sabato 7 novembre 2020

M5S: GEESE (VERDI), 'APERTI A DISSIDENTI, MA MOLLINO CASALEGGIO'

Se gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle più attenti ai temi della tutela dell'ambiente e dell'ecologia chiedessero di aderire al gruppo dei VERDI/Ale nel Parlamento Europeo, "saremmo aperti" a "considerare" la loro richiesta, ma "solo" a condizione che si distacchino "pubblicamente" dal M5S, e in particolare da "Davide Casaleggio, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio". 



A dettare le condizioni alla 'pattuglia' dei 'non allineati' nella delegazione del M5S a Bruxelles è l'eurodeputata ecologista Alexandra Geese, tedesca dei Gruenen. "La mia opinione - dichiara Geese all'Adnkronos - è sempre la stessa ed è sempre stata la posizione ufficiale del gruppo. Noi abbiamo un problema con il sistema Cinquestelle, con il fatto che non c'è democrazia di base, che tutto dipende da un database di proprietà esclusiva dell'Associazione Rousseau, di fatto controllata da Davide Casaleggio". "Questo - sottolinea l'europarlamentare del Nord Reno Vestfalia - è un grossissimo problema e per questo motivo abbiamo respinto, all'epoca, la richiesta di tutti i 14 eurodeputati ) alcuni deputati singoli votano come noi' Ciò non toglie, prosegue Alexandra Geese, "che ci sono singoli deputati che votano in modo molto simile a noi, soprattutto sulle questioni ambientali ed ecologiche". "Se, per pura ipotesi, alcuni di questi eurodeputati - aggiunge - si staccassero molto pubblicamente dal M5S in tutte le sue componenti, Luigi Di Maio, Davide Casaleggio, Alessandro Di Battista, e se professassero ideali VERDI e democratici, sicuramente saremmo aperti a considerare" una loro richiesta di adesione. I nomi dei possibili 'transfughi' sono quelli degli eurodeputati che hanno votato contro la riforma della Pac, la Politica Agricola Comune, come i VERDI, mentre il resto della delegazione ha appoggiato il testo di compromesso della maggioranza. Si tratta di Ignazio Corrao, Eleonora Evi, Piernicola Pedicini e Rosa d'Amato. 

"non è - spiega Geese - che condanniamo gli elettori dei Cinquestelle, che sappiamo essere nati, all'epoca, con aspirazioni di democrazia di base e molto ecologiste. Però - sottolinea - si devono distaccare molto chiaramente da questo sistema, incluso questi attori come Casaleggio, Di Battista e Di Maio". Quello che "non vogliamo", continua la Verde di Lippstadt, che ha vissuto e lavorato in Italia, è "essere presi in mezzo ad una controversia interna al Movimento: deve essere un distacco da quello che è o era il Movimento". Alcuni degli europarlamentari di cui si parla come possibili 'transfughi' vengono considerati in realtà piuttosto vicini a Casaleggio o a Di Battista. Ad esempio la milanese Eleonora Evi, una delle più attive sul fronte ambientalista, è la referente per l'Europa sulla piattaforma Rousseau, mentre Corrao è vicino all'ex deputato romano.

Circostanze e rapporti che per i VERDI contano: "Se c'è una dichiarazione pubblica molto chiara, su tutti i componenti" nominati prima, allora "va bene. Altrimenti abbiamo un problema", sottolinea Geese. Quindi dovrebbero distaccarsi anche da Davide Casaleggio, per poter entrare? "Sì", risponde decisa. Geese precisa infine che queste condizioni non sono state ancora dibattute all'interno dei VERDI: "Questo - spiega - non lo abbiamo discusso nel gruppo, ma mi sembra - osserva - che consegua dalla presa di posizione dell'anno scorso". Tuttavia, "non ci sono state discussioni nel gruppo su questa cosa, recentemente, anche perché non c'è stato motivo. Per il momento - conclude - è una mia opinione personale".  

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