Il 12 e il 13 giugno prossimi cade il decennale del Referendum su acqua e nucleare. Nel
2011 c’è stata una grande partecipazione popolare, mossa soprattutto dall’acqua che
rappresentava il richiamo più sensibile per tutte/i come diritto strettamente legato alla vita.
La volontà espressa nelle urne da 27 milioni di persone è stata chiarissima: fuori i privati e
i profitti dall’acqua.
Non arriviamo certo a pretendere che il Comune di Milano e il sindaco Sala ricordino
questa ricorrenza, sappiamo che hanno tanti impegni importanti: continuare a consumare
suolo, abbattere alberi, progettare nuovi grattacieli, favorire la speculazione edilizia.
Ma che proprio in quei giorni di giugno si svolga il ‘Milano Monza Motor Show’, ci risulta
incredibile, diremmo quasi grottesco.
Viviamo nella città più inquinata d’Europa, abbiamo bisogno di respirare, di ridare spazio
alla natura, di proteggere l’acqua, prima vittima dei cambiamenti climatici .
Il surriscaldamento globale sta peggiorando la nostra situazione e quella di tutti gli esseri
viventi, è urgente fare qualcosa per fermare questa corsa e invertire radicalmente il
processo di distruzione e autodistruzione che questo sistema ha innescato.
Lo sfruttamento violento e senza limiti delle risorse del pianeta è sfociato nella tragedia
della pandemia che ha scatenato la crisi sanitaria, la compressione dei diritti, l’aumento
esponenziale delle diseguaglianze.
Era lecito aspettarsi un risveglio della ragione. Invece…
Le piazze del centro cittadino saranno occupate per quattro giorni da esposizioni di auto,
perché “….c’è grande voglia di ripartire….sarà una grande occasione per tutto il sistema
automotive, all’insegna della passione per le auto….esposizione dei più innovativi modelli
per le vie del centro…” Certo non mancherà il tocco green, ci sarà infatti anche una
grande installazione di auto ibride ed elettriche. Complimenti.
La pandemia quindi non ha insegnato proprio niente, si rilancia la motorizzazione privata.
Ci saremmo magari aspettati eventi per valorizzare la mobilità dolce, diffondere la cultura
del trasporto pubblico, invece tutto il contrario.
Signor Sindaco, ci permette una osservazione? Abbiamo l’impressione che ancora una
volta lei non abbia capito niente, nonostante la sedicente veste green.
COMITATO MILANESE ACQUAPUBBLICA
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