Di Gabriele Battaglia (già corrispondente di Radiopopolare)
Secondo il FT, il crollo dei prestiti concessi da China Development Bank e Export-Import Bank of China - i due maggiori concessori di credito all'estero - significherebbe che la Cina sta rivedendo drasticamente la propria politica di investimenti all'estero per due motivi: 1) la guerra commerciale con gli Usa, che consiglierebbe di mantenere gli asset in dollari nei propri forzieri - 2) la non sostenibilità degli investimenti fatti finora nell'ambito della Belt and Road, dal punto di vista sia economico (la politica delle infrastrutture non sta generando ritorni) sia politico (critiche di "ricatto del debito" all'esterno e critiche di sprecare i soldi all'interno). Si andrebbe verso una fase di introversione economica (definizione mia), con investimenti fatti soprattutto in casa propria. Forse è questa la 双循环 - "doppia circolazione" - in cui il 国内大循环 (ciclo interno) è il principale ("以国内大循环为主体")
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