Oltre 1100 firme raccolte nella petizione per dire no al forno crematorio.
Il dietrofront dell'amministrazione di Bernate da un messaggio del Sindaco, che Riportiamo integralmente.
I cittadini fan la differenza ; rimane la domanda di come sia possibile all'interno di un comune del Parco del Ticino, anche solo pensare a queste ipotesi.
Cari concittadini,
in questi giorni sono stata contattata e ho incontrato molti di voi che mi hanno espresso i loro pensieri e le loro considerazioni rispetto al forno crematorio, così come molti saranno coloro che hanno firmato e firmeranno la petizione contro la sua realizzazione.
Come già preannunciato nei miei precedenti comunicati, l’opinione dei cittadini è importante e di conseguenza è tenuta in debita considerazione.
Nel rispetto della volontà della cittadinanza, nella seduta di Giunta di questa sera – nella sua nuova composizione a seguito delle dimissioni di Marzia Techiatti - si è deciso di inoltrare a Regione Lombardia richiesta di annullamento e di archiviazione dell’istanza relativa alla manifestazione di interesse nello sviluppo della rete di impianti di cremazione in Lombardia.
Nella giornata di domani sarà formalizzata la comunicazione alla Regione.
Concedetemi di ribadire che si era ancora in una fase istruttoria della proposta progettuale e nessuna decisione era stata assunta.
Avremmo potuto fornire tutte le rassicurazioni di tutela dell’ambiente e della salute senza trascurare il beneficio economico certo per le casse comunali per un lungo periodo, ma subito è emerso il NO alla realizzazione del forno a Bernate.
Il clima che ha dominato e domina Bernate in questi giorni, i toni usati, le espressioni per lo più fuori luogo – e tutto questo ancor prima della raccolta delle firme – ci hanno portato a chiedere l’annullamento della manifestazione di interesse presentata.
Cordialmente.
Il Sindaco
Mariapia Colombo
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