riceviamo e pubblichiamo, il testo della mail inviata da tantissimi cittadini dell'area ovest di Milano Città metropolitana (Magenta, Abbiategrasso,Albairate, Robecco; Cassinetta, etc, etc..)
A onor di cronaca ricordiamo la "paralisi" nella dirigenza del Parco del Ticino, dovuta anche a questo argomento
Buongiorno Signor Ministro
E’ di questi giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (serie generale n°176 del 31/07/2018 Pg. 52) del parere definitivo da parte del CIPE sull’opera denominata «Padana Superiore» a Magenta e la Tangenziale ovest di Milano con variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto della S.S. 494 «Vigevanese» Abbiategrasso - Vigevano fino al ponte sul fiume Ticino. Primo stralcio da Magenta a Vigevano, tratta A e ratta C. Approvazione del progetto definitivo (Tratta a CUP: F51B16000420001, tratta C CUP: 51B16000530001), delibera CIPE n°7/2018, meglio conosciuta come Magenta-Vigevano.
Con il parere favorevole dell’opera, ANAS, potrà appaltare i lavori dando il via alla sua realizzazione. La strada, così com’è progettata, devasterà intere aree agricole del Parco del Ticino ( area MAB-UNESCO) e del Parco Agricolo Sud Milano( 2º parco Agricolo più fertile d’Europa). In diverse occasioni il territorio ha espresso il parere contrario a tale opera, sono contrari Sindaci, gli enti parco attraversati dall’opera, CMM, la città di Milano, associazioni di agricoltori, associazioni di cittadini (con la raccolta di 14000 firme), associazioni di categoria.
A livello progettuale la strada è stata concepita 20 anni fa nell’ambito del collegamento a Milano di quello che allora si pensava dovesse diventare l’hub aereo portuale più importante del nord d’italia: Malpensa. Decaduta la sua importanza strategica, l’opera non ha un riscontro reale di interesse viabilistico per la Regione. Il progetto deliberato, tra l’altro , non collega Milano a Malpensa in quanto stralcio funzionale dell’opera originale, scelto senza alcuna ragionevole motivazione . La vetustà e problematicità del progetto porta con sé prescrizioni e raccomandazioni che andranno per la maggior parte inserite nel progetto esecutivo, con sicura lievitazione dei costi.
Non esiste uno studio Costi/Benefici.
Le chiedo di intervenire e bloccare l’opera, una cattiva legge si cambia una brutta strada rimane. Questo potrà permettere al Ministero di analizzare a fondo l’utilità dell’opera, permetterà la verifica di possibili miglioramenti e l’analisi di alternative, alternative individuate dal territorio e da molti tavoli di lavoro che negli anni si sono succeduti. L’attuale progetto non ne recepisce nemmeno una. Il blocco dell’opera sarà propedeutico all’apertura di un tavolo di lavoro che coinvolgendo veramente il Territorio permetta in breve tempo ragionevoli soluzioni di mobilità , di minore impatto ambientale ed economico.
Il territorio la osteggia, noi cittadini del Territorio non la vogliamo.
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