corsie per senso di marcia e non due: con tre corsie, l’allargamento delle gallerie d’ingresso e d’uscita avrebbe  ampliato la capacità del viadotto ed evitato  la costruzione della Gronda di Genova, che prevede una spesa fino a 4 miliardi euro e un enorme impatto ambientale. Se il caso Genova deve fare scuola, l'unico insegnamento è che non servono commissari, basta abrogare la legge.

Ora il neo ministro Enrico Giovannini  sta preparando un decreto, per aggiungere altre opere da approvare entro giugno. Sull’inserimento nella lista di nuove opere, nelle commissioni parlamentari è ripartita la solita bagarre dai chiari connotati campanilisti e fuori da ogni strategia trasportistica e di valutazione dei costi e dei benefici. Nessuno sembra accorgersi che i moltiplicatori occupazionali di queste opere sono modesti e le tecnologie utilizzate scarse, insomma che il settore delle opere pubbliche è maturo e sarebbe (data la dimensione degli investimenti) in contrasto con gli obiettivi del Recovery plan.

È già partita, invece, la contesa per la nomina di commissari amici di questa o quella parte politica. Le risorse per le opere pubbliche dovrebbero al contrario servire per riformare la governance degli appalti, a partire dallo stato di arretratezza delle stazioni appaltanti (pubbliche) e dalle richieste dei committenti (pubblici anch'essi). Le prime che indicono gare (poche) solo se costrette, prive come sono di professionalità e di esperti in project management. I secondi che non hanno vincoli economici, tanto poi ci pensa il bilancio dello Stato: per la Tav italiana, ad esempio il costo per km è triplo di quelle del resto d’Europa, e non sono neppure chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

 

La frammentazione delle competenze, il quadro normativo complesso e le valutazioni d’impatto ambientale non frenerebbero le opere se la progettazione fosse di qualità, se fossero coinvolti i cittadini interessati e se i controllori non fossero anche i controllati. Oltre a una semplificazione delle norme servirebbe l’adozione e l’applicazione della normativa europea sugli appalti. Partire con gli investimenti senza aver modificato la legge, pensando piuttosto di escluderla, sarebbe un errore madornale: consentirebbe infatti, ancora una volta, di partire con i lavori di un opera per lotti costruttivi e non funzionali. Il che significherebbe disperdere le risorse e non avere di default tempi certi, visto che il lotto costruttivo permette di cominciare un’opera anche se non ci sono le condizioni per completarla (autorizzazioni, espropri, risorse), e quindi l’opera resta inservibile anche parzialmente; il lotto funzionale, invece, obbliga ad avere in mano almeno la certezza di completarne una parte, rendendola parzialmente servibile.


Consiglio europeo, le Comunicazioni del Presidente Draghi al Senato (video)

 Palazzo Madama, 24/03/2021 - Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene al Senato per le Comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 marzo.

click per video https://www.youtube.com/watch?v=2inGI_3A54M

LA TANGENZIALE NEL PARCO DEL TICINO NON È SOLO FUORI DALLA STORIA. MA ANCHE DALLA GEOGRAFIA.

 riceviamo e volentieri pubblichiamo, da Domenico Finiguerra (Verdi di Abbiategrasso, cons. com. Cambiamo abbiategrasso)

Vigevano-Malpensa, un'opera che ucciderà la biodiversità, la ricchezza della mezzaluna fertile della Città Metropolitana di Milano, la sua vocazione agricola e turistica. Un'opera che va nella direzione opposta rispetto alla transizione ecologica con cui tutti oggi si riempiono la bocca.
Un'opera che ci mette fuori dalla storia ma anche dalla geografia: perché ora la rilanciano per le Olimpiadi 2026: come se i visitatori che atterreranno all'aeroporto di Malpensa per assistere alle competizioni olimpiche che si svolgeranno a Milano e a Cortina, arriveranno tutti dopo aver prenotato un'automobile pronta per essere lanciata a 130 km/h su un'autostrada in direzione di Vigevano, ovvero in direzione opposta rispetto ai luoghi dove si svolgeranno le Olimpiadi...

Interrompiamo le tradizioni: a Pasqua non mangiamo agnelli!

riceviamo e pubblichiamo da Essere Animali

 la triste sorte degli agnelli colpisce sempre più persone e la maggior parte degli italiani sta iniziando a dimostrare sensibilità su questo tema. Ma i numeri come vedi negli ultimi anni non stanno scendendo.

Dobbiamo intervenire per cambiare le tradizioni, per ricordare che una festa non è tale se costa la vita di animali costretti a soffrire. E non si tratta solo di agnelli, anche gli altri animali macellati sono tutti cuccioli.

Insieme possiamo raggiungere moltissime persone e contribuire a cambiare mentalità, creando consapevolezza sul fatto che si può festeggiare e stare bene a tavola senza far del male a nessun animale.

Grazie!

https://www.youtube.com/watch?v=9Eg-7U_3ev4



3° e 4° binario vanzago.rho. PROGETTO ANNULLATO DALLA MAGISTRATURA MA INSERITO NEL RECOVERY PLAN

riceviamo e volentieri pubblichiamo,  dal comitato Rho Vanzago

questo il testo per la "mail bombing" promossa dal comitato

 Spett. Redazione,

Vi segnalo che nel Recovery Plan è stato inserito il progetto di un'infrastruttura ferroviaria già annullato dalla magistratura, che comporta altissimi costi ambientali, sociali ed economici e che aumenta il rischio di gravi incidenti in caso di deragliamento dei treni. 
Il progetto ha seguito un iter tortuoso (e per nulla trasparente) dal 2009 ed è stato più volte bocciato.
Ora, dopo più di dieci anni, viene nuovamente riproposto, senza risolvere le gravi criticità che sono intrinseche nella localizzazione dell'opera.
Ritengo molto grave che si voglia approfittare dei fondi Next Generation EU per finanziare un progetto che non risponde minimamente ai criteri di innovazione e sostenibilità che vengono richiesti dalla Commissione Europea e dichiarati (a parole) dall'Italia.  

Allego la lettera, purtroppo finora inascoltata, inviata al Governo dal comitato che da anni si oppone al progetto, per chiederne la cancellazione dal Recovery Plan. Vi sarei grato se voleste portare la questione all'attenzione dell'opinione pubblica, perchè non passi sotto silenzio.
Il Comitato Rho-Parabiago è a disposizione per fornire maggiori informazioni e documentazione per approfondire la tematica

martedì 23 marzo 2021

FRANCIA: STOP ALLA CACCIA CON LA COLLA Verso la fine di tutta la caccia in deroga tradizionale in Europa?

 riceviamo e volentieri pubblichiamo comunicato LAC 

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha vietato la caccia con il vischio in Francia: questa pratica venatoria consiste nel catturare gli uccelli
usando rami ricoperti di vischio (o di un'altra sostanza adesiva). Gli uccelli catturati vengono poi distribuiti in piccole gabbie e utilizzati dai cacciatori come richiami vivi
In sostanza la Corte europea sottolinea che “Le tradizioni non possono costituire ragione per chiedere deroga contro le specie protette”. I giudici europei, interpretando la direttiva comunitaria «Uccelli» che tutela le specie di uccelli selvatici, hanno anche definito che «nell’attuazione delle disposizioni derogatorie, gli Stati Membri sono tenuti a garantire che qualsiasi intervento riguardante le specie protette sia autorizzato solo in base a decisioni contenenti una motivazione precisa e adeguata».
Si tratta di una sentenza che riguarda la Francia ma che senza dubbio avrà delle ricadute su tutti i paesi Europei.
 
E a che punto siamo in Italia? 
Non bene.
Giusto un mese fa nell’Osservatorio faunistico della Regione Lombardia si è parlato di come poter aprire i roccoli e la caccia in deroga a specie protette, pronti a sfidare sanzioni e buon senso per permettere a una minoranza ormai politicamente irrilevante di fucilare peppole fringuelli e storni, ma anche di tornare a catturare uccelli vivi da utilizzare come richiami dagli appostamenti di caccia attraverso roccoli.

16 ASSOCIAZIONI CONTRO IL MASSICCIO ATTACCO ALLA FAUNA SELVATICA E I FAVORI AI BRACCONIERI

comunicato stampa

 In Regione Lombardia si prospetta il più massiccio attacco alla fauna selvatica di tutti i tempi. Impedimento dei controlli, norme a favore del bracconaggio, caccia in deroga anche al cardellino.

Giorno dopo giorno uno sparuto gruppo di politici regionali che rappresenta una minoranza irrilevante dei lombardi lavora per emanare leggi e delibere in palese e conclamata violazione delle norme di tutela dell’ambiente e degli animali, Direttive UE comprese, per tutelare gli interessi privati delle frange più estremiste di cacciatori “sparatutto”.  Deroghe per uccidere i piccoli uccelli protetti, norme che favoriscono il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette, e l’approvazione pochi giorni fa di una Delibera per continuare a consentire la caccia degli uccelli migratori nei valichi montani che per legge devono essere vietati alla caccia. Il tutto calpestando e disprezzando le leggi e le plurime sentenze di giustizia amministrativa.

“Inaccettabile questo servilismo nei confronti di una lobby venatoria pronta a chiedere di violare la legge pur di uccidere sempre di più. I legislatori sanno benissimo, ad esempio,  che la protezione nei valichi non è una facoltà ma un obbligo derivante dalla legislazione comunitaria e dalla Legge 157 del 1992 sulla protezione della fauna e regolamentazione della caccia. Eppure in Lombardia ancora si compiono massacri di uccelli in luoghi che sono passaggi obbligatori durante la loro migrazione e trent'anni di battaglie da parte delle Associazioni ambientaliste e di sentenze non sono bastati a renderli, come dovrebbe essere, luoghi di protezione assoluta.

Come se non bastasse le associazioni venatorie, firmatarie di una lettera unitaria indirizzata alla Regione,  esercitano forti pressioni per chiedere alla Giunta di modificare le norme che regolano il possesso di richiami vivi per la caccia, agevolando così il commercio illegale di uccelli e il bracconaggio. Per le Associazioni venatorie lombarde i controlli delle forze dell'ordine "provocano sconcerto e forte insicurezza” tra i loro affiliati, come se questa fosse una ragione accettabile per limitarli; le modifiche richieste agevolerebbero un mercato illegale che genera profitti per milioni di euro.

All’ordine del giorno un’altra raffica di modifiche alla Legge Regionale 26/93, la Legge probabilmente più “manipolata” della storia, sempre con l’intento di stravolgere il necessario equilibrio tra la necessità di tutela della fauna selvatica e l’attività venatoria.

Per finire la volontà di riaprire gli impianti di cattura con le reti (roccoli) e sparare in deroga ai piccoli uccelli protetti. Sulla caccia in Deroga arriva la proposta del Consigliere e cacciatore Floriano Massardi (Lega Nord) di permettere la caccia al cardellino, verdone, lucherino, fringuello, peppola, frosone, pispola, storno e tordela.

Un’eventualità del genere ci riporterebbe indietro di 50 anni, permettendo l’uccisione di piccoli uccelli canori, le cui popolazioni sono in costante declino.

Sparare al cardellino, uccello  tra i più conosciuti ed amati, simbolo della Passione (la leggenda narra che il cardellino si fosse messo ad estrarre le spine dalla corona di Cristo e ferito rimase per sempre macchiato del Suo sangue), raffigurato in moltissime­­ opere d’arte a partire dal medioevo (tra le più famose basti citare la “Madonna del cardellino” di Raffaello), di cui Antonio Vivaldi cercò di imitare il melodioso canto nel concerto per flauto “Il Gardellino”, è un'offesa per la maggioranza dei lombardi stanchi di essere ostaggi di proposte vergognose e uno schiaffo alle politiche dell’Unione Europea  e alla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea (sulle catture in Francia) che rappresenta una pietra tombale sulla questione.

“Ci appelliamo veramente a chi, per il ruolo istituzionale che rappresenta, dovrebbe lavorare per il rispetto delle leggi: i consiglieri, i dirigenti e i funzionari ai quali chiediamo il ritorno alla legalità, ognuno per il proprio ruolo. Dopo anni di sudditanza nei confronti dell’estremismo venatorio, la regione Lombardia metta al centro della sua azione le politiche ambientali e sulla tutela della fauna, bene indisponibile dello Stato, e non accontenti uno sparuto gruppo di cittadini, portatori di interessi privati, e allergici alle regole e alla civiltà”.

Le Associazioni: Associazione Vittime Caccia - CABS - CAI LOMBARDIAENPAGAIAGOL – Gruppo Intervento Giuridico - LACLAV – LEAL – LEGAMBIENTE – LEIDAA – LIPU - PRO NATURA - WWF

Milano, 23.03.2021

PAC, EVI-MURONI: DELUSIONE PATUANELLI, DOV'E' L'ATTESO CAMBIO DI PASSO?

 “Grande delusione per il discorso del ministro Patuanelli” - così Eleonora Evi e Rossella Muroni in merito all’intervento del ministro in occasione del Consiglio dei ministri dell’agricoltura tenutosi ieri.

“Sebbene si dica d’accordo, in linea di principio, con gli obiettivi posti dal Green Deal, ne ha sottolineato il carattere giuridicamente non vincolante, facendo così il gioco di chi vuole che i nuovi target europei sulla rinaturalizzazione delle aree agricole, la riduzione dei pesticidi e dei fertilizzanti e la conversione al biologico, rimangano di fatto sulla carta.


Nelle parole di Patuanelli non abbiamo riscontrato, purtroppo, nessun decisivo cambio di passo rispetto a quanto fatto dalla ministra Bellanova. Ci chiediamo come sia possibile conseguire gli obiettivi al 2030 della Farm to Fork e della Strategia sulla Biodiversità se questi non vengono ritenuti obiettivi vincolanti nella nuova Politica Agricola Comune, che, com’è noto, definirà il futuro della politica agricola europea fino al 2027 e l’allocazione di un terzo del bilancio UE. Non serve a nulla parlare di transizione ecologica, sei poi nei tavoli europei promuoviamo il business as usual. Al ministro chiediamo, pertanto, di non trincerarsi dietro posizioni di comodo, ma di dimostrare coraggio affinché gli obiettivi del Green Deal non restino solo nel limbo delle buone intenzioni” - concludono Evi e Muroni.


lunedì 22 marzo 2021

la Città Possibile. Ventotto pagine di iniziative dal basso

una sorpresa agli amici dell'ecoistituto. Anche su liberanotizie potete leggere la città possibile, importantissimo in questo numero, perchè a pagina 15 c'è un appello per spegnere unanocività che già 4 anni fa, si stava riuscendo a fermare, poi, vinsero i cattivi e è ancora la e, addirittura ora, la vorrebbero salvare spendendo un patrimonio pubblico.

cittadinanza attiva, storia locale (con intrecci con la grande storia), mobilità dolce, poesie corsare, ambiente, biodiversità, energie rinnovabili, monitoraggio autogestito della qualità dell'aria, alimenti naturali, salute e sanità pubblica, gestione corretta del verde, economia, e molto altro. Dal locale al globale, malgrado la pandemia, senza perdere la tenerezza… e la voglia di fare.

La nostra rivista esce dal dicembre ’93 grazie al sostegno dei lettori. Verrà distribuita gratuitamente nei prossimi giorni negli esercizi pubblici (quelli aperti nonostante il covid). Se la vuoi sostenere (10 € annuali …. ma non poniamo limiti) ricevendola direttamente a casa, scrivi a info@ecoistitutoticino.org

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