riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il 20 novembre alle ore 16.00 presso La Triennale di Milano si terrà l'incontro “Il fascino del bosco. L’ecosistema del bosco: passato, presente e futuro”.
Una giornata per favorire la diffusione della conoscenza di boschi e foreste.
mercoledì 30 ottobre 2019
DOPO REPORT INTERROGAZIONE URGENTE DEL PD SU FONDI RUSSI ALLA LEGA
riceviamo e volentieri pubblichiamo
i link ai documentari di Report https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/La-santa-alleanza-c04deebf-5fb5-4182-a838-4cc1c3878bf8.html
Dopo quanto riportato ieri da Report è sempre più evidente la ragione per cui Salvini si è sottratto a chiarire in Parlamento le vicende legate ai finanziamenti esteri alla Lega.
Il quadro che emerge è davvero inquietante: legami evidenti della Lega con la destra americana e sovranista di Bannon, con la destra russa e con le frange dell’arcipelago della destra estremista italiana con il chiaro obiettivo di destabilizzare lo scenario europeo.
Per questo al più presto, con Dario Parrini, presenteremo una interrogazione al Presidente del Consiglio perché è urgente e necessario che il Parlamento conosca i dettagli di una vicenda che rischia di essere molto pericolosa per la sovranità del nostro Paese.
Testo dell'interrogazione:
INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA URGENTE (ARTICOLO 151)
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:
quanto riportato dall'inchiesta della trasmissione televisiva Report del 21 ottobre scorso, denominata "La fabbrica della paura", rivela, in modo inquietante, come la nota vicenda dei finanziamenti russi al partito Lega per Salvini Premier, oggetto di indagini da parte da parte della Procura di Milano per il reato di corruzione internazionale e di una informativa del Presidente del Consiglio dei ministri, Conte, svoltasi in Senato il 24 luglio scorso, sia parte di un disegno molto più complesso e pericoloso;
il quadro che emerge dall'inchiesta giornalistica di Report mostra come i legami sempre più numerosi che la Lega ha stretto negli anni con forze estremiste di destra, sia in Russia che negli Stati Uniti, facciano parte di un progetto internazionale, alimentato da moltissimo denaro, finalizzato al chiaro obiettivo di destabilizzare l'Europa;
secondo quanto riportato il 10 luglio scorso dal quotidiano on line Buzzfeed e già precedentemente dal settimanale "L'Espresso", l'incontro, avvenuto il 18 ottobre 2018 al Metropol hotel di Mosca tra persone appartenenti al partito della Lega, tra cui Gianluca Savoini, e alcune persone di nazionalità russa, "avrebbe avuto lo scopo esplicito di finanziare in modo illecito il partito della Lega per Salvini Premier e la sua campagna elettorale per le Europee";
la riunione avrebbe avuto ad oggetto la vendita, tramite intermediari, di 3 milioni di tonnellate di gasolio all’Eni da parte di un’importante compagnia petrolifera russa. Il valore della vendita sarebbe stato di circa 1,5 miliardi di dollari. Da questa transazione sarebbero stati trattenuti 65 milioni di dollari da destinare alla Lega;
poiché l'allora Ministro dell'interno, Salvini, si è sempre rifiutato di rispondere di questi fatti in Parlamento e ha sempre negato di aver invitato Savoini in Russia e di aver avuto contatti con lui in quell'occasione, il 24 luglio scorso, il Presidente del Consiglio dei ministri, Conte, ha smentito platealmente le dichiarazioni del Ministro in merito al fatto di non sapere della presenza di Savoini a Mosca nell’ottobre 2018 e ha altresì dichiarato che "Se guardiamo alla dinamica dell'attuazione dell'indirizzo di politica internazionale, abbiamo la riprova che sul versante dei rapporti con la Federazione russa e con riguardo a tutte le connesse implicazioni, la nostra linea è stata coerente, ragionevole e mai indebitamente condizionata da fattori perturbativi suscettibili di comportare una deviazione rispetto ai nostri interessi nazionali.";
il rapporto tra Salvini e Savoini risale ai tempi in cui entrambi lavoravano per il giornale "La Padania". Intervistato da Report, Moncalvo, direttore de "La Padania" tra il 2002 e il 2004, descrive Savoini, coinvolto nel 2002 in uno scandalo per la presenza di foto e simboli fascisti e nazisti nella redazione del giornale, come colui che avrebbe "formato" Salvini "come se fosse una massa di argilla";
secondo quanto riportato dal giornalista, Giorgio Mottola, nella formazione politica di Savoini e nel suo stretto rapporto con la Russia c'è Maurizio Murelli, una delle figure più importanti del neofascismo milanese, condannato a 11 anni di carcere per concorso in omicidio dell'agente di polizia Antonio Marino. Nel 1984 Murelli ha fondato "Orion", centro culturale facente riferimento ai movimenti di estrema destra di quel periodo, con idee neonaziste e filosovietiche, nelle cui posizioni - secondo quanto riportato dallo stesso Murelli - Savoini si è "molto riconosciuto" e ai cui esponenti la Lega, che si andava formando in quegli anni, avrebbe chiesto di partecipare alle attività del partito per dare "un’anima" a un ambiente "culturalmente debole". L'obiettivo, secondo Claudio Gatti, autore del libro "I demoni di Salvini", sarebbe stato quello di "estrapolare l’essenza del fascismo e soprattutto del nazismo per poi riuscire a rivitalizzarlo" e perseguire, quindi, una precisa strategia politica che ha fatto presa sui neofascisti italiani, come ammette lo stesso vice Presidente di Casapound, Di Stefano;
alla domanda del giornalista di Report sul perché fosse stato scelto proprio il Carroccio come "sponda italiana", Murelli ha risposto "Perché debole culturalmente quindi più facile da infiltrare/affiliare";
Savoini e Murelli hanno avuto rapporti anche con Aleksandr Dugin, filosofo russo e fondatore del partito nazional bolscevico, sostenitore della fine della democrazia liberale, dell'inizio di un populismo integrale e di una rivoluzione illiberale, come lui stesso dichiara secondo quanto riportato da Report, il quale ha intervistato Salvini per Tsatgarad.tv, un'emittente voce di un sovranismo che fonde religione cristiana, lotta ai diritti degli omosessuali e difesa dei confini;
il proprietario di Tsatgarad.tv è Konstantin Malofeev, detto l'oligarca di Dio, plutocrate molto vicino al Presidente Putin, finanziatore di partiti di estrema destra in Europa e fondatore di una "Santa Alleanza" tra le associazioni ultratradizionaliste russe e le più potenti fondazioni della destra religiosa americana, al quale è stato vietato l'ingresso nell’area Schengen e al quale sono stati congelati tutti i conti presso le banche europee;
lo stesso Malofeev, che ha dichiarato a Report che Savoini gli avrebbe confermato di aver parlato di petrolio all’hotel Metropol di Mosca con alcuni avvocati russi, ha avuto stretti rapporti con Salvini dopo la sua elezione a Segretario della Lega e il suo (allora) portavoce Gianluca Savoini il quale, dopo aver fondato infatti l’Associazione Lombardia - Russia ha nominato come suo presidente, Alexey Komov, uomo molto vicino a Malofeev, che intervenne sul palco quando Salvini fu eletto Segretario;
dal 2013 a oggi Savoini e Salvini sono andati spesso a Mosca a incontrare Malofeev, il quale avrebbe continuato a finanziare un piano ultraconservatore attraverso una rete di fondazioni che parte dalla Russia, con la fondazione S. Basilio il Grande, e che passa da fondazioni americane, come la National Christian Foundation, fino ad arrivare a il World Congress of Families, un’organizzazione internazionale antiabortista e contraria alle unioni omosessuali, il cui vice Presidente è il suddetto Alexey Komov;
la ricostruzione fatta da Report dei rapporti intessuti dalla Lega da quando Salvini ne diventò il Segretario mostra l'esistenza di un disegno finalizzato alla nascita di un asse internazionale tra forze estremiste di destra, in cui Salvini e la Lega appaiono spesso come pedine;
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di fare al più presto chiarezza sui fatti allarmanti sopra riportati, che, al di là delle loro eventuali implicazioni penali, appaiono gravemente lesivi della sovranità del nostro Paese e tali da destabilizzare le radici e i valori fondanti della nostra democrazia.
MIRABELLI, PARRINI
INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA URGENTE (ARTICOLO 151)
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:
quanto riportato dall'inchiesta della trasmissione televisiva Report del 21 ottobre scorso, denominata "La fabbrica della paura", rivela, in modo inquietante, come la nota vicenda dei finanziamenti russi al partito Lega per Salvini Premier, oggetto di indagini da parte da parte della Procura di Milano per il reato di corruzione internazionale e di una informativa del Presidente del Consiglio dei ministri, Conte, svoltasi in Senato il 24 luglio scorso, sia parte di un disegno molto più complesso e pericoloso;
il quadro che emerge dall'inchiesta giornalistica di Report mostra come i legami sempre più numerosi che la Lega ha stretto negli anni con forze estremiste di destra, sia in Russia che negli Stati Uniti, facciano parte di un progetto internazionale, alimentato da moltissimo denaro, finalizzato al chiaro obiettivo di destabilizzare l'Europa;
secondo quanto riportato il 10 luglio scorso dal quotidiano on line Buzzfeed e già precedentemente dal settimanale "L'Espresso", l'incontro, avvenuto il 18 ottobre 2018 al Metropol hotel di Mosca tra persone appartenenti al partito della Lega, tra cui Gianluca Savoini, e alcune persone di nazionalità russa, "avrebbe avuto lo scopo esplicito di finanziare in modo illecito il partito della Lega per Salvini Premier e la sua campagna elettorale per le Europee";
la riunione avrebbe avuto ad oggetto la vendita, tramite intermediari, di 3 milioni di tonnellate di gasolio all’Eni da parte di un’importante compagnia petrolifera russa. Il valore della vendita sarebbe stato di circa 1,5 miliardi di dollari. Da questa transazione sarebbero stati trattenuti 65 milioni di dollari da destinare alla Lega;
poiché l'allora Ministro dell'interno, Salvini, si è sempre rifiutato di rispondere di questi fatti in Parlamento e ha sempre negato di aver invitato Savoini in Russia e di aver avuto contatti con lui in quell'occasione, il 24 luglio scorso, il Presidente del Consiglio dei ministri, Conte, ha smentito platealmente le dichiarazioni del Ministro in merito al fatto di non sapere della presenza di Savoini a Mosca nell’ottobre 2018 e ha altresì dichiarato che "Se guardiamo alla dinamica dell'attuazione dell'indirizzo di politica internazionale, abbiamo la riprova che sul versante dei rapporti con la Federazione russa e con riguardo a tutte le connesse implicazioni, la nostra linea è stata coerente, ragionevole e mai indebitamente condizionata da fattori perturbativi suscettibili di comportare una deviazione rispetto ai nostri interessi nazionali.";
il rapporto tra Salvini e Savoini risale ai tempi in cui entrambi lavoravano per il giornale "La Padania". Intervistato da Report, Moncalvo, direttore de "La Padania" tra il 2002 e il 2004, descrive Savoini, coinvolto nel 2002 in uno scandalo per la presenza di foto e simboli fascisti e nazisti nella redazione del giornale, come colui che avrebbe "formato" Salvini "come se fosse una massa di argilla";
secondo quanto riportato dal giornalista, Giorgio Mottola, nella formazione politica di Savoini e nel suo stretto rapporto con la Russia c'è Maurizio Murelli, una delle figure più importanti del neofascismo milanese, condannato a 11 anni di carcere per concorso in omicidio dell'agente di polizia Antonio Marino. Nel 1984 Murelli ha fondato "Orion", centro culturale facente riferimento ai movimenti di estrema destra di quel periodo, con idee neonaziste e filosovietiche, nelle cui posizioni - secondo quanto riportato dallo stesso Murelli - Savoini si è "molto riconosciuto" e ai cui esponenti la Lega, che si andava formando in quegli anni, avrebbe chiesto di partecipare alle attività del partito per dare "un’anima" a un ambiente "culturalmente debole". L'obiettivo, secondo Claudio Gatti, autore del libro "I demoni di Salvini", sarebbe stato quello di "estrapolare l’essenza del fascismo e soprattutto del nazismo per poi riuscire a rivitalizzarlo" e perseguire, quindi, una precisa strategia politica che ha fatto presa sui neofascisti italiani, come ammette lo stesso vice Presidente di Casapound, Di Stefano;
alla domanda del giornalista di Report sul perché fosse stato scelto proprio il Carroccio come "sponda italiana", Murelli ha risposto "Perché debole culturalmente quindi più facile da infiltrare/affiliare";
Savoini e Murelli hanno avuto rapporti anche con Aleksandr Dugin, filosofo russo e fondatore del partito nazional bolscevico, sostenitore della fine della democrazia liberale, dell'inizio di un populismo integrale e di una rivoluzione illiberale, come lui stesso dichiara secondo quanto riportato da Report, il quale ha intervistato Salvini per Tsatgarad.tv, un'emittente voce di un sovranismo che fonde religione cristiana, lotta ai diritti degli omosessuali e difesa dei confini;
il proprietario di Tsatgarad.tv è Konstantin Malofeev, detto l'oligarca di Dio, plutocrate molto vicino al Presidente Putin, finanziatore di partiti di estrema destra in Europa e fondatore di una "Santa Alleanza" tra le associazioni ultratradizionaliste russe e le più potenti fondazioni della destra religiosa americana, al quale è stato vietato l'ingresso nell’area Schengen e al quale sono stati congelati tutti i conti presso le banche europee;
lo stesso Malofeev, che ha dichiarato a Report che Savoini gli avrebbe confermato di aver parlato di petrolio all’hotel Metropol di Mosca con alcuni avvocati russi, ha avuto stretti rapporti con Salvini dopo la sua elezione a Segretario della Lega e il suo (allora) portavoce Gianluca Savoini il quale, dopo aver fondato infatti l’Associazione Lombardia - Russia ha nominato come suo presidente, Alexey Komov, uomo molto vicino a Malofeev, che intervenne sul palco quando Salvini fu eletto Segretario;
dal 2013 a oggi Savoini e Salvini sono andati spesso a Mosca a incontrare Malofeev, il quale avrebbe continuato a finanziare un piano ultraconservatore attraverso una rete di fondazioni che parte dalla Russia, con la fondazione S. Basilio il Grande, e che passa da fondazioni americane, come la National Christian Foundation, fino ad arrivare a il World Congress of Families, un’organizzazione internazionale antiabortista e contraria alle unioni omosessuali, il cui vice Presidente è il suddetto Alexey Komov;
la ricostruzione fatta da Report dei rapporti intessuti dalla Lega da quando Salvini ne diventò il Segretario mostra l'esistenza di un disegno finalizzato alla nascita di un asse internazionale tra forze estremiste di destra, in cui Salvini e la Lega appaiono spesso come pedine;
si chiede di sapere:
quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di fare al più presto chiarezza sui fatti allarmanti sopra riportati, che, al di là delle loro eventuali implicazioni penali, appaiono gravemente lesivi della sovranità del nostro Paese e tali da destabilizzare le radici e i valori fondanti della nostra democrazia.
MIRABELLI, PARRINI
MIVEG 2019: UN GRANDE SUCCESSO DI PRESENZE E SOLD OUT PER I CORNER DEL FOOD E DEI PRODOTTI VEGAN IN VENDITA
riceviamo e volentieri pubblichiamo
La settima edizione di Miveg ha portato fortuna al festival più vegan e sostenibile del panorama nazionale che, ancora una volta organizzato con efficienza e rigore, ha registrato un aumento del 10 per cento di visitatori rispetto allo scorso anno, arrivando a toccare per questa edizione le quasi 11 mila presenze (in soli due giorni sono state vendute 800 porzioni di lasagne e 700 secondi con il leggendario soiafisso, più di mille panzerotti, 2 mila porzioni di dolci oltre alle brioche con crema, marmellata e vuote, 2000 panini, 1600 caffè).
La due giorni etica e vegan ha visto affollare tutti gli spazi espositivi, conferenze, bar e ristorante per tutta la durate dell’evento. La politica di Miveg è quella di diffondere la sostenibilità a 360 gradi e si traduce con un evento organizzato e sostenuto da volontari esperti e professionali che si prestano affinché tutti i proventi dell’evento possano essere devoluti al santuario VITADACANI-PORCIKOMODI per animali salvati da maltrattamenti, allevamenti o mattatoi.
Interessante anche il dato sulle presenze alle ben 14 conferenze organizzate e agli 8 workshop che per entrambe le giornate hanno registrato la presenza di più di 100 persone ad ogni conferenza e hanno superato i gli 80 partecipanti per ogni workshop.
Miveg è un festival interattivo che si vive e si ascolta, dove si possono fare domande, si impara, si partecipa e si interviene, si acquista cibo cruelty free, si trascorrono momenti di convivialità, si beve e si gustano le eccellenze della cucina vegan. Un festival delle meraviglie che attira persone da ogni regione non solo vegani, vegetariani e ambientalisti ma anche persone interessate ad approfondire e ad accostarsi ad uno stile di vita rispettoso degli altri animali e sostenibile.
D’altra parte i dati Eurispes 2019 parlano chiaro e mostrano come in Italia la dieta vegetariana e vegana sono abitudini alimentari consolidate e radicate; è documentato come il numero dei vegani nel nostro Paese sia in aumento di un punto percentuale e rispetto allo scorso anno si è passati dallo 0,9 per cento all’1,9 per cento di oggi.
Sara D’Angelo responsabile di Vitadacani commenta: “Miveg sta crescendo e si sta trasformando in un riferimento del mondo vegan come momento culturale e anche di aggregazione, un’agorà che fa convergere mondi affini e diversi a dimostrare che il cambiamento è sempre possibile e che tutto quello che è giusto, etico e rispettoso è anche interessante, bellissimo e buonissimo. Siamo sulla strada giusta per continuare ad offrire al mondo il nostro miglior contributo”.
Per ulteriori informazioni o interviste:
www.miveg.org
info@miveg.org
La settima edizione di Miveg ha portato fortuna al festival più vegan e sostenibile del panorama nazionale che, ancora una volta organizzato con efficienza e rigore, ha registrato un aumento del 10 per cento di visitatori rispetto allo scorso anno, arrivando a toccare per questa edizione le quasi 11 mila presenze (in soli due giorni sono state vendute 800 porzioni di lasagne e 700 secondi con il leggendario soiafisso, più di mille panzerotti, 2 mila porzioni di dolci oltre alle brioche con crema, marmellata e vuote, 2000 panini, 1600 caffè).
La due giorni etica e vegan ha visto affollare tutti gli spazi espositivi, conferenze, bar e ristorante per tutta la durate dell’evento. La politica di Miveg è quella di diffondere la sostenibilità a 360 gradi e si traduce con un evento organizzato e sostenuto da volontari esperti e professionali che si prestano affinché tutti i proventi dell’evento possano essere devoluti al santuario VITADACANI-PORCIKOMODI per animali salvati da maltrattamenti, allevamenti o mattatoi.
Interessante anche il dato sulle presenze alle ben 14 conferenze organizzate e agli 8 workshop che per entrambe le giornate hanno registrato la presenza di più di 100 persone ad ogni conferenza e hanno superato i gli 80 partecipanti per ogni workshop.
Miveg è un festival interattivo che si vive e si ascolta, dove si possono fare domande, si impara, si partecipa e si interviene, si acquista cibo cruelty free, si trascorrono momenti di convivialità, si beve e si gustano le eccellenze della cucina vegan. Un festival delle meraviglie che attira persone da ogni regione non solo vegani, vegetariani e ambientalisti ma anche persone interessate ad approfondire e ad accostarsi ad uno stile di vita rispettoso degli altri animali e sostenibile.
D’altra parte i dati Eurispes 2019 parlano chiaro e mostrano come in Italia la dieta vegetariana e vegana sono abitudini alimentari consolidate e radicate; è documentato come il numero dei vegani nel nostro Paese sia in aumento di un punto percentuale e rispetto allo scorso anno si è passati dallo 0,9 per cento all’1,9 per cento di oggi.
Sara D’Angelo responsabile di Vitadacani commenta: “Miveg sta crescendo e si sta trasformando in un riferimento del mondo vegan come momento culturale e anche di aggregazione, un’agorà che fa convergere mondi affini e diversi a dimostrare che il cambiamento è sempre possibile e che tutto quello che è giusto, etico e rispettoso è anche interessante, bellissimo e buonissimo. Siamo sulla strada giusta per continuare ad offrire al mondo il nostro miglior contributo”.
Per ulteriori informazioni o interviste:
www.miveg.org
info@miveg.org
Piano cave. Non ci siamo! Cava Casorezzo
riceviamo e volentieri pubblichiamo
I Verdi Lombardi esprimono la loro vicinanza alla comunità di cittadini che da anni si batte contro la realizzazione di una discarica all’interno del Parco del Roccolo. Riteniamo preoccupante la decisione di Citta’ Metropolitana di aver concesso la possibilità di estrarre ulteriori 1,3milioni di metri cubi di terra in un momento storico in cui l’edilizia ha rallentato la sua attività e con la minaccia di una discarica per riempire quanto scavato.
Inoltre riteniamo che Città Metropolitana debba prendere una chiara e forte posizione contro la realizzazione del progetto di una discarica che costituirebbe l’ennesimo scempio del territorio. Nello stesso modo riteniamo ipocrita la posizione di Regione Lombardia che da sempre ha fatto gli interessi dei cavatori e che su questa vicenda ha sempre tenuto una posizione ambigua. In poche parole nessuno vuole la discarica ma nei fatti nessuno “ai piani alti” della politica regionale e metropolitana si muove per sostenere l’opposizione dei cittadini.
Ci piacerebbe che una volta ogni tanto la politica potesse tornare ad essere uno strumento per i cittadini e non l’inseguimento ad accontentare l’ennesima lobby. Ci piacerebbe che nelle istituzioni si iniziasse a parlare di politiche per i rifiuti zero, per l’economia circolare e per la promozione di nuovi stili di vita.
Nei fatti le politiche dei partiti al governo in Lombardia ci riportano indietro di decenni. Noi Verdi Lombardi vogliamo guardare al futuro e promuovere la condivisione delle decisioni e di politiche che valorizzino le risorse del territorio.
Federazione Verdi Lombardia
sabato 26 ottobre 2019
no discarica assemblea a Busto Garolfo il 4 novembre
Importante:
1. ricordare che due progetti di legge, a livello metropolitano (in merito all'accorpamento dei PLIS parchi locali interesse sovracomunale); e a livello regionale, non sono ancora stati discussi.
2. la legge regionale della regione Lombardia n.32 del 2015 all'articolo 3 dice esplicitamente che le competenze in tema di ambiente e parchi NON SONO DI CITTà METROPOLITANA , ma SONO DI REGIONE LOMBARDIA.
3. Grazie all'approvazione della mozione di Verdi/Cambiamo Ossona, è reso evidente che c'è una volontà del legislatore e della cittadinanza di cambiare la normativa regionale e di chiedere l'istituzione di un parco metropolitano che vieti di conferire in esso dei rifiuti. Ragion per cui, non ci sono ancora state le sentenze, in quanto, non ha senso dare giudizi su norme in evoluzione che potrebbero determinare una marea di ricorsi.
Ordine del Giorno depositato 4 10 2017
"Cave di Casorezzo e istituendo Parco Metropolitano di Milano"
Lettera da inviare al Presidente di Regione Lombardia, al presidente del Consiglio Regionale, all'assessore Claudia Terzi di Regione Lombardia, al Sindaco di Milano Città metropolitana, per chiedere che venga definitivamente stralciata l'ipotesi di una discarica all'interno, ora del Parco del Roccolo, in seguito, vengano definitivamente omesse le possibilità di consentire discariche e attività altamente invasive e che rechino pregiudizio all'ambiente, all'interno delle aree protette;
partendo dalla Legge Regionale n.32 del 2015 e dai suoi allegati, invitando ad adoperarsi per l'Istituzione di Un Parco Metropolitano a tutela regionale, come già il Parco Regionale del Ticino della Lombardia.
partendo dalla Legge Regionale n.32 del 2015 e dai suoi allegati, invitando ad adoperarsi per l'Istituzione di Un Parco Metropolitano a tutela regionale, come già il Parco Regionale del Ticino della Lombardia.
Il consiglio comunale di Ossona si impegna a scrivere agli indirizzi delle autorità sopracitate e dare pubblicazione sul sito web del comune di Ossona e nelle bacheche pubbliche del Comune di Ossona, della richiesta di cui sopra.
Il Capogruppo Consiliare VERDI/CAMBIAMO OSSONA
Gilberto Rossi
Gilberto Rossi
martedì 22 ottobre 2019
il coperchio sotto il sole. 1 11 Castano Primo
la Prima visione italiana del film Un coperchio sul sole sul disastro nucleare di FUKUSHIMA, film che vedrà la presenza del produttore Tamiyoshi Tachibana e di un testimone eccezionale del disastro, il primo ministro giapponese di allora Naoto Kan, che alla fine del film dialogherà con i presenti.
Un film importante, sconvolgente e fedele che sta suscitando un acceso dibattito in Giappone.
Il film racconta i primi cinque giorni del disastro di FUKUSHIMA, di quello che avvenne nella centrale nucleare, tra la popolazione sfollata, negli uffici del primo ministro e delle continue menzogne della corporation nucleare giapponese per minimizzare quanto stava accadendo.
Purtroppo la vicenda Fukushima è tutt'altro che risolta. E'delle scorse settimane la volontà di sversare le acque contaminate per il raffreddamento dei reattori nel Pacifico, mentre ancora oggi c'è chi vorrebbe riproporre la follia dell'opzione nucleare.
BANDO DOTE SPORT 2019 regione lombardia
riceviamo e pubblichiamo, non troppo volentieri, perchè come tutti quelli di buon senso, riteniamo che invece di contributi a pioggia, per non dire peggio, servano delle serie politiche progettuali a sostegno delle attività sportive. nel frattempo; non lasciateli a loro! (leggete pure, come ti privatizzo a poco a poco la politica e i servizi che dovrebbe gestire la politica)
Regione Lombardia ha aperto il nuovo bando 2019 per Dote Sport
Di cosa si tratta?
Dote Sport 2019 è un’iniziativa pensata per aiutare i nuclei familiari in condizioni economiche meno favorevoli ad avvicinare i propri figli allo sport. La Dote Sport è un contributo per sostenere i costi sostenuti per le attività sportive dei minori di età compresa fra 6 e 17 anni compiuti o da compiere entro il 31/12/2019.
Lunedì 28 ottobre alle ore 21 ASSEMBLEA PUBBLICA E POPOLARE per organizzarsi e fermare Essedue, BCS e Nai
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Dobbiamo difendere e salvaguardare il territorio dell’abbiatense e del magentino dalla catastrofe finale che rischia di essere imminente. Bloccare il piano Essedue/BCS/NAIe fermare la Tangenziale Magenta-Vigevano è fondamentale per immaginare e costruire un futuro che non sia fatto solo di asfalto, cemento e miseria economica e culturale. Il piano urbanistico sul Pagiannunz andrebbe a distruggere un’area di incredibile valore storico e naturalistico compresa tra l’Annunciata e il Naviglio Grande, la tangenziale trasformerebbe per sempre il sud ovest di Milano, ultima porzione di territorio ancora prettamente agricola.
AQUILE RANDAGIE, IL FILM SULLO SCOUTISMO DEL NORD ITALIA DURANTE LA GUERRA, AL CTN DI MAGENTA - MERC 30 OTTOBRE
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il film di Gianni Aureli - coprodotto da MiBAC e Lombardia Film Commission - racconta per la prima volta la vicenda di questi ragazzi e la testimonianza di amore e dignità di cui è stata portatrice. "CinemateatroNuovo vuole proporre al proprio pubblico questa serata - evento che ci parla di storia, valori, cattolicesimo, cinema", commenta il direttore di CTN, Alberto Baroni; "una storia che ci interessa da vicino, avvenuta in territorio lombardo e della Brianza in particolare", sottolinea Baroni. "Naturalmente siamo orgogliosi di avere in sala con noi le figlie di 'Leprotto', Rosaria e Monica Nobili. Insieme a loro avremo Carlo Valentini, già Capo Scout ed animatore della Comunità dei Custodi della Val Cordera "
mercoledì 30 ottobre 2019 h 21.15
Il film di Gianni Aureli - coprodotto da MiBAC e Lombardia Film Commission - racconta per la prima volta la vicenda di questi ragazzi e la testimonianza di amore e dignità di cui è stata portatrice. "CinemateatroNuovo vuole proporre al proprio pubblico questa serata - evento che ci parla di storia, valori, cattolicesimo, cinema", commenta il direttore di CTN, Alberto Baroni; "una storia che ci interessa da vicino, avvenuta in territorio lombardo e della Brianza in particolare", sottolinea Baroni. "Naturalmente siamo orgogliosi di avere in sala con noi le figlie di 'Leprotto', Rosaria e Monica Nobili. Insieme a loro avremo Carlo Valentini, già Capo Scout ed animatore della Comunità dei Custodi della Val Cordera "
mercoledì 30 ottobre 2019 h 21.15
AQUILE RANDAGIE
Regia: Gianni Aureli
Con: Teo Guarini, Alessandro Intini, Romeo Tofani, Ralph Palka, Anna Malvaso, Marco Pratesi, Marc Fiorini, Pietro De Silva, Samuele Mazza
Nazionalità: Italia
Durata: 100
Genere: Drammatico
Biglietti : INTERO € 5,00 RIDOTTO UNDER 18 € 3,50
CinemateatroNuovo
via San Martino 19, Magenta
via San Martino 19, Magenta
giovedì 10 ottobre 2019
TUTELATE IL VERDE PUBBLICO, TUTELATE MILANO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
con la Presente, il Comitato La Goccia, con gli altri Comitati componenti del coordinativo Un Altropiano x Milano, si associa al Comunicato ufficiale di Fridays for Future - Milano, che riportiamo di seguito:
TUTELATE IL VERDE PUBBLICO, TUTELATE MILANO
Chiediamo al Consiglio Comunale di Milano di sospendere l'approvazione del Piano di Governo del Territorio.
Il consiglio comunale di Milano si appresta a votare il nuovo PGT, con il quale verrà ridisegnato il tessuto urbano della nostra città.
Questo Piano mortifica le nostre speranze poiché prevede massicci interventi di nuova edilizia. Al di là delle dichiarazioni di intenti, improntate al green new deal, la linea è sempre la stessa: più cemento e meno verde. È una logica speculativa che riguarda anche altre aree urbane che potrebbero essere destinate a parchi pubblici, come gli ex Scali Ferroviari.
Milano è una delle città più inquinate d'Europa e ha un indice di densità del consumo di suolo tra i più alti in Italia. L'emergenza ambientale nella nostra città è una drammatica realtà.
Riteniamo di fondamentale importanza fermare il consumo del territorio e iniziare a progettare una città in cui la salute dei cittadini, il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita siano le vere priorità.
Chiediamo ai consiglieri comunali di sospendere l'approvazione del PGT e di rivedere integralmente i programmi di governo della città alla luce dei principi e in coerenza con gli impegni assunti il 20 maggio con la Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale del Comune di Milano, un atto che non deve rimanere soltanto simbolico.
Proponiamo di ridiscutere il Piano attraverso un ampio confronto con i cittadini delle aree interessate e la convocazioni di assemblee nei quartieri, a cominciare da Piazza D'Armi, le vasche di laminazione del Parco Nord, area San Siro, il Bosco della Goccia, ex Paolo Pini, Parco Pop e dall'area di piazzale Baiamonti, dove lo scorso 27 settembre - in occasione del terzo Sciopero Globale per il Clima - abbiamo piantato un albero come simbolo della nostra lotta per il verde pubblico.
Domani giovedì 10 ottobre saremo insieme alle cittadine e ai cittadini del Comitato AltroPiano in presidio davanti al Comune: Presidio durante il Consiglio Comunale per contestare il PGT
Venerdì 11 ottobre saremo in Piazza Scala dalle h 16.00 con il consueto FridaysForFuture in Piazza Scala ogni venerdì
Venerdì 11 ottobre saremo in Piazza Scala dalle h 16.00 con il consueto FridaysForFuture in Piazza Scala ogni venerdì
Vi invitiamo a diffondere questa iniziativa e a prenderla sul serio.
I cittadini di Milano stanno dimostrando ancora una volta che vogliono partecipare al compimento della propria città, in linea con la tutela ambientale e la valorizzazione dei territori, del loro patrimonio storico e architettonico. In linea dunque con le recenti dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Costa, che ha chiesto di fermare il consumo di suolo.
Vi ringraziamo per l'attenzione e Vi auguriamo una buona giornata,
Comitato La Goccia
“Fermare subito le ostilità, i curdi si sono battuti fino alla morte contro l’Isis”
Solo le montagne per amici.
Partito il massacro dei curdi siriani. Quelli che hanno sconfitto l’ISIS.
IL COMUNICATO DI ANPI, ARCI, CGIL, LEGA AMBIENTE
“Fermare subito le ostilità, i curdi si sono battuti fino alla morte contro l’Isis”
Al Presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte
Al Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio
Alla Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico
Alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
All’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell
Al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli
Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine traTurchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevolivittime, soprattutto tra i civili.A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale. L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni è stata storicamente possibile e potrà esserlo ancora solo se lo Stato Turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, con pari dignità, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori. La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e serenità dell’Europa e del nostro Paese, di noi tutti.Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché: cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda; si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delleostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti; si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quelloitaliano; si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delleNazioni Unite.
ARCI, ANPI, CGIL, Legambiente
Partito il massacro dei curdi siriani. Quelli che hanno sconfitto l’ISIS.
IL COMUNICATO DI ANPI, ARCI, CGIL, LEGA AMBIENTE
“Fermare subito le ostilità, i curdi si sono battuti fino alla morte contro l’Isis”
Al Presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte
Al Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio
Alla Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico
Alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen
All’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell
Al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli
Viviamo con angoscia queste ore nelle quali si sta minacciosamente aggravando la situazione al confine traTurchia e Siria, una regione già funestata da una guerra cruenta di molti anni che ha prodotto innumerevolivittime, soprattutto tra i civili.A seguito delle improvvide dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump – che annunciavano il ritiro delle truppe americane dai quei territori, anche se oggi smentite – il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha dato avvio ai bombardamenti e all’avanzata dell’esercito nelle zone storicamente abitate dalle popolazioni curde, con le quali lo Stato Turco ha ormai da diversi decenni un rapporto più che conflittuale. L’esercito formato interamente da donne e uomini di etnia curda è stato negli ultimi anni alleato delle forze occidentali e protagonista nel respingimento dell’avanzata dell’Isis, per la cui causa ha pagato un ingente prezzo di sangue. La convivenza tra la popolazione turca e curda in queste regioni è stata storicamente possibile e potrà esserlo ancora solo se lo Stato Turco accetti di sedersi a un tavolo di trattative con i rappresentanti curdi, con pari dignità, per trovare un accordo sul riconoscimento e indipendenza dei loro territori. La comunità internazionale, l’Europa, l’Italia, hanno ancora fresco un debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico Daesh e salvaguardare la sicurezza e serenità dell’Europa e del nostro Paese, di noi tutti.Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché: cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda; si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delleostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale; si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti; si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quelloitaliano; si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delleNazioni Unite.
ARCI, ANPI, CGIL, Legambiente
mercoledì 9 ottobre 2019
Documento del Comitato nazionale ANPI sul nuovo Governo
riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il Comitato Nazionale ANPI giudica positivamente la modalità attraverso cui si è affrontata la
crisi che ha condotto alla formazione del nuovo Governo: la crisi è stata giustamente portata in
Parlamento ed è stata rispettata la Costituzione contro ogni ulteriore tentativo di asservirla a
esigenze di parte. Grazie all’impegno ed alla correttezza del Presidente della Repubblica ed alla
disponibilità di forze politiche diverse, si è realizzata, come l’ANPI aveva auspicato, una soluzione
positiva e si sono poste le basi per una svolta democratica; è stata altresì ribadita, contro ogni
tentazione plebiscitaria e populista, la natura parlamentare della Repubblica dando vita in
Parlamento ad una nuova maggioranza che si è manifestata col voto di fiducia.
Il Comitato Nazionale ANPI giudica positivamente la modalità attraverso cui si è affrontata la
crisi che ha condotto alla formazione del nuovo Governo: la crisi è stata giustamente portata in
Parlamento ed è stata rispettata la Costituzione contro ogni ulteriore tentativo di asservirla a
esigenze di parte. Grazie all’impegno ed alla correttezza del Presidente della Repubblica ed alla
disponibilità di forze politiche diverse, si è realizzata, come l’ANPI aveva auspicato, una soluzione
positiva e si sono poste le basi per una svolta democratica; è stata altresì ribadita, contro ogni
tentazione plebiscitaria e populista, la natura parlamentare della Repubblica dando vita in
Parlamento ad una nuova maggioranza che si è manifestata col voto di fiducia.