“Desta preoccupazione e sgomento la decisione di Trump di aumentare le spese militari investendo 54 miliardi di dollari, sottraendoli innanzitutto allo sviluppo delle politiche ambientali e, inoltre, all’investimento sui ministeri e agli aiuti ai Paesi esteri" – dichiarano i coordinatori dell'Esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli e Fiorella Zabatta" che proseguono:
"Con 54 miliardi si può dare cibo, acqua, ospedali e istruzione per i prossimi anni ai popoli poveri del mondo. Il mondo ha impiegato decenni prima di riuscire a sviluppare una piena coscienza di salvaguardia ambientale, e la strada è ancora lunga: la notizia che la più grande potenza mondiale abbia deciso una così repentina e drastica inversione di marcia è un dato allarmante per i cittadini di ogni angolo del globo. È assurdo che mentre sempre più Paesi si sono convertiti alla tutela dell’ambiente come patrimonio dell’umanità ed hanno compreso da tempo che la green economy è una delle migliori forme di sviluppo e di occupazione si debba assistere al drastico taglio delle risorse per la difesa e lo sviluppo dell’ambiente e a favore di investimenti in spese militari."
"Alla preoccupazione - spiegano gli ecologisti - per l'impatto che questa scelta potrebbe avere sulle politiche ambientali mondiali, se ne aggiunge un'altra tutt'altro che secondaria: anziché muoverci verso un futuro di pacificazione la via della militarizzazione rischia di rompere un equilibrio internazionale già di per sé molto fragile."
"Il presidente Trump - concludono Bonelli e Zabatta - dovrebbe capire che no sta giocando a Risiko: è al governo della prima potenza mondiale, e scelte così insensate potrebbero avere ripercussioni gravissime su tutto il mondo per molti anni a venire.
fonte: verdi
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