giovedì 15 ottobre 2020

I Carabinieri di Piacenza e un coperchio esploso. La Polizia Locale di Ossona e la ora Guardia nazionale padana. i complotti e le promozioni dei vigili complottisti

Ottobre 2015, il 30 di ottobre, in quel di Ossona, paese della provincia milanese, di circa 4000 abitanti, va in scena un complotto che dopo alcuni anni si rivelerà per quel che è, parte di una strategia più grande di attacco alle persone e al movimento ecologista.
Prima di analizzare le conseguenze, partiamo dalla narrazione e soprattutto dalle prove.
i soggetti: Francesco Pianura, vigile di Ossona con simpatie per l'estrema destra nazionalista;
Preti Ilaria Maria, militante della lega nord con derive xenofobe e neonaziste
Antonia Peccarisi, moglie del vicesindaco di Ossona Alberto Poli, verosimilmente l'utile idiota, e coinvolta a sua insaputa, per dare un che di reale al complotto.
Leva del 1987 di Ossona, il figlio del Sindaco, Davide Albertoni, Mario Sabbadini e altri (non necessariamente consci del complotto ordito).
Fatto: Pianura vuole fare una denuncia a Rossi Gilberto (Consigliere Federale Nazionale dei VERDI) per procurato allarme; ma Rossi, non ha mai chiamato i carabinieri e si è recato sul posto per verificare.
A seguito di queste breve indagini e ricerche di Rossi si scopre una rete di furti comandati e presumibilmente organizzati per creare allarmismo, fatto noto, un giovedì sera nella riunione della lega nord, un diverbio tra monica porrati e preti ilaria, conclusosi con le minacce della preti che "i ladri magari vengono anche da te", a cui il giorno successivo ci fù un furto in casa della porrati con furti di profumi e di altro di proprietà del figlio di porrati thomas, come riportato da porrati.
Altro elemento fondamentale,la creazione ed esistenza di gruppi whatsup e facebook con la funzione di creare ansia, apprensione ed allarmismi, con la scusa di fare i cittadini sceriffi, gruppi e chat a cui il Rossi non ha accesso ed è bannato, come parte del complotto.
Rossi, si trovava al momento del complotto presso un locale a vittuone, in compagnia di Sabbadini Emilio e Mariadele Sabbadini, cugini di Mario Sabbadini. Presumibilmente reggono il gioco, e accompagnano il Rossi al sopralluogo presso l'abitazione dove le due versioni del complotto, per creare confusione, parlano, prima di furto in casa di Rossi, poi di furto in casa di Donato Cucco.
Ovviamente nessuna delle due bugie è vera. ma volta solo a creare panico e a far partire dei falsi allarmi, per, come detto sopra, far cadere rossi nella trappola del procurato allarme e consentire in caso, a pianura di denunciare rossi per procurato allarme.
nota. pianura francesco, in questi anni ha provato ad aggredire rossi, fisicamente una volta nel comune di casorezzo, ha fatto mobbing, tra cui, nascondendo i documenti del permesso di invalidità della nonna del rossi, nascondendo permessi per le iniziative elettorali etc.
Visto che chi legge, un'idea del complotto se la sarà già fatta, diamo immediata pubblicazione del telefono di sabbadini che mostra a rossi; notare, il commento sopra è modificato, e dal commento sopra a quello sotto della preti ilaria, cambiano i soggetti
notare, come la peccarisi si rivolge al rossi con l'imperativo, 
sono tecniche spicce di pnl programmazione neuro lingusitica


si vede che ha modificato il commento. nota, dal 2013, da quando ho denunciato la preti, non ci parlo su indicazione del mio legale e delle forze dell'ordine, quindi, è assurdo che si inventi che gli telefoni

poi, invita a contattarmi.
e qui, la moglie del vicesindaco è consapevole o utile idiota?
ricordiamo che trovare posti di lavoro non è facile e... 


per approfondire sulla figura del pianura francesco, ecco un video dove sentite pianura, bestemmiare e provare a indurre in errore il rossi, oltre che a urlare "la legge sono io", come nel peggior film western

















 

1 commento:

  1. Se tutto questo fosse vero, mi pare, che dovrebbe scattare anche una denuncia! In ogni modo bisogna controllare queste persone.

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