Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Roma, 6 aprile 2021 -
"Siamo amaramente sorpresi dalle parole del Presidente Draghi in visita in Libia. Dichiararsi soddisfatti del lavoro del governo libico in tema di salvataggi vuol dire ignorare i crimini compiuti in questi anni dalla guardia costiera libica e il dramma dei campi di concentramento. Tra i tanti motivi della visita del Premier, dalla costruzione dell'autostrada costiera e il ripristino dell'aeroporto internazionale, quello dei diritti umani è un tema gravemente assente. Che una persona dall’autorevolezza e il prestigio di Draghi si dichiari soddisfatto dell’operato di chi uccide, spara e incatena è una notizia preoccupante. È ancora vivo il ricordo dello scorso 28 luglio, quando l’Oim denunciò la morte di 3 migranti sudanesi, e altri quattro feriti, per mano della Guardia costiera libica che aveva sparato sui migranti; del 26 ottobre 2019 quando motovedette libiche sparano alla Alan Kurdi per impedire soccorso ai migranti e del 10 ottobre 2018 quando la stessa Guardia costiera libica spararò su due pescherecci italiani". Così in nota Elena Grandi e Luana Zanella dei Verdi, rispettivamente Co-portavoce nazionale e dell'esecutivo nazionale.
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