Dal fb di una giornalista. Liberanotizie si unisce all'appello e invita a sostenere l'appello.
Con questo post chiedo l'attenzione delle colleghe e colleghi giornalisti iscritti in Lombardia. Condivido con voi l'appello in solidarietà al collega Paolo Pozzi, pretestuosamente licenziato dall'ex presidente dell'Odg lombardo. Molte e molti hanno già firmato, spero che arriveranno nuove adesioni (da inviare a solidarietapaolopozzi@gmail.com). Grazie
Ecco il testo:
Solidarietà al collega Paolo Pozzi
I sottoscritti esprimono piena solidarietà al collega Paolo Pozzi, pretestuosamente licenziato dall’ex Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, a soli tre giorni dalla scadenza del suo mandato, con l’accusa di non aver sostenuto (via social network eccetera) la sua campagna elettorale al ballottaggio delle elezioni dell’Ordine 2021 e chiedono al nuovo Presidente il reintegro di Pozzi al suo posto di lavoro.
Tutti hanno avuto occasione di apprezzare il valore professionale e umano del collega Paolo Pozzi, il suo lavoro super partes, il suo spirito di servizio nei confronti di tutti gli iscritti e a favore della comunità dei giornalisti lombardi, anche attraverso il suo efficace e intenso lavoro di organizzazione dei corsi di aggiornamento professionale.
Licenziare un dipendente accusandolo di non aver sostenuto la propria e personale campagna elettorale - senza neppure considerare che c’è sostanziale distinzione tra “presidente in carica” e “candidato” durante una competizione elettorale - dimostra una visione personalistica dei ruoli istituzionali e della gestione di un ente pubblico come l’Ordine dei giornalisti, rivelando una concezione alquanto singolare dei rapporti di lavoro e della stessa democrazia.
E questa è la frase “HO LETTO E SOTTOSCRIVO L’APPELLO IN SOLIDARIETÀ A PAOLO POZZI PER IL REINTEGRO AL SUO POSTO DI LAVORO” (nome e cognome del firmatario) da inviare tramite mail a solidarietapaolopozzi@gmail.com
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